13/04/2005
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Dalla funicolare al metrò un tunnel passeggeri

Un tunnel lungo 108 metri. Così sottoterra verranno collegate la linea 1 della metropolitana e la funicolare di Chiaia. Terminato l’esterno, con il rifacimento e soprattutto l’allargamento del marciapiede di via del Parco Margherita, si concluderà l’interno della struttura per poi passare a scavare nel tufo e collegarsi con i binari della stazione di piazza Amedeo del metrò. «I soldi sono già stanziati - afferma il vicesindaco Rocco Papa - abbiamo a disposizione un milione 200mila euro, in parte ricavati dalla legge 211 e in parte fondi della Regione Campania». I lavori per la galleria che unirà i due impianti è stata affidata all’Anm (l’azienda napoletana mobilità) che ha già vinto l’appalto per le ristrutturazioni di Chiaia e Montesanto (in questo caso i lavori da otto mesi non sono ancora partiti). «Dal punto di vista tecnico - spiega ancora il vicesindaco - è un’opera molto semplice, visto che si tratta di scavare in un costone di tufo con una pendenza non esagerata, che potremo concludere nel giro di un anno». I lavori rientrano nella «logica dell’interscambio - continua Papa - vogliamo fare in modo da costruire una rete di trasporti efficienti ma anche confortevoli». In questa maniera non si dovrà più uscire all’esterno del metrò, salire per via del Parco Margherita e prendere la funicolare. Ma attraverso un più diretto percorso pedonale, con tapis roulants, si accederà dalla banchina del metrò all’atrio della stazione dell’impianto di risalita. L’uscita del tunnel, infatti, sarà sulla sinistra dellafunicolare (entrando dalla strada), appena superati i tornelli per obliterare i biglietti. Per un progetto appena nato a un altro abortito immediatamente. «Avrei voluto far costruire le scale mobili a via San Pasquale, all’altezza del teatro Sancarluccio - si rammarica il vicesindaco - le rampe che collegano via dei Mille al Parco Margherita sono abbastanza ripide e disagevoli, soprattutto per i più anziani e per le mamme con i bambini». Idea bocciata proprio per il dislivello tra le due strade. «Ho dato incarico ai tecnici comunali - conclude il vicesindaco - per trovare una soluzione. Purtroppo la risposta è stata che la pendenza è troppo forte, per cui è impossibile installare le scale mobili, così come abbiamo dovuto abbandonare l’idea di montare almeno un ascensore». c.t.