13/01/2006
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Montedonzelli, il metrò raddoppia

PAOLA PEREZ Lavori conclusi, tutto pronto per l’inaugurazione: a fine mese apre la seconda uscita del metrò Montedonzelli. Novità importante per una zona ad alta densità abitativa, in particolare per i residenti di via Pietro Castellino e strade limitrofe, perché consente l’accesso diretto alla ferrovia sotterranea attraverso la porta principale che affaccia sulla banchina: l’unico varco finora disponibile della stazione (versante San Giacomo dei Capri), infatti, era in una posizione tanto «scomoda» da rendere preferibile fare due passi a piedi per raggiungere la fermata di piazza Medaglie d’Oro. Altro aspetto positivo, da qui si sbuca a soli tre metri dagli uffici del ministero delle Entrate recentemente trasferiti da via Diaz nel quartiere collinare. Allo sviluppo del mezzo di trasporto si accompagna, come è prassi sul percorso del metrò, la riqualificazione delle aree circostanti. Per le opere di arredo urbano sono stati sfruttati gli spazi della protezione civile che, subito dopo il terremoto dell’80, furono adibiti a campo container per gli sfollati e poi hanno conosciuto gli anni dell’abbandono. La prima ipotesi progettuale prevedeva l’installazione di un’opera d’arte. Ma la circoscrizione Arenella ha dato battaglia, e ha vinto, per un diverso uso del territorio: «Sentivamo già parlare di una sorta di piramide del Louvre - ricorda Alberto Patruno, presidente del parlamentino di quartiere - bella quanto si vuole, ma assolutamente inutile per lo sviluppo urbanistico e sociale del quartiere. Siamo nel pieno di un insediamento di alloggi popolari, quello di cui c’è davvero bisogno sono le strutture di aggregazione». Niente piramide, quindi. Al suo posto pista di pattinaggio, campetto polivalente per il basket e la pallavolo, parco giochi per bambini, tanto verde e bouvette che tra poco sarà affidata in gestione con gara pubblica. Mentre a Montedonzelli si attende il taglio del nastro sul metrò, in via Pigna (parco Correale) è in atto una disputa tra residenti per l’utilizzo del campetto di calcio in terra battuta annesso alla parrocchia. C’è chi non sopporta più le nuvole di polvere che si sollevano durante le partite e vedrebbe di buon occhio la sostituzione del campo con un’area di parcheggio; sull’altro fronte i ragazzi (e i loro genitori) che a questa valvola di sfogo non vogliono davvero rinunciare. Nel tentativo di trovare una soluzione condivisa, la circoscrizione si è offerta di fare da tramite con il Comune per finanziare la copertura dell’area di gioco con erba sintetica. «I presupposti per un’intesa con Palazzo San Giacomo ci sono tutti - precisa Patruno - ma non abbiamo ancora avuto un sì definitivo dalla chiesa. Ci auguriamo che il parroco si renda presto disponibile, in modo che gli abitanti non debbano più lamentarsi per il polverone e non si corra il rischio di sottrarre ai giovani un punto di riferimento importante per le attività sportive».