INDICE EDIZIONI Domenica 2 Giugno 2002

Tutti i binari portano a piazza Cavour

LUIGI ROANO
Vecchia e nuova linea della metropolitana finalmente si incontrano e regalano ai napoletani un primo assaggio di ”città integrata”. È stato completato, infatti, un altro pezzo del metrò dell’arte. Ad inaugurarlo è stato Romano Prodi, presidente della Commissione europea, che ieri ha tenuto a battesimo il tunnel che collega la stazione di Piazza Cavour (linea 2) alla stazione Museo (linea 1). Quest’ultima è stata aperta al pubblico il 27 marzo scorso, allora a tagliare il nastro fu il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
La galleria pedonale progettata dall’architetto Gae Aulenti, è lunga 330 metri e larga 6: in entrambi i sensi di marcia ci sono i tapis roulant. Il movimento previsto è di 10mila passeggeri al giorno che per coprire il percorso impiegheranno poco meno di 4 minuti. Il nodo di interscambio tra le due linee su ferro renderà più facile e veloce il movimento dei passeggeri, soprattutto se provenienti o diretti alla stazione ferroviaria centrale di piazza Garibaldi. Di più: dalla stazione Museo da oggi si potrà arrivare direttamente a Piazza Garibaldi con notevoli vantaggi per i pendolari che da Salerno, Pompei e dalla provincia ogni giorno arrivano in città. Infine, entro il mese a Piazza Cavour faranno tappa anche i treni regionali, con notevoli vantaggi per i viaggiatori diretti fuori Napoli.
Prodi, accompagnato dalla moglie, Flavia, è apparso molto soddisfatto della nuova opera nonostante il zoppicante esordio di uno dei tapis roulant bloccatosi dopo pochi metri e che ha costretto il presidente della Commissione Europea, il governatore Antonio Bassolino e il sindaco Rosa Iervolino a percorrere a piedi il tunnel, fatto che ha consentito a Prodi di apprezzare meglio le opere che fanno da cornice alla galleria. Nel corridoio, infatti, sono inserite foto di quattro grandi fotografi napoletani (Antonio Biasucci, Luciano D’Alessandro, Fabio Donato e Raffaela Mariniello) che raccontano momenti importanti degli ultimi 30 anni di storia della città. «Il metrò in altre città è luogo di vandalismo - ha spiegato Prodi - qui a Napoli invece il rapporto fra città e stazioni è diverso». Il presidente della Commissione europea poi precisa: «A Napoli i soldi dell’Unione europea sono stati spesi bene: oltre a regalare alla città un’opera utile è stato fatto qualcosa di molto bello». Prodi ha anche sottolineato l’importanza del «mettere in rete» la città e la regione, obiettivo che la metropolitana contribuisce a realizzare». Sui fondi messi a disposizione dall’organismo europeo alle regioni del sud Prodi ha poi lanciato un messaggio chiaro: «Nel 2006 con l’allargamento dell’Unione ai paesi dell’Est la ridistribuzione dei fondi sarà necessariamente diversa. Ma fino a quell’epoca la Campania e tutte le regioni del mezzogiorno hanno tanto tempo e tanti soldi da spendere». L’ex presidente del Consiglio glissa su un eventuale ritorno alla guida dell’Ulivo, preferisce invece battere il tasto dello sviluppo delle regioni meridionali dall’alto del suo osservatorio a Bruxelles: «Sono abbastanza soddisfatto dell’uso dei finanziamenti fatto dalle regioni meridionali, passi in vanti sono stati fatti anche sul fronte della velocità di spesa. La Campania? Non entro nel merito delle classifiche delle singole regioni, tuttavia bisogna accelerare ancora sul fronte della spesa». Infine un’altra battuta sul futuro di Napoli: «Deve essere uno dei ponti, degli avamposti della nuova politica europea rivolta al Mediterraneo. Da Napoli l’Europa si aspetta proposte e progetti per lo sviluppo di tutta l’area del Mediterraneo».
La parola poi è passata a Bassolino: «La metropolitana è l’opera pubblica più importante che si stia realizzando in Italia in questo momento ma anche la più bella metropolitana del mondo». Soddisfatto anche il promo cittadino. «Una metropolitana - spiega Rosa Iervolino - che non è solo un mezzo di trasporto, ma anche un’occasione quotidiana di incontro tra i cittadini e l’arte». Tuttavia l’importanza primaria del metrò è un’altra: «In una città come la nostra - conclude il sindaco - l’unico modo di decongestionare il traffico è incrementare l'offerta di trasporto pubblico. In questa ottica il metrò è fondamentale anche per una migliore vivibilità della città».