24/09/2005
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Viaggio nella metropolitana fantasma

ROBERTO VENTRE Viaggio nella metropolitana fantasma. All’entusiasmo popolare per la festa di San Matteo e per il taglio del nastro del Palasalerno, fa da contraltare il blocco della Metro che non giungerà in tempi rapidi al capolinea. «Strutturalmente ci siamo, mancano diciamo così solo le rifiniture. E poi i rallentamenti sono causati soprattutto per l’adeguamento alle normative delle Ferrovie dello Stato, alle quali chiaramente ci dobbiamo attenere» dice l’ingegnere Achille Parisi, responsabile del Comune di Salerno. Più realista l’onorevole Vincenzo De Luca. «Purtroppo si sono accomulati dei ritardi e non solo per il problema della Sovrintendenza per la presenza di beni archeologici alla fermata di Parco del Mercatello o per i regolamenti delle Ferrovie dello Stato. C’è stato un problema di fondi assegnati e non arrivati o smistati altrove. Con i soldi in arrivo l’opera si completerà, ci vorrà credo un anno per tutta la fase strutturale». L’opera finanziata per 40 milioni di euro in primo momento e per altri 15milioni di euro successivamente è incompleta. In questi casi c’è la minaccia del degrado fin quando i cantieri sono aperti e l’opera non verrà consegnata al Comune. Il progetto iniziale prevede otto fermate per Salerno città, ma nei programmi c’è il prolungamento del tratto fino all’aeroporto di Pontecagnano da un lato e il collegamento fino al Campus di Fisciano dall’altro. In tutto secondo la stima si arriverebbe a una spesa di 75milioni di euro. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto è la Mattioli di Padova, la Perilli di Bari cura la parte elettromeccanica. Il tutto passa attraverso l’Italfer, la società di gestione delle Ferrovie dello Stato. Ma ecco la situazione attuale, fermata per fermata. M1 CENTRO STORICO ALTO: è questa la vera e propria fermata fantasma, nel senso che materialmente non c’è. E per realizzarla occorrerà un nuovo finanziamento. L’area individuata in un primo momento era quella di via Monti. Nel vecchio sito sono sorti dei problemi, essendo stata definita la zona definita come rossa e cioè ad alto rischio idrogeologico. Quindi, i lavori non sono mai partiti. Ora la fermata M1 è stata scelta per un altro punto, ma più o meno nella stessa zona. La fermata M1 dovrebbe collegarsi alla stazione di Centrale di Salerno e a Vietri sul Mare. M2 VIA VERNIERI DUOMO: questa è l’unica fermata già pronta ed operativa. Fu inaugurata due anni fa, è funzionale. Pronta la pensilina, realizzate le due uscite, una su via Sighelgaita, l’altra su via Politi. È la fermata sotto il trincerone: con una rampa di scale si arriva al livello superiore della strada. Ben illuminata anche di sera, piante e panchine. M3 STAZIONE FERROVIARIA: qui si è più indietro a livello strutturale. È l’unica fermata che deve essere ancora completata, anche da questo punto di vista. La fermata della Metro si sta realizzando tra il sesto e il settimo binario. Lavori bloccati, poi ripristinati, poi ancora bloccati. È la fermata che deve sorgere all’interno di una stuttura già esistente e si avverte più da vicino la presenza delle Ferrovie dello Stato. È stata inserita in un progetto globale di restyling della stazione. E c’è da definire la problematica tecnologica relativa alle norme per il movimento dei treni. M4 TORRIONE: la struttura è pronta, ma in questa fermata si può definire a double face. Tutto ok sul lato di via Santamaria, quella collegata a via Pietro del Pezzo. Struttura completata, tenuta bene, realizzato il sottopasso. Fermata ancora chiusa, ma di fatto realizzata e che si va ad incastonare bene nell’ambiente circostante. Discorso completamente opposto dall’altro lato, quello che affaccia nella zona di via Picarelli. Realizzata un’opera esterna di grande