Albania "La Terra delle Aquile"

Cenni storici sull'Albania

Giorgio Castriota Skanderbeg (segue da pag. precedente)

Un nuovo esercito turco, questa volta capeggiato da
Firuz Pascià fu subito organizzato e forte dei suoi 15.000 cavalieri mosse contro gli albanesi. Il Castriota li attese alle gole di Prizren e ne uscì ancora una volta vincitore.
Fu allora
Mustafà Pascià ad essere incaricato dal sultano di distruggere gli albanesi .
Ben 25.000 uomini armatissimi si scontrarono con
Scanderbeg il 27 settembre 1446, il risultato fu che solo pochi turchi salvarono la vita.
Neanche un alleanza dei veneziani con i turchi riuscì a scalfire le difese di
Scanderbeg, la battaglia del 3 luglio 1448 vide ancora la loro sconfitta.
Nel
Luglio del 1452 altre due armate furono inviate contro l'Albania
Anche queste furono annientate, si tramutarono in ulteriori sconfitte anche le successive spedizioni, a
Skoplje nel 1453, Oranik nel 1456, nella valle del fiume Mati nel 1457, inoltre furono sconfitte da Scanderbeg altre tre armate turche nel corso del 1459.
Ancora nel
1462 altre due armate turche vennero sconfitte a Skoplje e dopo il trattato di pace firmato da Maometto II e il Castriota nel 1463
un ulteriore attacco fu respinto nel
1464. Il sultano non si dava per vinto ed organizzò un altro poderoso esercito affidandone la guida ad un traditore albanese Ballaban Pascià ma anche questa impresa fallì.
Maometto II non riusciva a rassegnarsi, aveva dominato buona parte dell'Europa ma non riusciva a piegare l'Albania.
Riunì ancora poderose forze e nel
1466 cinse d'assedio Kruja, in uno dei feroci scontri anche Ballaban Pascià perse la vita, e Scanderbeg riportò un'altra straordinaria vittoria.
Nel
1467 l'esercito turco non trovò miglior sorte e dopo un altro assedio a Kruja dopo innumerevoli tentativi di sfondamento il sultano dovette rassegnarsi a sgombrare il campo. Scanderbeg capì che resistere alla pressione turca diventava or ora più difficile e convinse il doge di Venezia ad organizzare una difesa per arginare l'avanzata turca.
Quello che non riuscì a fare l'esercito turco lo fece la malaria che uccise S
canderbeg il 17 gennaio 1468.
Suo figlio
Giovanni ancora giovanissimo si rifugiò con la madre Marina Donica Arianiti a Napoli dove furono ospitati da Ferdinando d'Aragona figlio di Alfonso.
Nel
1481 Giovanni sbarcò a Durazzo per tentare di continuare le gesta del padre contro i turchi ma non ne ebbe la stessa capacità.
L'
Albania cedette al dominio turco, molti principi albanesi dovettero lasciare la loro terra per sfuggire allo sterminio.
I turchi tentarono anche uno sbarco a 
Otranto ma furono fermati dal re di Napoli con un esercito misto italo/albanese.
Fu così che grazie a
Scanderbeg ed alle sue imprese si infranse il sogno turco di arrivare fino a Roma.

Sopra:
Uomini in costume albanese.

Sotto:
Donna albanese.

Sotto:
Le caratteristiche babbucce di lana