Diario di apprendimento di un Kitesurfer
di medio livello
Di seguito sono riportate le note di un
diario di apprendimento di un kitesurfer di medio livello che pesa circa 125
lb. (la dimensione dell'aquilone ed il peso sono proporzionali,
moltiplicate la dimensione dell'aquilone indicata per il vostro peso e
dividetela per 125 lbs. per poter avere le dimensioni dell'aquilone che vi
darà le stesse prestazioni quì descritte), l'autore ha usato una
tavoal molto grande rispetto a quelle attualmente in uso, una FOne da
230 cm. Una tavola così grande ha permesso di poter utilizzare aquiloni
molto più piccoli di quelli che oggi vengono impiegati. Le note non sono
trascritte in maniera rigidamente consecutiva, nel senso che i giorni
indicati consecutivamente non sono intesi come giorni solari ma sono i
giorni di apprendimento, tra l'uno e l'altro poi possono passare
effettivamente giorni o settimane.
All'autore sono state necessarie
40 giornate di prove per riuscire ad essere capace a strambare con una
tavola direzionale ed a
risalire il vento; comunque, raggiungere lo stesso risultato vi potreste
richiedere molto meno tempo, infatti quando l'autore iniziò ad apprendere
il kitesurfing, nel 1998, le attrezzature non erano qualitativamente al
livello di quello di oggi e lo sport era così nuovo che era
difficile apprendere anche teoricamente cosa fare e/o che cosa aspettarsi
in determinate situazioni. Gli aquiloni Wipika
menzionati in questo diario sono i Wipika Classic (allora c'era solo un
tipo di aquiloni Wipika)
Ho provato il Wipika 5.0 m2 per la prima volta.
Sono stato impressionato da quanto è veloce e di poco sforzo far prendere
forma all'aquilone gonfiandolo con una pompa a mano così piccola come
quella in dotazione (probabilmente circa 1-2 minuti). Ho provato il Wipika
sulla spiaggia con un vento verso il mare di 3 - 4 nodi. Il Wipika, a causa
del poco vento, non volava decentemente. Si è alzato in volo quando il
vento sembrava aver raggiunto i 5 nodi. Niente vento! Niente divertimento!
L' ho rimpacchettato e sono tornato a casa.
2° Giorno (Ottawa)
Le previsioni del tempo preannunciavano per il pomeriggio
raffiche di vento 60 Km/h (35 nodi). Ho provato ilI Wipika 5.0 m2
la mattina con vento di 5 ÷ 15 nodi. Il vento era leggermente in diagonale
rispetto alla costa e qualche volta molto a raffiche da 5 ÷ 15 nodi.
Di seguito sono riportati i miei pensieri del giorno:
Quando il vento era adeguato (sembrava essere
all'incirca 8 nodi, potevo lanciare il Wipika dalla spiaggia senza
nessuna preparazione, senza assistenza. In circa 10 ÷ 12 nodi di
vento, il Wipika si lanciava da solo. Domani proverò a rilanciare il Wipika
nell'acqua.
Per portare il Wipika sopra di me verticale, avevo
bisogno di tirare di più sulla linea inferiore (perchè?). Una volta
che era in posizione verticale slittava nella finestra del vento (si,
fino a terra). Una volta che il Wipika era slittato nella
finestra del vento, tiravo di più sulla linea superiore per
rilanciarlo.
Ero stupito da quanta trazione poteva generare
l'aquilone mentre volava attraverso al zona di potenza della finestra
del vento.Ogni volta che succedeva venivo tirato, dall'aquilone,
attraverso la spiaggia.
Essendo il vento a raffiche, il Wipika sembrava
stallare (e poi andava in stallo) molto spesso al bordo della
finestra del vento, molto di più di quello che mi sarei aspettato. Ho
necessità di verificare questo comportamento in un giorno con vento
più costante.
Avevo appreso tutti i punti base eccetto quello per il rilancio del Wipika dall'acqua (questo dovrebbe essere facile come rilanciare il Wipika da terra).
3° Giorno (Ottawa)
Oggi ho provato di nuovo il Wipika 5.0 m2.
Nella mattinata il vento fu più forte (15 ÷ 25 nodi) ma il momento in cui
provai l'aquilone era di circa 7 ÷ 12 nodi (che era perfetto). Di seguito sono riportati i miei pensieri del giorno:
Il Wipika non stallava al bordo della finestra del vento come faceva ieri(punto 4 del diario del giorno precedente). Ieri il vento era veramente a raffiche. Il Wipika
era andato in stallo a causa delle pause del vento.
