Presentazione

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  • 2.1- August Comte.

Considerato l’iniziatore del Positivismo, nacque in Francia (Parigi) nel 1798. Ben presto iniziò a lavorare come segretario di Saint-Simon, con cui divenne amico e perfezionò la propria cultura filosofica e scientifica. L’auspicata riorganizzazione attraverso cui le scienze conseguono lo stato positivo, doveva, secondo Comte, subire un processo di sviluppo, contraddistinto da tre fasi chiamati stati o stadi: teologico, metafisico, positivo. Nel primo stato, che rappresenta l’infanzia, l’uomo pretende di conoscere le cose per mezzo della fantasia o entità soprannaturali (come Dio nel Cristianesimo). Lo stato metafisico, corrisponde alla giovinezza, l’uomo pretende di conoscere la natura delle cose, non per mezzo di entità soprannaturali, ma entità astratte. L’ultimo stato, rappresenta la maturità, in cui lo scopo fondamentale non è la conoscenza dell’essenza delle cose, ma una conoscenza fenomenica, basata su osservazione ed esperienza. Quest’ultimo stato comporta la realizzazione della filosofia positiva per dare una spiegazione scientifica.

Secondo Comte, tutte le scienze devono giungere allo Stato positivo. Per prima vi giungono le scienze più semplici, in un secondo momento quelle più complesse. Comte distingue inoltre le discipline che trattano materia inorganica (astronomia, fisica , chimica), da quelle che hanno per oggetto materia organica (biologia o fisica organica, sociologia), ritenendo quest’ultime più complesse. Dalla classificazione delle scienze furono escluse:

  • La matematica (ritenuta scienza fondamentale da cui derivano tutte le altre scienze);
  • La psicologia (che si interessa dei problemi del pensiero e della psiche, ritenuti da Comte impossibili da descrivere);
  • La filosofia (scienza particolare con la funzione di coordinare le varie scienze).

La scienza posta al vertice della piramide gerarchica delle discipline è la sociologia. Essendo la più complessa è l’unica a non aver raggiunto lo stato positivo. La sociologia si divide in statica e dinamica. La statica riguarda le strutture permanenti della società (proprietà, famiglia…), la dinamica studia invece le trasformazioni della società nel tempo. La categoria fondamentale della statica è l’ordine, della dinamica invece è il progresso, ed essendo statica e dinamica due aspetti indiscendibili della sociologia, non è possibile un ordine che non sia finalizzato al progresso, così come non è possibile un progresso che non si realizzi nell’ordine.

Ricostruendo lo sviluppo della società, la parte dinamica della sociologia, propone anche una vera e propria filosofia della storia, scandita nei tre momenti fondamentali già illustrati dalla dottrina dei tre stati.