Nel
1988 un gruppo di pittori che da anni opera sulla scena veneziana,
in una sorta di "esposizione permanente" nelle vicinanze
di Piazza San Marco, fonda l'"Associazione artistico-culturale
Pittori San Marco".
Il sodalizio comprende esperienze diverse ma uguali modi operativie
valori che favoriscono l'aggregazione.
I principali momenti unificanti risultano il comune campo operativo
in cui il gruppo agisce, la "strada" e l'assunzione del
concetto di "mestiere" piuttosto che "arte".
Il fenomeno dei cosiddetti "pittori di strada", allargato
a tutte le altre forme di espressione del libero ingegno creativo
dell'uomo, dal mimo al saltimbanco, dal clown al poeta che vende i
suoi versi all'angolo della strada, è stato oggetto di attenzione
anche del Parlamento italiano attraverso la presentazione di un disegno
di legge tendente a regolamentare la materia.