DODICI ANNI DOPO. LA REGIONE
EROGHERÀ 180 MILIARDI
LUIGI ROANO
Dopo 12 anni di inchieste e processi e
un’intera classe politica che verrà ricordata come quella
di tangentopoli, riemerge dalle secche della storia l’Ltr
(la linea tranviaria rapida). Doveva essere il fiore
all’occhiello della città all’epoca dei mondiali di calcio
del ’90, in realtà fu un fallimento. Il progetto,
modificato, è stato adottato dall’Amministrazione. Da
giovedì mattina in piazza della Repubblica e alla Riviera
di Chiaia verrà installato il cantiere. I lavori dureranno
a lungo, quello che conta è che la viabilità dell’intera
zona risulterà alterata.
Dispositivo traffico. Lo
schema base della viabilità non cambia, ma subisce
sostanziali modifiche. La prima è legata all’ampiezza della
sede del cantiere. Per intenderci è il doppio di quello
aperto a Piazza Garibaldi: basta pensare che i bus
provenienti da via Giordano Bruno prima di imboccare la
preferenziale della Riviera di Chiaia - direzione piazza
Vittoria - dovranno circumnavigare l’intera piazza lambendo
il cantiere. Significa che andranno ad incrociarsi con le
vetture e i bus che provengono dalla Riviera di Chiaia e si
indirizzano verso viale Gramsci.
Gli studi simulati al
computer hanno fatto emergere una oggettiva ”criticità” in
quel tratto. Non si sa fino a quando sarà tollerata. Di
certo l’assessore al Traffico, Luca Esposito, ha già pronta
l’alternativa: dirottare i bus verso via Caracciolo. Un
sacrificio necessario: «Stanno partendo rilevanti opere -
spiega Esposito -. Il nostro impegno è duplice: garantire
che gli impatti dei lavori sulla mobilità siano tollerabili
per la città e al contempo far capire ai napoletani che
conviene sempre di più lasciare l’auto a casa e usare i
mezzi pubblici».
Numerosi i provvedimenti varati per
fronteggiare l’eventuale emergenza traffico. A disposizione
dei veicoli provenienti dalla Riviera di Chiaia e diretti a
via Piedigrotta ci sarà una carreggiata larga sette metri.
Uguale dimensione avrà la carreggiata che lambirà il
cantiere e che porterà dalla Riviera di Chiaia a Viale
Gramsci. Un semaforo pedonale sarà installato all’incrocio
fra Piazza della Repubblica e la Riviera di Chiaia. Tanti i
semafori predisposti, saranno del tipo centralina e avranno
anche il compito di monitorare il flusso dei veicoli. Da
giovedì mattina entrerà in vigore la canalizzazione dei
veicoli provenienti da via Giordano Bruno e diretti a vico
Santa Maria della Neve per evitare ingorghi verso via
Piedigrotta.
Il metrò leggero. Il cantiere resterà
aperto almeno 16 mesi. Essenzialmente saranno messi in
opera lavori propedeutici all’attivazione e alla
costruzione delle stazioni che collegheranno la zona
occidentale col resto della città. Sedici mesi che
serviranno per rifare la rete fognaria e quindi potere
continuare in tranquillità nei lavori di scavo della
galleria che ospiterà la stazione Arco Mirelli. La Regione
ha anticipato 30 miliardi, di un finanziamento complessivo
di 180. Inoltre entro febbraio palazzo San Giacomo attende
la delibera di cofinanziamento del Cipe, per altri 200
miliardi: «La ripresa dei lavori per le infrastrutture dei
trasporti - ha dichiarato il vicesindaco Rocco Papa -
dimostra quanto questa Amministrazione punti su queste
opere per far decollare lo sviluppo della città».