dimensioni, una sorta di anfiteatro con tanto di rampa di accesso per i disabili. Un’uscita gigantesca che sembre debba servire strade di collegamento principali, enorme o comunque importanti. E invece la zona intorno alla fermata è completamente circondata da abitazioni, case coloniche, giardini, strutture e terreni. Per arrivarci ci sono solo due modi e comunque si tratta di strade pedonali, dietro la zona di via Galloppo a Torrione, oltrepassando il tunnel. Al momento la zona è centierata ed abbandonata. Fa bella mostra un frigorifero, ci sono bottiglie, carte, rifiuti di ogni genere. E poi le erbacce. A vederla adesso questa femata sembra una vera e propria cattedrale nel deserto. Un’opera imponente con mattoni a vista, scale in marmo e un grande spiazzo. Tutt’intorno il degrado più totale. M5 PASTENA: stazione a buon punto, questa. Fermata quasi ultimata. Il vantaggio è che nella zona è stato inaugurato anche il parcheggio di via Rocco Cocchia, per cui si tratta di un punto frequentato. La scorsa settimana c’è stato il taglio del nastro del sottopasso che collega via Rocco Cocchia con via Zanotti Bianco. Sottopasso illuminato e percorribile. Parte stutturale quasi completa con le scale che portano al livello dei binari. M6 MERCATELLO: è questa la fermata che ha subito gli intoppi maggiori. È qui infatti che i lavori sono stati bloccati dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici, durante gli scavi, infatti, nella zona sottostante sono state rinvenute addirittura delle terme. Non si lavora da mesi e si nota tutto il degrado in zona. Cantiere aperto e tenuto male: materiali di vario genere, cubetti di porfido, oltre che immondizia, bottiglie di birra e piatti e bicchieri di plastica. Erba alta, si ha il senso vero e proprio dell’abbandono. A dare un segnale di vita ci sono solo i motorini, ne passano in continuazione e sfruttano il passaggio pedonale che collega con via Fornari. Ovviamente un uso improprio perchè ci sono dei paletti proprio per permettere solo il passaggio delle persone. Adesso invece bisogna stare attenti con gli occhi ben aperti per non finire travolti dai mezzi. Fermata questa tutta da completare: da realizzare il sottopasso che porta a Mariconda, dovrà essere ridotto per questo il campo della Scuola Calcio Primavera. Da completare anche il passaggio verso via Rocco Cocchia, cioè verso Pastena. Il ponticello è abbandonato. M7 PARCO ARBOSTELLA: qui la struttura è realizzata. L’opera muraria è completa, c’è la pensilina, sono pronte le zone di accesso ai binari. Ed è stato realizzato un tunnel in plexiglass, simile a quelli degli stadi, che collega via Arbostella con la strada lato mare. Si tratta, quindi, di un servizio già ampiamente sfruttato dagli abitanti della zona. Ma anche qui c’è il problema delle infrastutture e del cantiere aperto. Intorno alla stazione dovrebbe essere realizzato un parco, al momento ci sono solo rifiuti, pietre, attrezzi. La zona cantierata è delimitata da barriere, tra l’altr facilmente aggirabili o scavalcabili. M8 STADIO ARECHI-SAN LEONARDO: questa è la fermata dove si è verificato il blocco per la mancanza di finanziamenti. I soldi previsti non sono arrivati e c’è stato il brusco rallentamento. L’opera è ancora da completare, come sono da sistemare i binari a fianco alla linea già esistente. Si sta lavorando per il sottopasso di collegamento tra la zona Arechi, alle spalle dei distinti, e l’ingresso principale dell’ospedale San Leonardo. Operai al lavoro, ruspe in funzione. Una fermata tra l’altro strategica perchè sarà l’ultima del centro abitato di Salerno città. Poi il progetto prevede l’allacciamento con l’aeroporto di Pontecagnano, attraverso altre tre fermate: Scavate Rosse, Pontecagnano stazione centrale e Pontecagnano zona Sant’Antonio. Il collegamento poi proseguirebbe con la tratta di Battipaglia.