Albania "La Terra delle Aquile"

Cenni storici sull'Albania

Il dominio turco

L'
Albania subì il dominio turco per circa quattro secoli che furono caratterizzati da continui scontri. Nel corso del tempo si formò una nuova classe dirigente retta dalle storiche casate albanesi che avevano abbracciato la confessione religiosa dell'invasore ma che, per interessi economici, era intenzionata a tagliare i legami con la Turchia. Questa nuova  classe dirigente riuscì ad acquisire una sorta d'indipendenza sempre mal vista dal governo di Istanbul  il quale decise di abolire il sistema feudale e di insediare un nuovo ordinamento retto da funzionari statali. Questo cambiamento era subordinato alla eliminazione dei pascià albanesi che controllavano gran parte dell'Albania. Nel 1830 Mehmet Reshid Pascià, comandante delle forze turche trucidò cinquecento notabili albanesi che aveva invitati ad un banchetto, guadagnandosi l'appellativo di Shqiptar-vrasesi  (Uccisore di albanesi).
Per la prima volta l'Albania cadeva in mano dei funzionari osmanlì, cioè di razza turca, che operavano con l'intenzione di abolire tutti i privilegi concessi dai sultani agli albanesi per livellarli agli altri popoli da loro oppressi.
I vari cambiamenti provocarono un diffuso malcontento in tutte le classi sociali albanesi che chiedevano di riformare le nuove leggi e sfociarono in moti insurrezionali chiamati
Tanzimat (Riforme).
Cominciò così a farsi largo l'idea  e la bramosia di indipendenza che era già presente fin dai tempi di Skanderbeg nella popolazione di fede cristiana, ma che contagiò ben presto anche i mussulmani.

Il risorgimento Albanese

L'avvio al movimento risorgimentale albanese fu dato dal poeta Girolamo De Rada che con il suo poemetto
Milosao  incitava
gli albanesi a liberare la loro Patria.
La letteratura colta fu la vera madre del risorgimento albanese,
molti poeti e scrittori albanesi dall'Italia ma anche da Romania, Bulgaria, Egitto, e in seguito dagli Stati Uniti d'America scossero il popolo dal suo secolare letargo.
Il primo passo verso un Albania indipendente fu mosso dalla Lega di Prizrend che diede corpo all'azione risorgimentale dei letterati e dei patrioti albanesi.
Alla fine della guerra russo - turca (
1877-78) il trattato di Santo Stefano prevedeva una notevole mutilazione dei territori albanesi a favore dei Serbi e Montenegrini a Nord e dei Greci a sud; La Russia impose durissime condizioni al vacillante impero dei sultani, ma le potenze europee non accettarono e riunitesi in un congresso a Berlino modificarono sostanzialmente quanto deciso nel trattato di Santo Stefano ma non per quello che riguardava la divisione del territorio albanese. Il popolo albanese insorse contro l'evidente iniquità e combatté contro i montenegrini e ne sconfisse l'esercito, contro i turchi che si erano impegnati a rispettare le deliberazioni della diplomazia europea, contro i serbi, i greci e contro la stessa Europa che inviò una potente squadra internazionale a Dulcigno per costringere gli abitanti ad arrendersi.

Suljot

Ushtar

Donna Albanese