INDICE EDIZIONI Giovedì 8 Agosto 2002

LA STAZIONE, CHIUSA DAL PRIMO AGOSTO PER LAVORI, RIAPRIRÀ IL 6 SETTEMBRE
Metrò di piazza Dante: rifiuti e scritte spray sulle pensiline
Sfregiati anche i pannelli luminosi voluti da Gae Aulenti. E in piazza si continua a giocare a calcetto

CRISTIANO TARSIA
Scopo di lucro zero. Firmato E.A.M. Sullo sfondo campeggia la statua di Dante, per fortuna ancora immacolata. Chiude la metropolitana, si attenuano i controlli e i teppisti entrano in azione, immediatamente. Non è passata neanche una settimana da quando lo scalo di piazza Dante, inaugurato lo scorso fine marzo, ha chiuso i cancelli per lavori in corso sino al 6 settembre, e subito sono comparse le prime scritte vandaliche.
Scarabocchi con spray rosso e nero, ma anche rifiuti sulle scale. La porta di ferro tiene al di fuori i teppisti da un gioiello di arte e trasporti, ma la mano anonima ha sporcato quello che c’era da sporcare. Scritte sulle pensiline in plexiglass, quindi trasparenti, e proprio per questo la vernice nera risalta ancora di più. Né sono stati risparmiati i pannelli luminosi di copertura alle pareti, voluti a tutti i costi dall’architetto Gae Aulenti, progettista dell’opera, per dare brillantezza alla struttura, ornati da un ghirigoro rosso, ripetuto sulla porta di accesso dell’altro varco della piazza. Un’altra scritta sulla pensilina - a fondo amoroso, con cuore e due nomi - è stata invece cancellata da poco; rimane solo uno sbiadito segno, appena avvertibile.
Insomma, la stazione di piazza Dante, opera all’avanguardia in Italia, è già stata presa di mira da una banda di teppistelli. Come detto, la struttura rimarrà chiusa per tutto agosto. C’è bisogno di una maggior vigilanza sinché non riaprirà la tratta. Così come da controllare è tutta la piazza che da quando è stata riaperta si è trasformata in un immenso campo di calcio. Via i dissuasori che avevano generato polemiche all’inizio, la sera (di giorno fa troppo caldo in una piazza completamente di pietra) rimangono bande di ragazzini a rincorrere un pallone.
Intanto il Comune è corso ai ripari riguardo la Chiesa della Santissima Trinità delle Monache ai Quartieri Spagnoli. Una squadra di operai ha sistemato la cancellata in modo che non sia più un gioco da ragazzi scavalcarla per entrare nel cortile della chiesa. «Per quanto riguarda le scritte - spiega l’assessore all’edilizia Amedeo Lepore - deve intervenire la Soprintendenza che ha in gestione la chiesa. Per quanto riguarda Santa Maria di Portosalvo e i Girolamin, invece, ho provveduto ad allertare l’Asia». All’infoline di Legambiente (al numero 3494597997) sono giunte le prime segnalazioni da parte dei cittadini sul degrado di alcuni monumenti. «Recupero e tutela del patrimonio artistico - spiega Carmine Maturo, responsabile dei beni culturali per Legambiente - deve partire dal basso, cioè dai cittadini. E queste prime risposte sono state positive». Le segnalazioni riguardano luoghi abbandonati e usati spesso come ricoveri da tossicodipendenti, come la chiesa di S. Maria della Stella alle Paparelle, costruita nel 1519 dal celebre architetto Giovan Francesco Mormando come sua cappella gentilizia e dalla quale sono sparite le statue contenute nella nicchia.