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To: polverosi-ichnusa@egroups.com From: "Gianluca Mura" <lucamura@tiscalinet.it> Date: Mon, 7 Aug 2000 11:00:32 +0200 Subject: [polverosi-ichnusa] I confini del fuoristrada [lungo]. Sabato pom. come sempre io e Mommotti ci apprestiamo a uscire in direzioni ignote. Io non sono molto in forma, causa una mezza sciatica, e decidiamo per una gitarella un po soft. Abbigliamento mio: scarpe da trekking, jeans e polo. Abbigliamento Mommotti: Clarks, jeans e maglietta + guanti. Direzione: Sette Fratelli. Ci dirigiamo alla volta della SS125 e giriamo per la Tomba dei Giganti e via sulla piana con la strada Romana. Di li a destra verso una "famosa" roccia a forma di fungo. Qui, come nella quasi totalita' dei monti dei 7 F.lli il suolo e compatto e sabbioso con tratti spietrati, vegetazione medio bassa (su questo tratto). La zona e' poco trafficata e molte strade presentano insidiosi canaloni scavati dalla poca acqua che scende in queste zone. Insidiosi perche' il suolo duro ricoperto di sabbia crea l'indesiderabile effetto a risucchio. =:-OO Proviamo un paio di sentieri non difficili che scopriamo non portare da nessuna parte... torniamo indietro! La sfiga vuole che troviamo un sentiero che porta giu' a valle verso... non si capisce... ma scendiamo lo stesso. Il primo tratto e' decisamente impegnativo: canalone centrale a serpente di circa 40cm, a sx burrone a dx costone di roccia e giu' non c'e' quasi lo spazio per frenare... in ogni caso e' troppo tardi per tornare indietro. Proseguiamo su mulattiere spietrate veramente insidiose con pendenze forse fino al 40-50%... La fine non si vede... Ogni tanto troviamo qualche canalone ma ormai non mi diverto piu'... voglio solo vedere la fine! Ogni 20 mt rischio di finire a terra... malamente! Dopo alcuni metri (forse 400-500 dall'inizio del sentiero) troviamo una sbarra che segna la fine o l'inizio di qualcosa! Proseguiamo in un tratto spietrato brutto, sottobosco con spine e rovi. Io ero senza guanti e non vi dico in che condizioni ho le mani!! :-((( La situazione peggiora sempre piu' in primo luogo perche' ci rendiamo conto che siamo ancora molto molto in alto, in secondo perche' la "strada" continua sempre in discesa e la larghezza non supera i 50cm... in questi 50 dai 20 ai 30 sono scavati dall'acqua creando non pochi pericoli. E' inutile sottolineare come fosse impossibile frenare... riesco a fermarmi un istante e abbasso il minimo. Cmq continuiamo a rischiare male... ma abbiamo proseguito... fino a un curvone dove c'era un "Canyon" impossibile andare oltre in discesa, salire sarebbe stato possibile con una 50 di CV e una bella gomma. Anche la mia T63 avrebbe fatto una bella figura con tutti i tasselli a posto! Era uno scavo di circa 60 cm di forma "impossibile". Riusciamo a fatica a mettere le moto sui cavalletti e da bravi enduristi proseguiamo a piedi per circa 10 min. e vediamo che la strada non accenna a finire =8-OOOOO. Troviamo pero' dei segnali confortanti... il sentiero rettilineo in discesa, ora largo 40, ora 60 cm presenta una costante: al centro un canalone scavato con precisione millimetrica di circa 120-130 mm... Oltre ci sono anche canali di cui non si vede il fondo.... non voglio ASSOLUTAMENTE proseguire. Bisognava fermarsi portare le moto in due e che caX$... Torniamo su e a fatica giriamo i mezzi!! Io ormai preso dal panico parto a manetta e rimango praticamente fermo!!! =====8-OOOOOOO Troppo nervoso ogni colpo di gas la moto si metteva di traverso fino al tratto sottobosco dove, per motivi ignoti, si spegne la moto! Situazione: suolo spietrato, la moto tende a scendere, davanti a me non vedo la fine del sentiero... Provate ora ad accendere il TTR bollente, da seduti, con un dito sul freno anteriore e il piede sx su un pietrone per cercare di evitare che torni indietro. Sono nel panico piu' completo, sto per cedere, ma la moto non si riaccende, non so che fare... Qualche altro calcione e non so come l'ho accesa e riparto a fatica fino ad uno slargo dove cerchiamo una strada alternativa e riprendo fiato. Ormai mi rendo conto che la mia bestia nera e' solo e soltanto la discesa. Metto prima, seguo l'insegnamento del Danix, che non finiro' mai di ringraziare, un filo di gas e risalgo con una semplicita' e scioltezza mai vista!!! Tutti quei tratti eccessivi in discesa fatti in salita sono uno scherzo!!! :-)) Finalmente ritrovo il sorriso e la serenita'... I tratti fatti con due piedi in terra in discesa non ricordo neanche di averli fatti risalendo... quasi quasi era divertente... Anche l'ultimo pezzo, il piu' insidioso fatto al contrario era veramente banale!! Tornati su ci dirigiamo al Bar piu' vicino!!! ...a dimenticavo.... Mommotti... sembrava che fosse uscito a comprare il giornale :-????? Sempre calmo... sempre o quasi con la situazione sotto controllo... Gli dai una discesa e lui va... sempre... non trova limiti... finche c'e' strada lui scende!!! Forse un giorno mi ringraziera' per averlo fatto tornare indietro. Morale della favola: due mesi di fuoristrada e 5000 km non sono neanche una minima parte dell'esperienza che serve in montagna... Forse fra un anno rifaro' quel sentiero... in salita!!!... o forse questo tipo di "fuoristrada" non e' fatto per me!! Pensavo che non potessero esistere sentieri impossibili per una moto... invece ho trovato il limite... e' il MIO LIMITE... il limite oltre al quale non ha piu' senso... oltre al quale non c'e' piu' il divertimento... non riesco a godere dell'imprevisto... dell'ignoto... del non sapere se si finira da qualche parte o se finira' e basta... purtroppo un velo di paura ricopre ancora il mio pensiero Off-Road diverso dal pistino di Cross!!!! Si vedra'.... forse mi passa!!
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