INDICE EDIZIONI | Domenica 29 Dicembre 2002 |
CRISTIANO TARSIA
Benvenuti alla stazione più profonda del mondo. Cento
metri scavati nella roccia. Gallerie, cunicoli, tubi di aerazione. E ancora,
ascensori, scale mobili, tapis roulants. Entro quattro anni la stazione Cilea
della Circumflegrea sarà una realtà. Sarà costruita nella galleria Vomero, il
lungo tunnel che collega i due scali di Montesanto e Soccavo della linea gestita
dalla Sepsa. E con quattro ascensori sarà possibile arrivare cento metri più in
su, a via Fracanzano, in pieno Vomero, dove sorgerà un mezzanino. E poi con una
serie di tappeti mobili ci si potrà collegare alla stazione Cilea-Quattro
Giornate della linea 1 della metropolitana. Tutti collegamenti in pendenza, vale
a dire inclinati, o verticali, come appunto i quattro ascensori.
Insomma un
progetto unico al mondo, un nodo di interscambio tra due ferrovie che nelle ore
di punta arriverà a un traffico di 2000 persone a ora, il doppio, come ha
ricordato Ennio Cascetta, assessore regionale ai trasporti, della funicolare
centrale.
Ieri mattina, nella sala giunta di palazzo Santa Lucia, sono stati
presentati due progetti della metropolitana regionale. Il nodo di interscambio a
via Cilea, dal costo di 53 milioni di euro, e la bretella di Monte S. Angelo,
poco più di 35 milioni di euro. «Una valenza regionale delle due opere - ha
spiegato Cascetta - visto che serviranno non solo la città di Napoli ma interi
comprensori regionali». Per quanto riguarda l’Università di economia e
commercio, la stazione sarà aperta già l’anno prossimo. «Inaugureremo un primo
tratto di due chilometri - ha ricordato ancora l’assessore - con la prima
stazione dentro l’ateneo. E poi devo sottolineare l’aspetto tecnologico delle
due opere: sono progetti ai limiti delle capacità e delle potenzialità tecniche.
Cilea è la stazione più profonda del mondo. Una sfida per l’ingegneria campana,
con un occhio alla sicurezza».
Per il vicesindaco Rocco Papa, queste due
opere porteranno «a uno sviluppo dell’area collinare e occidentale. Ad esempio,
rilanceremo la Mostra d’Oltremare e con la Cumana arriveremo sino a Bagnoli.
Merito anche della perfetta sinergia creatasi tra Comune e Regione». E una buona
notizia arriva anche dalla stessa linea 1, «che ha avuto l’intera copertura
finanziaria».
Dunque l’anno prossimo taglio del nastro a Monte S.Angelo.
«Stiamo rispettando i tempi - dice l’amministratore delegato della Sepsa,
Raffaello Bianco - la bretella è pronta all’80 per cento e il programma sarà
rispettato». Dunque l’anno prossimo aprirà la tratta da Soccavo con sei navette,
per un totale di tremila passeggeri, l’ora.
La seconda tratta prevede invece
un percorso di 4 chilometri con tre nuove stazioni, Parco San Paolo, Terracina,
e viale Giochi del Mediterraneo. In più ci sarà l’adeguamento della stazione di
Kennedy a due livelli, uno per la linea Cumana e l’altro per i treni della
bretella. Lavori dal costo di 210 milioni di euro che saranno affidati l’anno
prossimo. E a progetto realizzato si formerà un unico anello di 10 chilometri e
mezzo da Montesanto a Kennedy, passando per Soccavo e Monte S.Angelo. Inoltre in
futuro è prevista anche l’immissione diretta della tratta sulla Cumana, con il
prolungamento da Kennedy alla stazione Mostra.