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Marone rilanciò il progetto dopo otto anni . E cambiò il nome in Linea 6 il retroscena
Per il Comune una scomoda eredità "Ma firmai, è in sintonia col futuro"
PAOLO RUSSO
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Più che un metrò, erano montagne russe. Un pezzo in galleria, un pezzo in viadotto, un pezzo a raso, attraversando perfino la villa comunale, una gimkana dai Campi Flegrei a San Giovanni. Più che un metrò, la vecchia Ltr, era una slotmachine. Miliardi, tangenti, arresti, processi non ancora conclusi dopo dieci anni di inchieste. Si chiamava Linea Tranviaria Rapida, e mai progetto fu più lento e impacciato. Fino a ad affondare nelle sabbie mobili di Tangentopoli nel 1992, per poi riemergere ripulito e corretto come Linea 6: era l'ottobre del 1999, dopo otto anni di cantieri chiusi e di polemiche in una ormai anonima galleria di Fuorigrotta, in viale Augusto, 270 operai dell'Ansaldo brindarono ai 400 miliardi che allora cancellavano un nome (Ltr) e un progetto. La nuova Linea 6 spazzava via gli scheletri delle tangenti e si riproponeva come metrò lineare e senza più saliscendi, completamente interrato, molto più breve nella distanza (5.8 chilometri) che unisce i due nuovi capolinea: la Mostra d'Oltremare con piazza Municipio. In mezzo il nuovo percorso, che ci riporta subito al cantiere che oggi è aperto in piazza della Repubblica: il lungomare, piazza San Pasquale, piazza dei Martiri, i Quartieri Spagnoli, fino a piazza Municipio, dove è previsto l'interscambio con le altre linee del trasporto pubblico. Nove le stazioni previste, ma la delibera, firmata dall'allora sindaco Riccardo Marone, garantiva la partenza dei lavori con il primo «stralcio funzionale». In attesa di realizzare tutte le fermate, possono essere realizzate le prime sei. E quindi possono aprire i cantieri per il collegamento tra piazzale Tecchio e San Pasquale (MostraAugustoLalaMergellinaArco Mirelli).
Costo dell'opera, 770 miliardi. Per lo stralcio, 400 miliardi (circa 206 milioni di euro). Tempi previsti allora, 5 anni. Ne sono già passati due, si oggi lavora ai «sottoservizi» della stazione Arco Mirelli, in piazza della Repubblica. Ma serve davvero la nuova Ltr? Dice l'ex sindaco Marone, oggi deputato Ds: «Era un'opera che non condividevamo nella sua impostazione originaria, ma che andava comunque sviluppata in un'ottica del tutto diversa, come un pezzo di una rete complessiva, una linea che interconnettendosi con tutte le altre, avesse un bilancio positivo in termini di rapporto tra costi e benefici».
È così, la soluzione viene trovata all'interno del Piano Trasporti, «di cui la Linea 6 e non più Ltr, costituisce un pezzo importante».
Entro il 2003, dovrebbe essere terminato il primo stralcio, ma salvo improvvise accelerazioni, si andrà ben oltre. Al momento è pronta la tratta PolitecnicoMergellina, lunga 1,7 chilometri, ed è quasi completo il tunnel Plebiscitopiazza dei Martiri. Resta da costruire la tratta MergellinaSan Pasquale (1,5 km) ed è solo progettato il segmento tra San Pasquale e piazza Municipio. Utenza prevista? Il flusso globale nell'ora di punta del mattino è di quasi 17mila utenti, per un totale di 46 milioni di passeggeri l'anno. |
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