27/09/2005
  Chiudi  
Tesori sotto il metrò, il percorso sarà deviato

PAOLA PEREZ «Le cose stanno più o meno così: quando facciamo le riunioni periodiche con i tecnici del Comune e della Metropolitana e si arriva al capitolo ”piazza Nicola Amore”, saltiamo l’argomento a piè pari e voltiamo pagina». Giovanni Sannino, segretario provinciale del sindacato edili Fillea-Cgil, non nasconde le sue perplessità sul futuro della stazione che ha regalato alla città il maggior numero di reperti archeologici. Mentre la Sovrintendenza fa sapere che per completare la sua opera dovrà trattenersi nel cantiere per almeno altri due anni, la «talpa» che scava le gallerie sotterranee avanza e tra non molto - un paio di mesi, salvo complicazioni - si imbatterà nell’ostacolo. Su questo e altri argomenti che riguardano il programma di realizzazione della ferrovia sotterranea si terrà un nuovo incontro la settimana prossima. Il progetto di una fermata-museo che possa contenere le testimonianze dell’età imperiale (sezionate, restaurate e rimontate nel luogo in cui sono state scoperte) sembra essere l’ultimo pensiero nella mente dei tecnici. C’è l’esigenza, piuttosto, di trovare al più presto una strada alternativa per lo scavo del tunnel che deve attraversare il corso Umberto. Superata la fase di stallo in piazza Garibaldi (dove è stato necessario congelare una falda d’acqua con l’azoto), la «talpa» è quasi pronta a riprendere il cammino in direzione piazza Municipio e pare abbia tutta l’intenzione di bruciare le tappe. «Nessuna difficoltà, nessun problema - precisa l’ingegnere Gianfranco Pomicino, dirigente del settore infrastrutture di Palazzo San Giacomo - la situazione di piazza Nicola Amore è ben nota, ma posso garantire che anche questa stazione aprirà nei tempi previsti, con tutte le altre, nel 2011. Le gallerie si possono scavare tranquillamente perché sono a un livello più basso della stazione. E questo non impedirà agli archeologi della Sovrintendenza di andare avanti con il loro lavoro, che è delicatissimo e si prevede non possa durare meno di due anni: ora stanno smontando il mosaico del tempio augusteo, poi cominceranno a tagliare il basamento per traportarlo nel deposito di Piscinola dove avverrà il restauro. Posso dire, ancora, che i problemi tecnici non hanno mai distolto la nostra attenzione dal futuro disegno della stazione-museo. Abbiamo ricevuto il progetto preliminare e adesso aspettiamo quello definitivo, che dovrebbe essere consegnato tra aprile e maggio». Sul fatto che sia possibile scavare la galleria senza grandi difficoltà, il segretario degli edili ha qualche dubbio: «Se si decide di passare sotto il cantiere, invece di girarci intorno, credo sia necessario scendere a un livello di profondità maggiore rispetto ai quaranta metri previsti per il tunnel - spiega Sannino - e questo potrebbe porre problemi di sicurezza. La soluzione migliore sarebbe stata quella di far deviare la ”talpa” sul lato mare. Fino a un certo punto si lavorava su questa ipotesi. Evidentemente si teme di finire ancora una volta sott’acqua, come è successo in piazza Garibaldi».