INDICE EDIZIONI Sabato 7 Febbraio 2004

Trasporti, biglietto più caro ma con gli sconti

PAOLO MAINIERO
Dal primo marzo il biglietto per il trasporto pubblico si chiamerà UnicoNapoli e costerà un euro. Cifra tonda. Un aumento, anche consistente (più 23 centesimi), che rientra in una più articolata manovra tariffaria che prevede agevolazioni per le fasce più deboli, promozioni per gli studenti e abbonamenti meno cari. Del resto, l’aumento sic et sempliciter del ticket a un euro era già stato respinto un anno fa e proprio quella bocciatura ha «costretto» Regione e Comune a trovare una soluzione che comprendesse sì un ritocco del prezzo, ma in cambio di una più variegata offerta di servizi. «E questa offerta è la più conveniente d’Italia», assicura Cascetta, assessore regionale ai Trasporti. Mentre la Iervolino frena frena sul nascere eventuali critiche. «Qualche polemica ci sarà - prevede il sindaco - ma dobbiamo riconoscere la forte connotazione sociale delle nuove tariffe. Il confronto con le altre grandi città ci vede vincenti, gli abbonati risparmieranno. Si può polemizzare su tutto, ma la convenienza è evidente». E l’assessore Cardillo giustifica l’aumento ricordando come le tariffe «siano ferme dal 1997 e da allora il servizio è cresciuto in modo esponenziale». «Potenziamo e miglioriamo l’offerta - aggiunge Bassolino - e confermiamo che la nostra scelta strategica è quella degli abbonamenti». Oggi, ricorda il direttore di UnicoCampania, il 77 per cento dei napoletani sceglie l’abbonamento, «l’obiettivo, con questa manovra, è di arrivare al 95 per cento». Tutte parole rassicuranti, che però, come prevedeva il sindaco, non bastano a frenare le polemiche: dai sindacati ai consumatori, la manovra tariffaria non piace.
Molte le novità. La prima: scompare il biglietto da 77 centesimi per la sola città. Al suo posto arriva il ticket da un euro, che varrà sempre per 90 minuti ma potrà essere utilizzato anche per muoversi in quindici comuni dell’area metropolitana, e - a differenza di quanto avviene oggi - per un numero illimitato di volte su metrò e funicolari. Arrivano a Napoli i ticket settimanali e per il weekend, finora disponibili solo negli altri capoluoghi e per gli spostamenti da e per la provincia. Cala il prezzo degli abbonamenti annuali, 240 euro (67 centesimi al giorno), che diventano 200 per chi ha un reddito familiare (calcolato secondo l’indice Isee) inferiore a 12.500 euro annui. Cala il costo dell’abbonamento mensile (meno 6 per cento, da 32 a 30 euro) e di quello settimanale (meno 10 per cento). Ad aumentare sono il week end (da 2,30 a 2,50 euro) e il giornaliero, che passa da 2,80 a 3 euro ma che sarà valido dalle 00 alle 24 invece che, come sinora, dalle 10 alle 24. Forti le agevolazioni per gli studenti: pagheranno 150 o 210 euro l’anno, a seconda se residenti o meno a Napoli; le tariffe scenderanno a 110 e 180 euro per gli studenti di famiglie con reddito Isee inferiore a 12.500 euro annui.
La manovra, come sottolinea il presidente della Provincia Lamberti, «disegna la città metropolitana di Napoli». Il biglietto UnicoNapoli potrà essere utilizzato anche nei quindici comuni che fino a oggi si trovavano nella fascia uno di Unicocampania: Arzano, Casandrino, Casavatore, Casoria, Cercola, Marano, Melito, Mugnano, Portici, Pozzuoli, Quarto, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla e Procida.
La Regione conferma, inoltre, il finanziamento di due milioni di euro per garantire abbonamenti annuali gratuiti per gli invalidi civili, di guerra e del lavoro, non vedenti e sordomuti.