C.U.N. TARQUINIA
CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE
di
Alessandro Sacripanti
Il
2006 è iniziato in
Italia con
una serie
di avvistamenti ufo molto simili tra loro per forma, comportamento, grandezza,
colore e numero multiplo di oggetti.
Infatti
il C.U.N. Centro Ufologico Nazionale, ha classificato nel solo periodo che
copre gennaio e febbraio una sequenza di avvistamenti, che sono stati anche
oggetto di dibattito da parte dei media nazionali.
Parliamo
dell’avvistamento avvenuto il 14 gennaio nella zona compresa tra Tarquinia e
Civitavecchia, di quello avvenuto il 4 febbraio a Lorenteggio nei pressi di
Milano ed infine l’11 febbraio a Montecchio Maggiore in provincia di
Vicenza.
Oltre
alle indagini effettuate dagli inquirenti del CUN, sulle dirette prove
fotografiche e grafiche degli stessi testimoni, vogliamo ricordare a titolo di
cronaca le principali tv e testate giornalistiche che hanno seguito i sopra
citati casi ufologici: TG 5, Studio Aperto, TG 4, TG RAI2, TG RAI3, TGCOM, Il
Giornale, La Repubblica, La Stampa, Metro ed altri ancora.
L’interesse
suscitato da tali avvenimenti, ha coinvolto anche alcuni programmi televisivi
di attualità con il valido contributo degli ufologi del CUN; come
L’Incudine di Claudio Martelli su Italia Uno, con il presidente dl CUN, il
dott. Roberto Pinotti e il segretario generale, il dott. Vladimiro Bibolotti;
uno Speciale TG2 Dossier curato dal giornalista Claudio Lo Bello, con la
partecipazione di molti esponenti del Centro Ufologico Nazionale; ancora una
puntata dedicata agli Ufo su Rete4 nel programma TOP SECRET condotto da
Claudio Brachino, e poi una presenza su RAI2 al programma di Fabrizio Frizzi
“Cominciamo Bene” con Roberto Pinotti e chi scrive contattato
telefonicamente.
Ma
adesso vediamo cronologicamente nel dettaglio i fatti avvenuti
Tarquinia
(VT)/Civitavecchia (Roma) 14 gennaio 2006:
Un
giovane tarquiniese era alla guida della propria autovettura con accanto la
sua compagna e percorreva la Strada Statale n° 1 nel Comune di Tarquinia (VT)
in direzione sud verso Civitavecchia (Roma). Erano le 20:45 del 14 gennaio
2006 e, data la stagione, la notte era scesa già da un pezzo mostrando un bel
cielo stellato. Fu in quel momento che il giovane notò alla sua destra, verso
il litorale, tre luci rosse, molto intense, due disposte verticalmente, la
terza a metà altezza, leggermente spostata da un lato. “Sarà una nuova
illuminazione” pensò, dato che conosceva molto bene la zona e per
questo motivo non ne parlò con la sua compagna. Dopo una curva una delle tre
luci scomparve, “probabilmente per via di un ostacolo sulla prospettiva”,
continuò a pensare, ma stranamente anche le altre due, una dopo l’altra, si
spensero in sequenza. Anche la donna lo notò, ma entrambi non diedero alcun
peso all’accaduto.
Non
capivano perché la macchina davanti non si fosse fermata e mentre lo stavano
facendo loro, dato che avevano visto quelle luci all’altezza degli alberi
sul vicino bordo della strada, ecco che una luce dopo l’altra si spense,
lasciando i due testimoni letteralmente senza parole. In quel momento
pensavano di fermare l’altra vettura, ma questa non rallentò allontanandosi
sempre di più.
Increduli
per ciò che avevano appena visto con tante domande senza risposta, dopo un
paio di chilometri, rividero quelle luci, questa volta erano sette che stavano
ad un’altezza di cento metri circa e per un minuto continuavano ad
accendersi e spengersi. L’imprenditore decise di avvicinarsi il più
possibile con la sua vettura, ma ad un certo punto si accorse di averle
superate e dovette invertire il senso di marcia. Le luci erano di nuovo tre e
cominciavano una alla volta ad abbassarsi, diventando meno luminose e più
piccole. In quota sembravano avere un diametro di 5 metri ma giunte ad un
metro e mezzo, massimo due metri, da terra, non misuravano più di una
quarantina di centimetri di diametro e rimasero a mezz’aria prima di
proseguire in sequenza parallelamente al suolo.