Fui veramente impressionato da quanto era facile rilanciare il Wipika nell'acqua (molto più facile che non rilanciarlo su terra).
Confermai il punto 2 del diario di ieri quando tirando di più sulla linea inferiore (o la linea che voi volete che sia la vostra linea inferiore), il Wipika si metteva verticale nella posizione di una mezza luna crescente. Mantenendo la trazione sulla linea inferiore si muoveva la luna crescente al bordo della finestra del vento. Da qui, tutto quello che dovete fare per lanciare il Wipika è tirare sulla linea superiore.
Provai e lanciai il Wipika con successo sia dal bordo sinistro che da quello destro della finestra del vento. Ebbi l'impressione che la mia linea destra fosse leggermente più corta della linea sinistra (poteva essere stato causato dal peso del
laccio di sicurezza,
attaccato al mio polso destro, e dal vento troppo lieve).
Provai senza successo a far girare il Wipika in un cerchio completo in cielo. Il Wipika girava molto lentamente e le linee (20 m) non erano abbastanza lunghe per fargli fare un giro completo in cielo.
Provai con successo il trascinamento del mio corpo (il body dragging fu divertente!). Durante il body dragging mi dimenticare di fare il percorso ad onda sinusoidale.
Provai il sistema di sicurezza che lavorò veramente bene. Tutto quello che c'era da fare era rilasciare la barra di controllo; il laccio di sicurezza (che era attaccato al mio polso destro) disabilitò l'aquilone e lo portò giù nell'acqua. Tirai il laccio di sicurezza per recuperare la barra di controllo.
Provai il Wipika 5.0 m2 con linee di 20 m e la tavola FOne 230 in quello che sembrava esser eun vento dai 9 ai 14 nodi. Di seguito sono riportati i miei pensieri del giorno:
Il Wipika in questo vento si rilanciava praticamente da solo. Trovai che lanciare il Wipika in acqua era facile e sicuro come su terra. Qui sono riportati i passi che ho fatto per preparare il Wipika e la tavola:
Portare la tavola ed il Wipika vicino all'acqua.
Pompare il Wipika nella sua forma e mettere via la pompa e la sacca
Attaccare la tavola al piede sinistro e portare sia la tavola che il Wipika nell'acqua.
Lasciare galleggiare il Wipika e rilasciale le linee con il riavvolgitore della barra (le 2 linee erano state precedentemente avvolte con 3 giri di differenza, la linea sinistra era di tre giri, o 9 più lunga della linea di destra). Questo era fatto in maniera tale che il Wipika non venisse lanciato mentre venivano srotolate le linee.
Quando la linea sinistra è completamente srotolata, attaccare il laccio di sicurezza al polso prima di svolgere gli ultimi tre giri della linea di destra.
Aspettare che il vento porti il Wipika sottovento per tensionare le linee ed iniziare a lanciarlo.
Trovai la partenza dall'acqua semplice (giacendo nell'acqua, con due piedi nei foot straps) quanto la partenza dalla spiaggia (in piedi nell'acqua con un piede nel foot strap). Inoltre, preferivo imparare la partenza dall'acqua ora (mentre ero ancora in acqua bassa) prima di avere la necessità di partire in acque profonde.
Con questo vento avevo appena la potenza necessaria per partire dall'acqua (era vero?), avrei dovuto usare Wipika 8.5
m2. Lo avrei fatto l'indomani con un vento previsto di circa 30 Km/h (dai 10 ai 15 nodi).
Per avere abbastanza potenza per alzarmi dall'acqua dovevo muovere il Wipika 5.0
m2 nel cielo.
Una volta che ero fuori dall'acqua, l'aquilone perdeva potenza ed ero costretto a muoverlo nella area di potenza della finestra del vento per generare una forza di sollevamento che mi facesse stare sulla tavola. Alcune volte, spingevo l'aquilone
verso la parte posteriore della tavola e questo mi faceva cadere.
Avevo l'impressione che la zona di potenza della finestra del vento fosse troppo piccola (usavo linee di 20 m) per poter manovrare l'aquilone in modo da generare abbastanza potenza per mantenermi sulla tavola. In futuro, con quel vento, avrei dovuto provare linee da 30 m.
Non potevo stare sulla vatola per più di 5" (non avevo abbastanza potenza). Non ero ancora abbastanza esperto nel controllo del percorso di volo dell'aquilone (mentre cercavo di controllare la tavola che sotto i miei piedi era molto nervosa) per generare abbastanza potenza.
