Circum, la vecchia ferrovia
diventerà metrò
FRANCESCO VASTARELLA
Mille e 86 miliardi di lavori in
corso. Progetti da finanziare per 530 miliardi. La
Circumvesuviana si prepara al grande salto: metropolitana
regionale, una ragnatela intorno al Vesuvio a caccia di
nuove quote di passeggeri-clienti, azienda che da
carrozzone pubblico diventa società per azioni e si prepara
a fare utili dovendo affrontare da una parte la sfida del
mercato e dall'altra le gare internazionali da tenersi la
gestione dei trasporti pubblici. E per essere appetibili
sul mercato bisognerà fare in modo che i treni non
allunghino i tempi (vedi il caso Sorrento, che s’è
allontanata di una decina di minuti da Napoli), che il
doppio binario diventi la regola lungo tutti i percorsi,
che i convogli non passino più nei centri abitati (vedi il
caso del Nolano), che tutto sia in rete e che si possa
utilizzare tutte le linee partendo da una: ragnatela,
appunto.
Napoli-Baiano. È una delle linee Circum
più affollate perché fino a Nola attraversa centri della
provincia tra i più popolati: 25 chilometri oggi
sottoutilizzati a causa delle strozzature e dei vecchi
passaggi a livello. Previsti due grossi interventi. Il
primo, da 60 miliardi, è l'eliminazione dell'imbuto di
Napoli-Poggioreale, dove c'è un solo binario e dove i treni
non possono passare a ritmi adeguati a una moderna
metropolitana. Si tratta di una realizzazione breve che
consentirà transiti ad alta frequenza. Il secondo
intervento di raddoppio è a venti chilometri più a nord,
tra Scisciano e Saviano, costo 150 miliardi. Fino Baiano,
poi, i tecnici ritengono sia sufficiente un solo binario. È
ancora su questa linea che alla deviazione per Pomigliano
si dovrebbe aggiungere entro il 2003 il tratto di tre
chilometri fino ad Acerra, città con un grosso bacino di
utenza, ben collegata con le linee ferroviarie nazionali,
ma isolata dagli altri comuni della zona. Con l'arrivo
della Circum si dovrebbe finalmente mettere la parola fine
a questo handicap, realizzando una promessa per la prima
volta annunciata 35 anni fa. Le opere civili sono pronte,
bisognerà installare il materiale
rotabile.
Napoli-Ottaviano-Sarno. Tra Ponticelli e
Cercola, al fianco del vecchio binario unico, è in
costruzione la nuova linea del doppio binario. Spesa: 50
miliardi. Una opera che consentirà una serie di interscambi
grazie alla nuova stazione: sarà infatti possibile andare
sulla linea per Sorrento, oltre che sulla San Giorgio-Volla
(qui già è stata aperta una stazione per ora
sottoutilizzata) che proseguirà fino ad Afragola e alla
stazione Tav, se sarà finanziato il progetto per il quale
la Circum chiede fondi per 60 miliardi. Dalla stazione di
interscambio tra Ponticelli e Cercola si potrà, inoltre,
raggiungere Volla e quindi intrecciarsi con la
Napoli-Baiano.
San Giorgio-Volla. Con il
cosiddetto «baffo» sarà realizzata una delle opere più
semplici, meno costose (12 miliardi) ma efficaci dei
percorsi Circum. Con il tratto in completamento, infatti, i
treni non possono essere immessi in direzione Napoli della
Nola-Baiano. Quindi, sarà creata una bretella di
collegamento per instradare i treni su Napoli, ma anche per
collegare in maniera diretta ben tre linee, per Baiano, per
Sorrento, per Sarno. Il tutto dando vita a quella che
diventerà la linea 3 nel piano trasporti di Napoli.
Occorreranno infine 5-6 anni per triplicare i binari da
Napoli a Barra (160 miliardi di spesa). In questo modo sarà
possibile decongestionare il traffico ferroviario per
Sorrento e Sarno, rallentato nei tratti urbani, complicato
dall’incremento delle stazioni.
Torre
Annuziata-Pompei. La Circum punta sul programma operativo
regionale 2000-2006 per realizzare la seconda «canna» di
galleria tra Boscotrecase e Boscoreale, completando così il
raddoppio tra Torre Annunziata e Pompei. Spesa prevista 80
miliardi. Per quattro tratti si è in attesa di raddoppio, i
progetti sono pronti: Pompei Scafati (60 miliardi), Torre
Annunziata Pioppaino (50 miliardi), Pioppaino via Nocera
(60 miliardi), via Nocera Castellammare (60 miliardi).