INDICE EDIZIONI Giovedì 30 Ottobre 2003

LA FERROVIA
DEL FUTURO

FRANCESCO VASTARELLA
La pinza meccanica strappa via mura e balconi. Ore 14, via Scotellaro a Giugliano, una demolizione simbolo, la prima di tre case abusive sulla prima tratta della Nuova Alifana, Aversa-Piscinola. Comincia la nuova storia per la ferrovia attesa da 27 anni, in Regione sono stati appena presentati i progetti delle nuove stazioni, 10 per 15 chilometri, con il sindaco di Melito, Giampiero Di Gennaro, che ha appena incassato l’impegno del governatore Antonio Bassolino e dell’assessore Ennio Cascetta: una stazione si farà anche per Melito, guardacaso non lontano dalle palazzine in via di abbattimento.
«Le stazioni saranno opere architettoniche di alto livello e centri di aggregazione - spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Cascetta - È una occasione unica di riqualificazione. Siamo di fronte a un servizio di metropolitana lunga quanto l’intera linea 1 di Napoli. Si tenga conto che Bologna, 400mila abitanti, non ha la metropolitana. Le costruzioni abusive sono il simbolo del degrado di quest’area».
«Vedete che cosa combina la mancata programmazione, gli abusi - avverte il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela - Per questo chiedo che si programmi, prima che sia troppo tardi, un’altra ferrovia che colleghi l’Alifana con le Fs di Ponte Riccio, una linea interna in una zona di denso sviluppo urbano, solo con linee ferrate possiamo salvarci da smog e caos, ma bisogna fare presto».
Che sia necessario fare presto lo lascia intendere con parole e fatti il sindaco di Mugnano, Daniele Palumbo: «Abbiamo appena avviato i lavori per il parcheggio di interscambio, a ridosso del mercato ittico e della futura stazione dell’Alifana. Stiamo adeguando anche il nostro sistema di collegamenti interni, con linea 1 del metrò e l’Alifana. Le ferrovia è troppo importante - continua Palumbo - per un comune di cerniera come Mugnano. Ho chiesto un incontro con l’assessore Cascetta per chiarire alcuni problemi di viabilità che si creeranno per l’accesso al mercato».
È il giorno della soddisfazione per i sindaci, è addirittura entusiasta Domenico Ciaramella, primo cittadino di Aversa. Antimo Chianese, da Casandrino, ha la sua parte di sosddisfazione: nell’ambito della risistemazione idrogeologica ha ottenuto 15 milioni per un nuovo canale che libererà la città dall’incubo degli allagamenti.
Un’utenza di 500mila abitanti si calcola per la tratta che sarà pronta entro il 2005, ma molto di più se si tiene conto di comuni come Sant’Antimo, Grumo Nevano, Calvizzano, Marano, Parete, Trentola che possono fare capo su queste stazioni. Le stazioni saranno contrassegnate dai colori dell’arcobaleno, Aversa avrà il verde al centro, giallo all’Ippodromo, azzurro per Giugliano, indaco per Melito e viola per Mugnano. Piscinola avrà sette colori.
La tratta di 11 chilometri da Aversa centro a Piscinola sarà realizzata con 293 milioni. I treni arriveranno a Mugnano nel 2005, nel 2006 ad Aversa centro. Ci sono poi le stazioni da Piscinola a Capodichino, apertura entro quattro anni, 2007. Si tratta di altri quattro chilometri, per 313 milioni di euro, stazioni a Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Capodichino-piazza Di Vittorio, e da qui si chiuderà poi l’anello con la linea 1 che arriva da piazza Garibaldi. «Integreremo stazioni e spazi urbani esistenti - dice il vicesindaco di Napoli, Rocco Papa - è operazione di democrazia urbana. Il Comune di Napoli investirà 15 milioni per riqualificare il vecchio percorso dell’Alifana».
A piazza di Vittorio ci sarà una grande hall sotterranea, il centro coinciderà con l’ombelico della piazza di Capodichino. Una grande vasca baricentrica convoglierà le acque nelle sale sottostanti. Le pareti delle stazioni saranno affrescate con mosaici e temi figurativi di pittura antica e moderna, di memoria e tradizione.