I miei foot straps erano troppo piccoli per le scarpette da acqua che indossavo. Avevo bisogno di metterle un po' più grandi. GLi straps sarebbero stati perfetti per il windsurfing (per esempio, sembra che io preferisca foot strap regolati più larghi per il kitesurfing che non per il windsurfing).
La mia impressione generale delle ultime due volte che ho usato il Wipika
5m2 7÷12 nodi e 9÷14 nodi di vento fu che: il Wipika 5.0
m2 genera potenza appena sufficiente quando è stazionario, fermo in un punto nella finestra del vento, e genera più potenza che io posso appena controllare quando veniva fatto volare verso il basso nella zona di potenza. Che dilemma!
5° Giorno (Ottawa)
Oggi ho provato di nuovo il Wipika 5.0 m2 in 10÷20 nodi di vento (molte raffiche, più spesso 10 nodi che 20; comunque, la massima raffica fu di 27 nodi). Io volevo provare il mio Wipika 8.5
m2; comunque ero un po' sgomento per via delle raffiche (non volevo essere portato via da un paracadute invece di fare il kitesurfing!). Di seguito sono riportati i miei pensieri del giorno:
Cambiai le linee a 30m e questo ha comportò delle differenze. Sentii che adesso avevo molto più spazio nella zona di potenza per poter muovermi con l'aquilone. Vorrei raccomandare a tutti i principianti di provare linee più lunghe di quelle che usano kitesurfers più esperti. Comunque, avevo detto di usare linee corte se volevate risalire il vento (20m per un aquilone di 5.0
m2). Linee più corte hanno meno trazione orizzontale e rendono l'aquilone più efficiente.
Prima ho "surfato" con il corpo. Io generavo l'onda sinusoidale mentre mi lasciavo trascinare e sembrava funzionare bene. Gestivo il lancio dell'aquilone ed il body drugging in acqua profonda.
Sentivo che potevo stare sulla tavola per più tempo (probabilmente 7÷10 secondi); comunque, dovevo ancora generare un percorso nel cielo per poter ottenere abbastanza potenza per stare sulla tavole.
Caddi dalla tavola un paio di colte a causa di perdite di potenza. Il percorso dell'aquilone che generavo non produceva ancora abbastanza potenza continua.
Fui ribaltato (caddi in avanti) un paio di volte mentre cercavo di generare potenza stando sulla tavola. Avrei dovuto ricordare di mantenere una posizione bassa del corpo.
Alcune volte, l'aquilone si trovava in posizione sbagliata (troppo lontano indietro) e mi tirava via dalla tavola (la tavola si muoveva in avanti, l'aquilone tirava indietro).
6° Giorno (Ottawa)
Provai il Wipika 8.5 m2 in 8 ÷ 13 nodi di vento (con raffiche fino a 20 nodi). Il vento era in diagonale rispetto alla costa e soffiava verso il mare, al largo era di 10 ÷ 20 nodi ma solo 8 ÷ 13 nodi all'interno della baia. Di seguito sono riportati i miei pensieri del giorno:
Il Wipika 8.5 m2 era appena GROSSO. Richiedeva molto più tempo per essere
pompato nella sua forma (circa 5 ÷ 8 ).
Il Wipika 8.5 volava molto più stabile rispetto al 5.0 e mi piaceva (stavo usando linee di 30m e la barra di controllo da 95cm per entrambi gli aquiloni)
Il vento era molto a raffiche ed io non avevo ancora abbastanza potenza per la maggior parte del tempo e quando ne avevo abbastanza faceva un pò paura. Con raffiche di 17 ÷ 20 nodi, l'aquilone mi tirava fuori dall'acqua e mi ci trascinava per pochi secondi.
Trovai che una volta agganciato all'imbracatura, durante le raffiche era veramente difficile riuscire a sganciarsi.
Stavo usando una imbracatura a seggiolino senza un sistema di sgancio rapido. L'indomani avrei indossato una imbracatura alla cintura con un sistema di sgancio rapido (per sicurezza avrei solo potuto lasciare libera la barra di controllo così che il laccio di sicurezza avrebbe potuto disabilitare l'aquilone).
Ancora non riuscivo a stare sulla tavola per più di pochi secondi. Pensai che questo era uno dei primi pochi "scalini" che un principiante deve superare (l'abilità di generare potenza continua e costante per rimanere sulla tavola)
Rilanciai l'aquilone in acqqua profonda anche oggi. Trovai che per velocizzare il processo,
occorreva nuotare verso il vento mentre si cercava di lanciare l'aquilone.