Dopo
un minuto erano a 10 metri di distanza e quasi toccavano terra, il conducente
scese dalla macchina andando loro incontro, ma queste sparirono
definitivamente.
Durante
l’avvistamento la donna, che aveva un cellulare con funzione fotografica,
(marca Motorola modello V600) scattò una serie di nove fotografie.
Il
giorno seguente il giovane ritornò sul posto con un amico, ma non trovarono
niente di anomalo sul terreno circostante. (1)
CONSIDERAZIONI
Guardando
le fotografie si potrebbe pensare, con una certa dose di scetticismo, che i
due testimoni abbiano visto “lucciole per lanterne” e che le immagini non
mostrano altro che dei riflessi attraverso il parabrezza della vettura.
E’
vero che tutte le foto sono state scattate dall’interno della macchina, a
finestrini chiusi, ma c’è il fatto che gli stessi globi sono stati
osservati dal testimone all’esterno dell’auto, a non più di 10 metri di
distanza. Avevano perso molta della loro luminosità e il colore rosso rubino
si era notevolmente attenuato nella sua componente cromatica.
“Andavo
loro incontro e potevo quasi afferrale con le mani”
così ha dichiarato il testimone “quando ad un tratto si sono
spenti uno dopo l’altro”
RITROVATI
ALTRI TESTIMONI
I
due testimoni hanno riferito la loro avventura alla locale Sezione del CUN di
Tarquinia e l’inquirente Giovanni Colotti è riuscito a trovare, per un caso
del tutto fortuito, ma grazie alla sua tenacia, altri due testimoni.
A
circa 500 metri dal punto in cui l’imprenditore arrestò la sua autovettura
e scese sul bordo della strada, vi è una località nominata Pantano di Sotto
(Tarquinia) dove abita una coppia di agricoltori: E. M.,
tarquiniese di 58 anni con la moglie M. G., di 48 anni.
Dall’intervista
effettuata (2) si è venuti a conoscenza che quella sera, intono alle 21:00 la
signora M. uscì dall’uscio di casa per scuotere la tovaglia di cucina ed
osservò in cielo tre grandi luci rosse, grosso modo disposte a triangolo, che
si spostavano dall’alto in basso e viceversa. La signora rientrò in casa e
avvisò immediatamente il marito che inizialmente non dette molta importanza
alla cosa e solo dietro le ripetute insistenze della donna l’uomo si recò
all’esterno dell’abitazione e si rese conto anch’egli della presenza di
quelle luci che non sembravano essere molto distanti.
Infatti
la sig.ra M. affermò che inizialmente potevano trovarsi a circa 1 km e la
loro grandezza apparente, ossia misurata a braccio disteso, era di 10-15 cm.!
Tale particolare è stato confermato diverse volte.
Il
sig. E. rientrò quasi subito per indossare un soprabito, dato che la serata
era abbastanza fredda, e fu in quel momento che le luci scomparvero di colpo
davanti agli occhi della moglie che era rimasta ad osservarle, “si
spensero all’improvviso come si spenge una lampadina” affermò la
donna. Tutto l’avvistamento durò circa tre minuti.
“Il
Giornale”
06/02/2006
“C’è
un Ufo”, notte agitata a Lorenteggio
Cinque
macchie luminose nel cielo che cambiano colore e forma nel giro di pochi
secondi.
Da
sfera diventano un «bastoncino», poi si trasformano in un punto per cambiare
e diventare un ovale.
Sparsi
nel cielo coperto di Milano di sabato notte, gli strani fenomeni luminosi sono
stati avvistati da diverse persone che abitano in un condominio di via Zurigo,
zona Lorenteggio.
E
hanno fatto compagnia ad alcuni milanesi fino alle luci dell'alba.
È
stata la signora Raffaella a vederle per prima, mentre portava il cane a
passeggio.
Poi
il marito, medico come lei, ha fatto diverse telefonate.
Alla
fine sul posto sono arrivati tre uomini della polizia locale: «All'inizio era
no increduli, pensavano si trattasse di un'allucinazione di un'anziana, poi
hanno visto anche loro le luci e hanno messo tutto a verbale».
Insomma
il risultato è che ieri tutti parlavano di Ufo in zona Lorenteggio.
Secondo gli esperti però il fenomeno «resta
inspiegabile», anche perché gli Ufo non sono stati registrati dai radar di
Linate.
