INDICE EDIZIONI | Sabato 7 Giugno 2003 |
FRANCESCO VASTARELLA
Casoria sogna e progetta la sua
metropolitana. Un collegamento veloce con Napoli, l’unica
terapia contro smog e ingorghi, contro auto e fumi
velenosi. Tra i 92 comuni dela provincia di Napoli, Casoria
è stato il primo a mettere nero su bianco l’idea, sin dal
lontano 1985: una convenzione con la Mn spa, la stessa
società che ha realizzato la linea 1 di Napoli. Il piano:
un collegamento fino a Capodichino per l’interconnessione
con la linea 1 di Napoli, partendo da Afragola e passando
per Casoria, Arzano e Casavatore, magari arrivando fino al
Museo. Tre ambiziosi progetti in materia di trasporti ha
Casoria, l’ultimo nato è un collegamento bus su corsia
protetta di cinque chilometri nel piazzale antistante della
stazione Fs fino ad Afragola.
La città è decisa a
insistere e recentemente è tornata a presentare un nuovo
progetto esecutivvo alla Regione, sottoponendolo
all’atenzione dell’assessore regionale ai Trasporti, Ennio
Cascetta. Il Comune sa bene che oggi fondi non sono
disponibili per un’opera di questo tipo (almeno 500 milioni
di euro), ma spera che in qualche modo, con soldi pubblici
e privati, si arrivi a finanziare il piano.
«È tanta la
voglia di collegamenti interni ed esterni attraverso
metropolitane o comunque mezzi veloci ecologici - spiega
l’ingegnere Domenico Salierno, consulente del Comune per i
trasporti e tra i progettisti dell’opera - Sono città che
hanno subito uno sviluppo urbanistico non armonico e che
ora si trovano ad affrontare una mole di traffico rispetto
al quale l’unica terapia possibile è quella dei mezzi
pubblici veloci in grado di collegare le città all’interno
e di connetterle con la più vasta rete di sistemi su ferro,
come appunto la linea 1 della metropolitana di
Napoli».
Sette chilometri il percorso individuato. Un
primo lotto da quattro chilometri e cento metri da piazza
Di Vittorio a Capodichino fino alla stazione di Casoria in
piazza Dante. Il secondo tratto da quattro chilometri e 500
metri dalla stazione di Dante di Casoria con una sola canna
fino alla stazione di Afragola dell’Alta velocità. «Su
questa tratta - spiega l’ingegnere Salierno - abbiamo
calcolato una media altissima di passeggeri, tanto da
giustificare l’opera che andrebbe a decongestionare un
pezzo di provincia e libererebbe Napoli dal flusso di auto
che si riversa da Casoria, Afragola, Arzano,
Casavatore».
Ma l’idea dei progettisti che hanno
lavorato per Casoria non è soltanto questa. Puntano infatti
anche a creare un ulteriore collegamento con un’area
storica di riferimento della zona a nord di Napoli, quella
di piazza Carlo III, uscita dai circuiti in parte dopo la
eliminazione della vecchia Alifana, in parte di recente per
il caos viario sulle rotte dei bus. È stata studiata
l’ipotesi di prolungare il percorso di poco più di tremila
metri in sotterranea fino al Museo, interconessione con le
stazioni di Cavour delle linee 1 e 2 della metropolitana di
Napoli. Meno di due chilometri di percorso per due gallerie
e stazioni in corrispondenza dell’ex ospedale psichiatrico
Leonardo Bianchi, di piazza Ottocalli, dell’Albergo dei
Poveri e dell’Orto Botanico.