Finchè il vento soffiava di traverso alla costa verso il mare, io ero un pò preoccupato e non provai a lungo. Camminai indietro fino alla spiaggia e riposi l'attrezzatura dopo una sessione di 1 ora e mezzo. Avrei provato ancora lo 8.5
m2 in giorno dopo con un vento verso la costa di 10 ÷ 15 nodi.
I footstraps sulla tavola di Jan erano più avanti di quelli sulla mia tavola. Avevo bisogno di spostare più in avanti lo strap posteriore della mia tavola. Fino ad ora, avevo avuto la sensazione che la mia tavola volesse orientarsi verso il vento. Avrei dovuto ricordare di spostare indietro il footstrap posteriore una volta acquisita più esperienza.
Stetti sulla tavola per più di 10 secondi. Uno dei segreti fu di sganciarsi dall'imbracatura prima di provare a salire sulla tavola. Per la prima volta sentii che l'aquilone generava una potenza costante
che mi manteneva sulla tavola.
Il mio aquilone 5.0 m2 era un po' nervoso (più di quello che mi sarebbe piaciuto). Dovevo regolare di poco le briglie per renderlo meno nervoso (allentando
le briglie).
8° Giorno (Cabarete)
Jan oggi uscì con il suoaquilone da 8.5 m2. Il vento era
così debole che non potè nemmeno lanciare l'aquilone dall'acqua. Jan aveva
bisogno di un po' più di pressione sull'aquilone per facilitare il rilancio
dall'acqua.
9° Giorno (Cabarete)
Jan e io provammo a regolare gli aquiloni (il vento era di
circa 6-8 nodi). Trovai che allentando le briglie, il mio aquilone da 5.0 m2
diventava meno nervoso e più facile da controllare. Jan e io facemmo un pò
di pratica e prendemmo più confidenza con l'aquilone. Voglio raccomandare a
tutti i principianti di fare pratica con il controllo dell'aquilone (un
aquilone da trazione, non un semplice aquilone a due linee uno stunt kite)
per almeno 3 - 4 volte prima di andare in acqua.
10° Giorno (Cabarete)
Feci kitesurfing, in 8 nodi di vento, con il mio aquilone 8.5
m2
con linee da 20m (nessun windsurfer in acqua). Prima ho fatto
bodydragging senza abbastanza potenza da farmi tirare fuori dall'acqua.
Provai con la tavola tentando di salirci sopra ma dopo questo, non c'era
abbastanza potenza da tenermi sulla tavola per molto. Mi sentii più a mio
agio ed in grado di provare con venti più forti (forse domani).
Usai la tecnica di Jan di muovere l'aquilone un poco
indietro prima di affondarlo in avanti (per rendere la finestra del
vento un po' più larga durante la partenza dall'acqua). Questa
tecnica lavorava splendidamente in giorni di poco vento come questo.
Io ero stato troppo cauto con l'aquilone e
normalmente in condizioni di sottopotenza. Dovevo essere un po' più
avventuroso nel provare il mio aquilone con venti più forti.
I miei foot straps ora erano molto più verso la prua
della tavola ed io la sentivo di più sotto il mio controllo ed ero in
grado di girarla in qualsiasi direzione volevo.
11° Giorno (Cabarete)
Uscii di nuovo con l'aquilone da 8.5 m2 e 20 m di lnee in
un'altra giornata di vento lieve intorno agli 8-10 nodi (nessun windsurfers
poteva planare). Il lancio fu un incubo con forti colpi sulla spiaggia,
spiaggia affollata e poco vento. Era impossibile lanciare l'aquilone da soli
in quella situazione. Riuscii a lanciare l'aquilone e feci bodydragging
attraverso la baia.
Tornai a piedi e provai a rilanciare l'aquilone con la
tavola tutto da solo. Lanciai l'aquilone e uscii con la tavola.
All'inizio, era buono e riuscivo a planare per un po', comunque, dopo questo
il vento calo' e dovetti riavvolgere le linee e usare l'aquilone come una
vela per poter ritornare sulla spiaggia. Tutti i principianti dovrebbero
imparare questa tecnica. Quando l'aquilone muore, questo è il miglior
sistema per tornare sulla spiaggia senza dover ricorrere ad estenuanti
nuotate.
