INDICE EDIZIONI Martedì 19 Marzo 2002

«Contro il caro-bus ricorreremo al Tar»

PAOLA PEREZ
Contro la stangata sul biglietto del bus insorgono le associazioni di consumatori. Il Codacons: non appena sarà approvata la delibera ricorreremo al Tar. L’Associazione consumatori utenti): non appena sarà approvata la delibera raccoglieremo firme per farla annullare. E insorgono le associazioni ambientaliste: così viene incentivato l’uso dell’auto privata a discapito del trasporto pubblico, e allora dove vanno a finire i proclami per la lotta allo smog? Faremo di tutto perché la delibera non sia approvata.
«L’aumento è inammissibile - commenta Giuseppe Ursini, fiduciario napoletano del Codacons - per due motivi. In primo luogo non corrisponde ad un miglioramento del servizio: non tutti i bus sono in buone condizioni, alcuni inquinano perché alimentati a gasolio, interminabili le attese alle fermate. Seconda osservazione: gli stipendi dei napoletani sono sempre gli stessi, e sono quelli che sono, perché imporre nuovi sacrifici al cittadino? Dicono: era necessario rapportarsi allo standard europeo. Ma soltanto per il prezzo? Non deve essere ”europea”, prima del biglietto, la qualità del trasporto? Appena sarà approvata la delibera presenteremo ricorso al Tar». «A gennaio incontrammo l’assessore regionale ai trasporti - ricorda Ciro Pesacane, presidente regionale Acu - perché temevamo che, con l’introduzione dell’euro, ci sarebbero stati aumenti sul ticket. E sapete come andò a finire? Ci accusarono di dare la caccia ai fantasmi e garantirono che i napoletani non sarebbero mai rimasti vittime di una stangata. I fatti, oggi, dimostrano che avevamo ragione. Quando la delibera sarà approvata, avvieremo una petizione tra i cittadini. Poi porteremo le firme al sindaco. E ho ragione di credere che saranno migliaia di firme». Più morbido Alfredo Capasso, presidente Acusp (Associazione contribuenti utenti servizi pubblici): «Le nuove offerte dei titoli di viaggio UnicoNapoli sono convenienti. Gli aumenti, però, vanno bilanciati con il miglioramento del servizio pubblico. È assurdo essere costretti ad aspettare il bus per ore. Basta con la sosta selvaggia, con le auto private sulle corsie preferenziali». «Così si viaggia in senso contrario a una corretta politica di lotta allo smog - dichiara Anna Savarese, direttore regionale Legambiente - noi avevamo proposto una riduzione del prezzo per incentivare l’uso del bus, e adesso, addirittura, si pensa di aumentarlo. Cosa faremo? Una battaglia di opinione perché la delibera non venga mai approvata». «Una famiglia media, cinque persone, dovrà spendere 10 euro per viaggiare sui mezzi pubblici - sottolineano Antonio D’Acunto e Hermes Ferraro, coordinatori dell’associazione Vas (Verdi, ambiente e società) - perciò considererà più conveniente spostarsi in macchina. Così vengono penalizzati i cittadini più deboli e si favorisce l’inquinamento». «Per far quadrare i conti - aggiunge Carmine Attanasio, presidente del Mec (Movimento civico ecologista) - bisogna prendere i soldi da qualche parte. Ma perché questa parte deve sempre essere la tasca dei napoletani? E l’aumento, vedrete, penalizzerà anche le aziende di trasporto pubblico».