1- Contesto storico, economico e sociale.

Terminata ormai la fase delle unificazioni nazionali che riguardarono paesi come Italia e Germania, cominciò una difficile ricerca dell’equilibrio.

Dal punto di vista politico, i governi europei accentuarono la tendenza a soluzioni autoritarie utilizzate soprattutto per reprimere le spinte nazionalistiche dei diversi popoli appartenenti alla stessa nazione. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861), il potere fu gestito dalla Destra storica che attuò una politica di rigido accentramento. Uno dei più importanti avvenimenti di fine ‘800 fu la questione meridionale. Il divario dal nord fu determinato da vari fattori: assenteismo di grandi proprietari, carenza di una borghesia imprenditoriale, distaccata da campagne e città (Napoli, Palermo…).

Alcune crisi agricole aggravarono ulteriormente la situazione e il divario con l’industrializzato nord-Italia. Come risposta a tale situazione si verificarono nuove rivolte contadine e tendenze separatiste che accusavano di "rapina" la classe dirigente del nord. Il brigantaggio fu un ulteriore conseguenza e prese pian piano l’aspetto di una guerra civile tra esercito e contadini ribelli.

Verso la fine dell’800 venne pareggiato il bilancio statale e si verificò l’avvento al governo della Sinistra con Depretis, succeduto dieci anni dopo da Crispi. In questo periodo si modificò, inoltre, l’assetto della società industriale europea. In economia si passò dal liberismo al protezionismo, in cui lo Stato interveniva direttamente per regolare gli squilibri economici.

Dalla fine dell’800 all’inizio del 900, si avvertì una nuova fase di espansione economica, con la diffusione di nuove tecnologie grazie alla scoperta dell’elettricità e all’uso del petrolio come fonte di energia. Le conseguenze del progresso si manifestarono per lo più nelle società Occidentali dove la borghesia urbana cominciò ad accedere sempre più ai beni di consumo prodotti dall’industria; il mercato si espanse e migliorò il livello della vita; ma il progresso presentò ben presto anche il suo lato negativo dovuto soprattutto ai nuovi metodi di produzione come la catena di montaggio che portò ad un lavoro sempre più meccanizzato e ripetitivo.

Dal punto di vista sociale il fenomeno più rilevante era costituito dall’emergere delle masse nella vita civile. L’ascesa delle classi medie lavoratrici e della piccola borghesia rivelarono la ristrettezza di un sistema in cui la partecipazione era limitata a pochi cittadini, benestanti e maschi. Nacquero pian piano organizzazioni partitiche in grado di mobilitare, attorno a programmi le masse; nacquero cooperative e sindacati, le prime molto presenti nelle campagne.