IL FU MATTIA PASCAL

Romanzo scritto da Luigi Pirandello, racconta la singolare avventura di Mattia Pascal. Vive una vita assai modesta in un paesino ligure, lavorando in una biblioteca; di ricca famiglia ridotta alla miseria dalle malversazioni dello amministratore Malagna, non riesce a combinare nulla di buono e finisce col mettere incinta sia la giovane Romilda che Oliva, la prima, nipote, e la seconda, moglie del Malagna. Mattia è costretto a sposare Romilda, quando Malagna riconosce come suo il figlio di Oliva, cosa che in un primo tempo aveva pensato di fare con il figlio della nipote.

La vita matrimoniale si dimostra però un inferno: la suocera umilia in continuazione Mattia costretto a vivere alle sue spalle. In seguito muoiono lo stesso giorno sia la madre che la figlioletta di Mattia e, ricevuta una somma di denaro dal fratello per la sepoltura della madre, Mattia decide di abbandonare il paese di nascosto. Raggiunge Montecarlo e vince al casinò una grossa somma di denaro. Tornerebbe al paese, ma apprendendo che un suicida sconosciuto è stato scambiato per lui, decide di morire come Mattia Pascal e di rinascere come Adriano Meis.

Trasferitosi a Roma, prende alloggio presso una famiglia abbastanza strana: un padre cul’tore di teosofia e appassionato di sedute spiritiche, un genero poco di buono con un fratello epilettico, una pensionante spesso ubriaca e senza un soldo, ma stimata dal padrone di casa come medium ed infine la più giovane figlia, timida e graziosa, che si innamora di Adriano. Tuttavia quest’ultimo non riesce a crearsi una nuova vita e ad intessere rapporti con altre persone, così decide di uccidere Adriano Meis e di tornare al paese, dove trova sua moglie che si è risposata.Così Mattia riprende il suo lavoro alla biblioteca e scrive la sua storia recandosi ogni tanto a portare fiori alla sua tomba.

L’importanza del romanzo sta nel fatto che esso è manifesto della crisi di valori di inizio novecento e ricco di spunti filosofici dibattuti.