07/07/2005
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Un ritorno all’inizio ’900 e nel contempo un salto nel futuro. Apre a Pianura, La Trencia, stazione della circumflegrea, destinata a riavvicinare ulteriormente periferia occidentale e centro e ad essere una delle porte della città sui Campi Flegrei, terra del mito. Undici milioni e mezzo per una fermata che significa anche riqualificazione urbana dell’area circostante: saranno realizzati un giardino e un parcheggio d’interscambio. A progettare la stazione l’architetto Nicola Pagliara, «ispirato a metà - come spiega lui stesso - tra Futurismo italiano e Costruttivismo russo, tra Sant’Elia e Melnikov». L’edificio è concepito come una lunga galleria vetrata (ma le finestre sono in modernissimo lexen, ignifughe e infrangibili), articolata con due curvature contrapposte, rette da pendoli in acciaio cruciformi, incernierati su due grossi piloni in cemento armato rivestiti in lastre di pietra dell’Etna. Spiccano anche il tetto rivestito di rame e la costruzione in mattoni che ricorda l’archeologia industriale dell’Inghilterra e della Francia settentrionale. Oltre a un alto orologio che serve come punto di riferimento, visto che la stazione, piuttosto bassa, da lontano si perde tra i palazzi popolari del rione. La Trencia non è un concentrato di tecnologia, ma non mancano gli ultimi ritrovati sia in fatto di sicurezza che di comfort: dalle telecamere a circuito chiuso a percorsi per disabili e ipovedenti, oltre alle scale mobili che portano a due piani sotto terra. Ieri l’inaugurazione della struttura alla presenza del progettista, dell’assessore regionale ai trasporti Ennio Cascetta, del vicesindaco Rocco Papa, dell’amministratore delegato della Sepsa, Raffaello Bianco, e del presidente della circoscrizione Pianura, Natalino Zarra. «È la ventiduesima stazione della metropolitana regionale che inauguriamo in questi anni - ha ricordato Cascetta - un sistema di trasporti che nessuno in Italia, ma anche in Europa, ha. Scommettere sulla mobilità significa sviluppo economico, ma anche culturale e sociale». Cascetta ha anche sottolineato come la Sepsa comprerà treni moderni per un valore di 55 milioni di euro. A Napoli nei giorni scorsi è arrivata una delegazione di Amburgo, «mentre nei mesi scorsi siamo stati contattati dai tecnici di Amsterdam - svela il vicesindaco Papa - che volevano sapere tutto della nostra metropolitana. Ecco, abbiamo esportato un modello vincente in tutto il mondo». Per Papa «la stazione di La Trencia è importante perché avvicina centro e periferia. E inoltre ricongiunge idealmente due parti di Pianura rimaste sinora divise». La società che gestisce Cumana e Circumflegrea ha in essere lavori per cinquecento milioni di euro per il raddoppio della linea. «Arretreremo anche la stazione di Torregaveta - ha spiegato Bianco - sino alla linea del mare, perché la nostra ferrovia tende al mare, dalla città sino ad arrivare alla costa». Bianco ha ricordato anche la velocità con cui si è costruita la stazione, una delle due del quartiere, l’altra è Pianura e sarà pronta nei prossimi mesi. Dal presidente della circoscrizione Zarra sono arrivati i ringraziamenti «per un’opera a cui ha partecipato anche la gente di Pianura e che può segnare un’inversione di rotta nel quartiere, con maggior impegno da parte delle istituzioni». L’architetto Pagliara, infine, ha ricordato «il mio amore sviscerato per l’architettura dell’Ottocento. Questo è il mio ultimo progetto e doveva trovare una corrispondenza in quello della stazione di Pianura, di prossima costruzione, che avrebbe dovuto essere veramente particolare e che, invece, si è trasformato in qualcosa di diverso e che comunque, purtroppo, non toccherà a me progettare». c. t.