ELEZIONI REGIONALI DEL PIEMONTE

16 aprile 2000 - CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE DI TORINO

 

Sabato 25 marzo 2000 - Rocco Buttiglione a Torino per la presentazione dei candidati dello Scudo Crociato

Riportiamo l'intervista a Rocco Buttiglione comparsa sul giornale "Torino Sera"

L'intervista

D. A meno di un mese dalle elezioni, i sondaggi mettono in evidenza un dato su tutti. Un’alta percentuale non sa ancora cosa votare né se andrà a votare. C’è una forte disaffezione alla politica. Secondo lei, come si può convincere i cittadini ad andare alle urne?

R. Con la chiarezza dei principi e dei valori. Io credo che la disaffezione nasca dal fatto che tante forze politiche non hanno radici e continuità storica. Quando c’era la democrazia cristiana, l’ampia area moderata degli elettori sapeva che i democristiani magari non sempre erano dei santi, ma su valori fondamentali come la libertà, la giustizia, la difesa del lavoro, non avrebbero mai ceduto. Noi dobbiamo di nuovo dare agli elettori moderati questa certezza.

D. Leggendo i programmi dei due candidati alla presidenza della Regione, si ha spesso l’impressione che ci siano molti punti in comune. Che cos’è che differenzia il centro destra?

R. Io sono sicuro che il CDU non è confondibile con nessun altro. Credo che noi dobbiamo puntare su valori come la difesa della vita fin dal concepimento e la lotta contro la droga, che non può essere legalizzata. E dobbiamo sostenere la famiglia , che non può essere comparata con qualunque convivenza. Non perché io abbia qualcosa contro il matrimonio degli omosessuali, ma perché attraverso questo tema propagandato passa l’idea che tutto è famiglia e quindi niente è famiglia. Ci vuole una politica di sostegno alla famiglia, e per questo vale anche la pena di pagare più tasse. Ma non capisco perché dovremmo sostenere le coppie omosessuali, che non devono gravare sul bilancio dello Stato. Su questo noi e la sinistra non diciamo le stesse cose.

D. Tenendo presenti questi temi, soprattutto la droga, come si poteva pensare ad un accordo con i Radicali di Pannella?

R. Non si poteva e non si doveva pensare. E noi non ci abbiamo mai pensato.

D. In questi giorni si discute la nuova legge elettorale. Quali sono i pregi e i difetti dei due sistemi, il maggioritario ed il proporzionale?

R. Purtroppo oggi si è fatto credere agli italiani che tutto dipende dalle legge elettorale e che cambiandola, con un colpo di bacchetta magica, avremo una classe dirigente pulita, governi stabili, crescita economica.Ovviamente non è vero, perché se non ci sarà un rinnovamento morale della politica le cose non cambieranno. Inoltre ci avevano promesso che con un sistema uninominale avremmo avuto stabilità di governo. Abbiamo avuto cinque governi in cinque anni. Ci avevano promesso più onestà ed abbiamo avuto il massimo della corruzione, perché i deputati della prima Repubblica non si vendevano in Parlamento per 200 milioni. Per questo io dico torniamo al proporzionale. Ci vuole un sistema come quello della Regione, con base proporzionale e magari con un premio di maggioranza. Gli unici ad averci guadagnato sono le sinistre che sono riuscite ad arrivare al Governo. Capisco che loro vogliano difenderlo, ma non capisco perché dovremmo difenderlo noi.

(articolo di Erika Petromilli)

Le fotografie si riferiscono ad alcuni momenti della riunione

Rocco Buttiglione e Rosa Anna Costa

L'intervento dell'on. Delfino

L'on. Delfino, Rocco Buttiglione e Rosa Anna Costa

Gli esponenti del CDU davanti a Torino Esposizioni nei cui locali si è tenuta la riunione

costa.rosa@tiscalinet.it


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