INDICE EDIZIONI | Giovedì 17 Ottobre 2002 |
Gli abitanti del Vomero hanno aspettato per molto tempo
prima il progetto poi la sua realizzazione. Ma da ieri le
tre scale mobili che collegano il Vomero alle funicolari
sono una realtà. Anzi, Napoli centra un pimato perché è la
prima città d’Italia ad avere un impianto di scale mobili
all’aperto in grado di funzionare con qualsiasi condizione
meteorologica. Gli impianti sono stati inaugurati dal
sindaco e dal vicesindaco Rocco Papa. «Questa è una
battaglia del vicesindaco che ha realizzato, ancora una
volta, qualcosa di utile per la città - ha sottolineato la
Iervolino - È una struttura sperimentale e vogliamo fare da
apripista alle altre città italiane».
I lavori sono
cominciati a Luglio del 2001. I tempi di consegna previsti,
marzo 2002, non sono stati rispettati per i particolari
collaudi che necessitavano gli impianti.
Citofono e
telecaere, gestiti dalle vicine stazioni della funixolare,
garantiscono i viaggiatori anche contro eventuali vandali.
«Faremo la sperimentazione per sei mesi e poi potremo
iniziare a prevedere progetti anche in altre zone della
città» dichiara soddisfatto Papa che ha definito l’opera
«uno dei maggiori interventi di riqualificazione
dell’intero quartiere Vomero» Il vicesindaco ha
sottolineato che le scale mobili permettono di collegare le
tre funicolari cittadine (Chiaia, Augusteo e Corso) e
costituire un nuovo nodo d’interscambio che interessa
l’intera area di San Martino. Le rampe mobili di
collegamento consentono di trasportare fino ad un massimo
di 9 mila persone ogni ora superando un dislivello che
varia, per i tre impianti, da un minimo di 5 ad un massimo
di 7 metri e mezzo con una lunghezza totale di 25 metri e
cioè un palazzo di 8 piani. Il progetto delle scale mobili
è stato oggetto di molti dibattiti: l’inserimento di un
impianto moderno nel contesto storico non è stato facile. È
stata necessaria l’elaborazione di più soluzioni scegliendo
poi l’attuale posizione, nel contrafforte laterale della
scalinata, che minimizza l’impatto, pur avendo comportato
complicazioni di carattere tecnico.
L’intervento è
stato progettato e diretto dagli uffici tecnici dell’Anm,
gli impianti sono stati poi consegnati in gestione alla
società Metronapoli. L’intera opera è stata finanziata con
fondi Europei e Comunali per un costo complessivo di
1.700.000 Euro, di cui 420.000,00 per le opere
elettromeccaniche e 1.280.000,00 per le opere civili
(fondazione e strutture, deviazione dei sottoservizi,
ristrutturazioni stradali ed arredi). Il servizio sarà
garantito dalle 7 del mattino fino alle 22, in relazione
anche agli orari della Funicolare di Montesanto.