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Visita in anteprima di Repubblica. Apre giardino del convitto. Inaugurazione a marzo con Berlusconi
Metrò Dante, ultima novità: ingresso da piazza del Gesù


DANIELA D'ANTONIO

daniela d'antonio
Dante torna dov'era, al centro della piazza. Ma intorno alla statua del poeta che, per categorica volontà della soprintendenza, riconquisterà l'antica postazione, è cambiato tutto: dove c'erano aiuole spennacchiate e macchine in tripla sosta adesso c'è una grande piazza pedonale con il pavimento di pietra lavica.
In piazza Dante è cambiata anche la città di sotto: cinque piani con le pareti coperte di cristalli e rifinite d'acciaio. Si scende fino a trenta metri di profondità - grazie a tredici scale mobili e cinque ascensori da dodici posti ciascuno - per raggiungere i treni della metropolitana. Uno spazio enorme: circa tremila metri quadrati aperti al pubblico che, secondo previsioni realistiche, saranno affollati ogni giorno da centomila persone. Così per avere un raffronto: lungo la tratta PiscinolaVanvitelli viaggiano, quotidianamente, circa 65 mila passeggeri.
Visita in anteprima di Repubblica nella nuova stazione del metrò di piazza Dante, la stazione che finalmente collegherà il centro con Piscinola passando per il Vomero e la zona ospedaliera e che sarà inaugurata a metà marzo. A due mesi dall'apertura abbiamo verificato a che punto sono i lavori: restano da rifinire solo le controsoffittature e parte dei binari. Si aspetta di montare i tornelli attraverso i quali passeranno i passeggeri che hanno timbrato il biglietto. Prima del debutto dovrà essere ripulita anche al facciata del Convitto Nazionale.
Il grosso dell'opera è fatto, insomma. E una scesi al piano «meno 4» si può passeggiare in una stazione che se non fosse per la polvere potrebbe essere aperta al pubblico. Meglio sapere, però, che nei primi mesi di esercizio i vagoni viaggeranno a passo lento così come prevede la legge: una corsa ogni trenta minuti. Solo da luglio in poi correranno a ritmo da metropolitana vera: passerà un treno ogni sei minuti.
Il nubifragio dello scorso quindici settembre ha rallentato i lavori, è vero, ma altri sessanta giorni basteranno per tagliare il nastro. La data certa dell'inaugurazione non c'è ancora, sono in corso contatti tra il cerimoniale di palazzo San Giacomo e quello di palazzo Chigi per concordare il giorno migliore. L'evento è importante, degno del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. La scelta del giorno giusto dipenderà anche dalla disponibilità del premier.
Intanto gli operai delle imprese che hanno costruito quella che, per ora, sarà la più grande stazione del metrò di Napoli lavorano ai ritocchi e completano la messa in posa della pavimentazione in superficie. Seguono passo passo le indicazioni di Gae Aulenti. Si
preparano ad un fuori programma: grazie alla disponibilità del rettore del Convitto nazionale sarà offerto alla città il diritto di passaggio all'interno del giardino dell'istituto fino a via San Sebastiano. Sono in corso trattative per ottenere una concessione simile anche dal liceo Genovesi così da raggiungere direttamente da piazza Dante a piazza del Gesù: «Garantire un accesso alla stazione dal cuore del centro antico sarà una conquista», spiega il vice sindaco Rocco Papa, cicerone durante questa visita insieme con il dirigente dell'ufficio infrastrutture del Comune, Gianfranco Pomicino.
È ormai acquisita, invece, la consuetudine di trasformare in piccoli musei le stazioni: in piazza Dante ci saranno le opere di cinque artisti internazionali: due grandi tele di Carlo Alfano montate su telai in alluminio e racchiuse in teche di policarbonato; Joseph Kosuth in omaggio al poeta ha scelto una frase tratta dal Convivio di Dante Alighieri che scriverà con il neon; Jannis Kounellis ha realizzato un'opera di sicura suggestione: su un pannello di acciaio (23 metri di base e 2 di altezza) 40 spezzoni di trave schiacciano sulla lastra scarpe maschili e femminili, locomotive di trenini. Ci saranno, poi, una inconfondibile opera di Michelangelo Pistoletto e un mosaico di Nicola De Maria: rappresenterà disegni geometrici molto colorati realizzati con tessere tagliate a mano.
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