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ANTONIO TABUCCHI

Nato a Pisa nel 1943, laureatosi in Lettere Moderne nella sua città con una tesi sul “ Surrealismo in Portogallo”, perfezionatosi alla Normale, Tabucchi attualmente insegna lingua e letteratura portoghese all’Università di Siena, dedicandosi alla sua attività di romanziere e saggista.

Pessoa e il Portogallo hanno ispirato molto lo scrittore, particolarmente in questi tre elementi: il concetto di saudade, la finzione e il lato nascosto della realtà. La saudade, definita sentimento di nostalgia del presente e del ffuturo insieme, contenente sofferenza e dolcezza, pervade tutti i lavori di Tabucchi. La finzione, il gusto per la maschera e le mille facce di sé, viene ripresa da Pessoa e si traduce in un grande amore per il teatro. Quanto al lato nascosto della realtà si spiega con il fatto che la chiave di lettura del reale è riposta nel suo rovescio.

Notevole è stata l’opera di Tabucchi come traduttore e critico della figura e dell’opera del poeta portoghese Fernando Pessoa di cui è uno dei principali studiosi in Italia; altre sue importanti opere sono Piazza d’Italia, Il piccolo naviglio, Il gioco del rovescio, Il filo dell’orizzonte, L’angelo nero, Sostiene Pereira.