“Il
Giornale”
06/02/2006
Una
notte da incontri ravvicinati «Strane luci nel cielo, era un Ufo»
«Sono
sempre stato scettico, ma da quando ho visto questi punti luminosi, sono più
vicino a chi crede negli extraterrestri», racconta Alessandro Miano. Anche
lui la notte di sabato era lì sul balcone a guardare il cielo.
Nell'appartamento
accanto,il marito della signora Raffaella, Raffaele Furlotti (medico come sua
moglie) tira fuori dal cassetto un binocolo. «Abbiamo visto dei punti
luminosi. Ognuno di questi era composto da mille puntini che cambiavano di
colore, dal verdino al rosso, e che si univano fra loro nelle forme più
diverse. Così fino alle 4 del mattino, poi siamo andati a letto». Sullo
stesso pianerottolo anche Paolo, 30 anni, vede tutto. Con lui ci sono anche
Stefano, che abita in zona, Davide, che vive all'ottavo piano e Marco.
Pamela Dell'Orto
TGCOM
05/02/2006
Milano:
Avvistamento nel cielo - Punti luminosi non identificati
Il fenomeno, che ancora non ha trovato una spiegazione, è stato notato anche da un esponente del Movimento consumatori: "All'inizio pensavamo fossero solo stelle - spiega Alessandro Miano - ma poi abbiamo visto che erano sfavillanti e di colore verde e rosso. Hanno anche cambiato più di una volta la forma". "Sinceramente non so che pensare", ha poi aggiunto lo stesso fotografo.
Trasmesse
dal TG di Italia 1 “Studio Aperto” andato in onda alle 11.30 di domenica
05.02.06, le interviste di alcuni testimoni fatte dalla giornalista Roberta
Fiorentini ed un montaggio con le foto più significative degli strani oggetti
luminosi avvistati.
Un
servizio è stato trasmesso anche dal TG5 dove è stato intervistato il
presidente del CUN, Roberto Pinotti.
Un
altro avvistamento che conferma il periodo delle segnalazioni di oggetti
multipli è avvenuto nella zona di Montecchio Maggiore in provincia di
Vicenza.
La
testimonianza pervenuta al C.U.N. da un elettricista in viaggio in auto
nel tardo pomeriggio del 11 febbraio, sulla Tangenziale Ovest di
Vicenza, osserva una serie di Barrette Luminose,cinque forse più che volavano
in fila indiana al di sopra delle montagne circostanti. Queste luci in breve
tempo e dopo una sosta di dieci minuti hanno cambiato le lori direzioni in
modo irregolare come se stessero perlustrando la zona. Verso le 17.40 tornò a
casa, “il testimone abita sempre nella zona ovest della città” e insieme
alla madre e alla ragazza osservavano le luci escludendo si potesse trattare
di aerei, in quanto per circa dieci minuti sono rimasti fermi e poi hanno
iniziato a muoversi in varie direzioni. Il testimone racconta che la manovra
più strana è stata quella in cui due di queste barrette luminose, si sono
messe una sopra l’altra , sembrava che volessero perlustrare la zona. In
quarantacinque minuti di osservazione si sono mosse tutte tranne una che si è
sistemata in mezzo a due montagne e tra la foschia sembrava nascondersi.
Le altre
invece sono scomparse nel nulla per riapparire poco distanti da dove erano
inizialmente.
Infine
le barrette si sono tutte radunate tranne quella che era rimasta in basso tra
le montagne, prendendo la fuga in direzione di Verona, poco dopo è scomparsa
anche la barretta luminosa solitaria. I testimoni raccontano che le luci erano
piatte addirittura schiacciate di colore Giallo/Rosso infuocato, e che secondo
una loro stima dovevano avere una lunghezza di circa 5-6 metri.
In
conclusione sembra che in questi ultimi tempi si siano presentati in Italia
una serie di avvistamenti molto simili tra loro per forma, comportamento,
grandezza, colore e numero multiplo di oggetti.
Sappiamo
che all’indirizzo unico per segnalazioni del Centro Ufologico Nazionale:
ufoline@hotmail.it stanno arrivando molti messaggi con testimonianze di
avvistamenti, e che i nostri Inquirenti di zona stanno lavorando per
recuperare informazioni e dati utili per
la ricerca e la casistica italiana.
Fonti:
Ufo Notiziario n°62 nuova serie aprile/maggio 2006
Filo Diretto n°10 (51) 2006 Bollettino del Centro Ufologico Nazionale
Internet: www.cunlazio.net
- www.cun-italia.net
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