INDICE EDIZIONI Sabato 24 Novembre 2001

I TRASPORTI
DEL FUTURO

FRANCESCO VASTARELLA
Quattrocentosessanta miliardi: 190 della Regione, 270 dello Stato. Una valanga di danaro per sei progetti di primaria importanza nel sistema dei trasporti pubblici campano: metropolitana collinare di Napoli, Alifana, metropolitana Salerno-Pontecagnano, ascensore tra Circumflegrea e metrò a Napoli, ecobus per il centro storico di Avellino, raddoppio della Circumvesuviana. In ogni caso, opere strategiche per la rete della cosiddetta metropolitana regionale, che per ora è solo abbozzata e continua ad avere il suo fulcro nel capoluogo, sebbene la sua funzione fondamentale sarà svolta nell’hinterland e nelle altre province per fermare all’origine il flusso di mezzi privati che converge su Napoli. Con la delibera della Giunta regionale approvata due giorni fa vengono ripartiti i fondi per progetti in via di realizzazione o da avviare. È la quota del 40 per cento a carico della Regione che prende forma con questo atto e mette in moto l’intero finanziamento.
Nel mese di aprile, infatti, erano stati ripartiti i primi fondi, quelli del ministero dei Trasporti previsti dalla legge per le metropolitane. La Regione, invece, attinge dal Por 2000-2006, piano operativo regionale, e sui cosiddetti finanziamenti Apq (accordo di programma quadro). «Tutti gli interventi previsti - spiega Ennio Cascetta, assessore regionale ai Trasporti, firmatario della delibera - sono coerenti con il progetto di metropolitana regionale che stiamo sviluppando. Per la prima volta, poi, sarà la Regione ad approvare i progetti esecutivi e ad affiancare le amministrazioni locali per velocizzare l’andamento dell’iter. I finanziamenti dello Stato - puntualizza l’assessore Cascetta - hanno avuto il via libera grazie alla disponibilità espressa per la copertura con contributi propri della quota di risorse eccedente». Vediamo dunque in che cosa consistono gli interventi e che ruolo avranno nell’ambito regionale.
Linea 1 e Alifana
Gli 83 miliardi e mezzo investiti dalla Regione, che si aggiungono ai 125 assegnati dallo Stato serviranno a realizzare il braccio che va dal Centro direzionale di Napoli all’aeroporto di Capodichino. Obiettivo, avvicinare due zone della città, mettere in rete stazione ferroviaria centrale e city airport, completare il cerchio della linea 1 della metropolitana di Napoli, che oggi arriva da piazza Vanvitelli (presto da piazza Dante) a Scampia e che qui avrà il suo primo punto di interscambio con l’Alifana, la ferrovia da anni in costruzione, più volte bloccata al punto che sei mesi fa il presidente della Giunta, Antonio Bassolino, la ribattezzò «opera scandalo».
Ascensore
Definendolo semplicemente ascensore si rischia di banalizzare un’opera che invece è fondamentale per i pendolari che potranno così utilizzare linea 1 della metropolitana di Napoli e Circumflegrea in uno dei punti più affollati del capoluogo, piazza Quattro Giornate e via Cilea. All’altezza di questa stazione, infatti, i passeggeri potranno scendere e andare alla stazione della Circumflegrea (che passa a una quota inferiore, e raggiungere i comuni flegrei, zone centrali come Montesanto o i quartieri occidentali di Napoli. Anche per questo lo Stato punta 46 miliardi e la Regione 31 per realizzare cunicoli e stazioni.
Vesuviana e tram
Per il raddoppio, in penisola Sorrentina, del tratto Pioppaino-Castellammare della Circum 61 miliardi: opera attesa da anni. Venticinque miliardi e mezzo si spenderà per il tram che va da piazza Nazionale a Napoli all’Emiciclo nelle vicinanze del cimitero di Poggioreale. Infine, 54 miliardi per la metropolitana di Salerno, che va da località Arechi a Pontecagnano e 48 miliardi per il sistema di ecobus e bus elettrici nel centro di Avellino.