INDICE EDIZIONI Venerdì 30 Maggio 2003

IL VICESINDACO ASSICURA: I FINANZIAMENTI ARRIVERANNO

CRISTIANO TARSIA
Si ferma la linea 6. La Regione non sblocca i finanziamenti, il Consorzio di imprese manda le lettere di licenziamento e i lavoratori dichiarano sciopero. Le opposizioni attaccano ma Palazzo San Giacomo assicura: i soldi ci sono, l’opera si farà.
L’agitazione scoppia giovedì scorso. Il Consorzio Linea Mare, che ha i lavori in concessione dall’Ansaldo, manda le lettere ai sindacati. «Come anticipato nei precedenti incontri - è scritto - vi confermiamo la necessità improrogabile dell’azienda a procedere a non meno di 12 licenziamenti per la fine fase lavori». Una decisione, quella dell’Ati (associazione temporanea d’imprese), conseguente alla mancata approvazione del bilancio regionale, da cui devono arrivare i finanziamenti per proseguire l’opera (una prima tranche, di 15 milioni di euro, è appena terminata).
I sindacati dichiarano lo sciopero e chiedono un incontro a imprese e istituzioni. Tavolo che, in programma martedì scorso, viene rinviato al 4 giugno. «Di qui la decisione - spiega Nicola Gallo, rappresentante dell’Ugl - di continuare lo sciopero sino a quel giorno». Cantieri fermi, dunque. Ora si aspetta la prossima settimana. «È una storia che va avanti da qualche mese - spiega Giovanni Sannino, della Cgil - siamo stati impegnati su tre fronti di lavoro, con grande sofferenza. Comune e Regione devono trovare una soluzione».
Sui problemi legati alla Linea 6 molto attento Enzo Moretto, consigliere comunale di Alleanza Nazionale. «In origine c’erano trecento operai, quasi tutti licenziati. e ora i sindacati sono stati informati che anche i pochi lavoratori rimasti se ne dovranno andare. I sindacati hanno lanciato l’allarme da mesi ma il sindaco Iervolino non ha dato nessun chiarimento per questo ennesimo stop».
La risposta di Palazzo San Giacomo arriva in serata. È il vicesindaco Rocco Papa a fare luce su cifre e date. «I lavori - dice Papa - proseguiranno senza interruzioni dando lavoro non solo agli operai attualmente già impegnati ma coinvolgendo ulteriori unità lavorative». Nessun problema economico, visto che «per le risorse finanziarie programmate per le linee di trasporto su ferro, nell’ottobre del 1999 il Comune ha individuato la prima tratta funzionale Mostra/San Pasquale per un costo complessivo di circa 400 miliardi di vecchie lire, ed attivato le procedure richieste per l’accesso ai finanziamenti ex L.211/92 e relativo cofinanziamento regionale». E i finanziamenti sono stati così divisi: 220 miliardi di lire deliberati dalla Cassa depositi e prestiti nel marzo 2003, mentre il co-finanziamento regionale, ricorda ancora Papa, «si è definitivamente consolidato nell’ambito del Sistema Integrale Regionale dei Trasporti approvato col 2° Piano Attuativo della Regione Campania, e sarà operativo con l’approvazione del Bilancio Regionale 2003». Un passo importante è stato compiuto sabato scorso, quando con delibera «è stato approvato il progetto della sistemazione esterna della stazione Lala/Piazza Italia che utilizzerà ulteriori risorse finanziarie resesi disponibili per la riqualificazione delle aree interessate dalle costruende stazioni li linee metropolitane».