4- Giovanni Verga.

Vita: Nasce a Catania il 2 Settembre del 1840 in una famiglia di agiate condizione economiche e di origine nobiliare. I tipi di educazione ricevuta sono sul piano politico, patriottica e risorgimentale; sul piano letterario, sostanzialmente romantica.

Fondamentali nella sua vita sono gli anni fiorentini (1865-72), dove avviene l’incontro con L. Capuana, con il quale inizia un rapporto d’amicizia e un sodalizio letterario. Più tardi si trasferisce Milano, città in cui vivacissimi sono gli scambi letterari; nasce proprio in quegli anni la Scapigliatura. La fase milanese coincide con la maturità dello scrittore e con la grande stagione dei capolavori. L’ultima fese della vita del Verga (Fig. 4) è caratterizzata dallo scambio epistolare con la contessa Dina di Sordevolo, conosciuta a Roma e amata per tutta la vita. Muore a Catania nel 1922.


Fig.4

Personalità: Discreto, solitario e riservato pur mantenendo sempre un tratto cortese, contrario a qualsiasi forma di pubblicità, chiuso in una sorta di costante malinconia: erano questi gli aspetti del Verga.

Ne emerge l’immagine di un uomo sensibile, ma dal carattere difficile, per il quale l’approdo al Verismo, rappresentò forse il mezzo ideale per nascondere se stesso dietro la propria opera.

Egli visse in un’epoca di transizione, caratterizzata dal passaggio dall’idealismo dell’Italia risorgimentale allo scetticismo positivistico dell’Italia post-unitaria, tanto vero che questa rinuncia all’idealismo romantico in nome di un atteggiamento di fiducia nella scienza si tradusse nel Verga in una forma di rassegnazione e accentuò la sua visione pessimistica della vita, vista come una drammatica lotta in cui solo il più forte è destinato a vincere e il più debole, fatalmente a soccombere.