CREATIVITA'  e  DIRITTI  di  ESCLUSIVA

Parte IV - Le creazioni commerciali : marchi ed altri segni distintivi

I segni distintivi servono all’imprenditore (ma anche al commerciante, al professionista, … ) per contraddistinguere la propria attività (ditta, emblema, ragione sociale), i propri locali (insegna), i propri prodotti e servizi (marchio), e, più in generale, tutto quello che a lui fa capo (slogan, jingle, nome di dominio internet).

Il segno distintivo più conosciuto è, senza dubbio, il marchio; questo può essere di prodotto, di servizio, o di commercio e può servire a contraddistinguere un solo prodotto/servizio, una serie di prodotti/servizi, oppure tutti i prodotti/servizi di un’impresa; in questo ultimo caso esso corrisponde alla ditta o alla ragione sociale.

Un marchio può essere costituito da un qualsiasi segno suscettibile di rappresentazione grafica; in particolare i marchi si distinguono in denominativi (parole), figurativi (disegni), cromatici, sonori, olfattivi, di forma; spesso un marchio è costituito dalla combinazione di elementi denominativi e figurativi.

La strada che porta alla registrazione inizia, naturalmente, con la creazione del marchio da parte dell’imprenditore oppure (più spesso e più efficacemente) da parte di un esperto in comunicazione, e prosegue con la preparazione ed il deposito di una domanda di marchio da parte di un consulente in Proprietà Intellettuale. La domanda deve specificare non solo il segno di cui si richiede la protezione ma anche i prodotti e/o i servizi ad esso associati. Dopo alcuni mesi (talvolta anni) l’Ufficio Marchi esamina la domanda per verificarne i requisiti formali e sostanziali; se tali requisiti sono soddisfatti l’Ufficio registra il marchio.

É importante che alla fase di creazione del marchio si affianchi una fase di ricerca di anteriorità, in modo tale da evitare di adottare come marchio un segno identico o simile ad uno già usato da qualche concorrente (più o meno diretto).

Le due condizioni fondamentali perché un marchio sia validamente registrabile è che sia nuovo e distintivo. Questi due requisiti devono essere valutati al momento del deposito della domanda di marchio.
Un marchio è da considerarsi nuovo se non è né identico né simile a segni già utilizzati o registrati da altri per contraddistinguere prodotti o servizi identici o affini a quelli indicati nella domanda.

Semplificando, un marchio è da considerarsi distintivo per i prodotti/servizi indicati nella domanda se non è né descrittivo né generico, ad esempio “Fiat”, “Lacoste”, “Mulino Bianco”, “Lego”; il marchio è descrittivo se è basato su segni che indicano l’essenza (“acetodivino”, “fornaio”, … ) o le caratteristiche (“oropuro”, “mini”, “extra”, … ) di quei prodotti/servizi; il marchio è generico se è basato su segni di uso generale per quei prodotti/servizi (“bici”, “telecom”, “web”, … ) o per qualsiasi prodotto/servizio (“serie”, “standard”, “numero”/”No.”, … ). É da tenere presente che l’utilizzo in un marchio di parole straniere (soprattutto se dal significato generalmente conosciuto) non ne garantisce affatto la distintività.

Il marchio registrato dà al suo titolare un diritto di monopolio sul segno; più precisamente, gli permette di vietare ad altri qualsiasi tipo di utilizzo del segno o di segni simili (cioè con questo confondibili) per prodotti, servizi e attività identici o affini a quelli indicati nella registrazione. Il diritto dura dieci anni ma è rinnovabile indefinitamente per periodi di dieci anni a condizione di farne richiesta e di pagare una corrispondente tassa di rinnovo.

In molti paesi, tra i quali l’Italia, il diritto di marchio insorge con il suo uso da parte dell’imprenditore; la registrazione ne facilita però enormemente la sua difesa in caso di uso o di registrazione abusivi.

In genere, un marchio dà un diritto di monopolio limitatamente ad un solo paese; quindi se un imprenditore intende proteggere il proprio marchio in Italia, Giappone e Stati Uniti d’America, dovrà procedere al deposito di tre domande di marchio, una per ogni paese. Unica eccezione è il Marchio Comunitario che è valido su tutto il territorio dell’Unione Europea.

Il Marchio Internazionale è invece una procedura facilitata per richiedere contemporaneamente protezione di un marchio in molti (fino ad un massimo di 66) paesi del mondo.

Il numero di marchi registrati nel mondo si conta in termini di milioni. È possibile fare gratuitamente ricerche in internet, ad esempio, sul sito gestito dall’Ufficio Comunitario Marchi all’indirizzo “www.uami.eu.int/it/index.htm” e sul sito gestito dall’Ufficio Marchi Americano all’indirizzo “www.uspto.gov/tmdb”. Si deve anche dire che internet è lo strumento ideale per fare ricerche relative ai segni distintivi usati ma non registrati; ciò può essere fatto, ad esempio, attraverso uno dei tanti motori di ricerca come “AltaVista”.

Per chi fosse interessato ad ulteriori informazioni sui marchi, consigliamo di consultare i siti internet dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) “www.minindustria.it/dgspc/uff_brev/page4.htm”, dell’Ufficio Comunitario Marchi (denominato Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno - UAMI) “www.uami.eu.int”, dell’Ufficio Brevetti e Marchi Americano (USPTO) “www.uspto.gov”, dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) “www.wipo.org”.

Infine due parole relativamente ai nomi di dominio internet, forse uno dei segni distintivi che sta assumendo sempre maggiore importanza. Per l’utilizzo di un nome di dominio è necessario procedere alla sua registrazione presso un apposito ente (in Italia, la “RA” – “www.nic.it/RA”). Tale registrazione non garantisce però di evitare conflitti con eventuali titolari di marchi; infatti tali enti non svolgono alcun tipo di ricerca. É pertanto opportuno, prima di registrare un dominio, procedere a ricerche per evitare spiacevoli sorprese; tali ricerche devono estendersi al maggior numero possibile di paesi vista la globalità di internet.

D’altro canto, è anche opportuno monitorare le registrazioni dei domini per individuare usi abusivi dei propri marchi.

Naturalmente ci siamo qui limitati ad esporre gli aspetti più importanti riguardanti i segni distintivi e nulla può sostituire il servizio di un buon consulente in proprietà intellettuale.


chi
dove
perchè
CV
home page

e-mail : alberto.deros@tin.it