12° Giorno (Cabarete)
Uscii con il mio aquilone da 5.0 m2 in una strana giornata
con vento molto variabile da 5-20 nodi. Il 5.0 m2 sembrava generasse un bel
po' di potenza per la sua taglia. Presi confidenza con il mio 5.0 m2 ed il
vento forte ed ora ero pronto per uscire con venti forti (20 nodi).
Detti a Brian una rapida lezione sul controllo dell'aquilone ed egli fece bodydrag
attraverso la baia. Mentre stava finendo, il vento calo' quasi a zero. Io
ero pronto per provare la tavola e l'aquilone in una giornata di vento forte.
Il Wipika 5.0 m2 era definitivamente più vivo ed in
proporzione generava più potenza del 8.5 m2.
Mi venne improvvisamente in mente che una volta che
siete sulla tavola, la potete controllare come se fosse uno snowboard.
Per es. premendo sul piede anteriore e appiattendo la tavola per
andare sotto vento/giu' dalla collina; premere sul piede dietro e
inclinare la tavola per risalire il vento/risalire la collina.
Il dilemma che trovai era che c'era bisogno di
potenza per stare sulla tavola ma come potevo gestire quella potenza
mentre lanciavo l'aquilone dalla spiaggia e provavo ad attaccarmi il
laccio al piede?.
Yahoo! Che giorno! Andai sulla tavola che stava planando
per un periodo abbastanza esteso mentre generavo il percorso ad onda
sinusoidale; comunque, dalla mia prospettiva, era più come una figura ad 8.
Per me, la sensazione di essere sulla tavola con
l'aquilone che tirava era molto più simile allo snowboarding che al
windsurfing. Questo poi confermò la mia teoria iniziale di affinità
con lo snowboarding, premi sul piede anteriore per andare sotto vento/giu'
dalla collina e premi il piede posteriore per risalire il
vento/risalire la collina. Ebbi la prova di questa teoria quando
divenni più efficiente con l'aquilone e con la tavola.
Terry, un altro kitesurfer, mi raccontò che
controllando l'aquilone con la mano sinistra e tenendo la tavola con
la mano destra, metteva sempre il piede sinistro nei footstrap prima
di inserire il piede destro. La mano destra può lasciare la tavola
appena prima che il piede destro venga inserito nello strap.
L'aquilone, durante tutto il processo, deve essere completamente
stazionario allo zenith.
Inoltre, Terry confermò la teoria di Jan di muovere
l'aquilone un po' indietro prima di affondarlo verso il basso in
avanti durante le partenze dall'acqua (mentre state provando a salire
sulla tavola).
Terry aveva una imbracatura con un sistema di ampi straps
simile a quelle per il windsurfing. Avrei dovuto ricordarmi di
usare, per attaccarmi alla barra di controllo, degli straps molto più
larghi.
Cambiai il sistema di sgancio di sicurezza dal
braccio destro a quello sinistro e sembrò operare ugualmente bene.
La ragione per cui cambiai il sistema di sgancio di sicurezza al
braccio sinistro fu che mi sentivo più sicuro con il braccio
sinistro sempre sulla barra di controllo ed il braccio destro che
prendeva ed allineava la tavola.
Accadde un incidente che confermò una delle mie
considerazioni in base alla quale il sistema di sgancio di sicurezza
che avevo non lavorava quando ero agganciato. Fui trascinato, girato e
lanciato in acqua per qualcosa come da 5 a 10 secondi durante una
raffica di vento. Avevo da ricordare di far atterrare l'aquilone
nell'acqua il più velocemente possibile portando la barra di
controllo in una posizione estrema sia sulla destra che sulla sinistra.
Quando arrivai sulla spiaggia, arrivò una grossa
onda sulla riva che mi fece colpire la testa dalla tavola (che fu
trascinata davanti a me). Avevo da ricordare sia di mettermi la tavola
di fronte che di tenerla con una mano mentre ritornavo sulla spiaggia.
Terry usò il metodo di lancio dritto- avanti (con un
assistente che teneva l'aquilone direttamente sottovento). Questo
metodo è poco adatto in genere, rispetto
al metodo consigliato sul video della Wipika per i lanci a terra ed in
acqua è meglio solo per le spiagge affollate.
Lo proverò la prossima volta che uscirò.
Ora che posso gestire il 5.0 m2, posso prendere in
considerazione di tirare le briglie del mio 8.5 m2 per farlo girare
più velocemente.
14° Giorno (Cabarete)
Mentre aspettavo Jan feci del windsurf. Il vento era
probabilmente intorno a 8-12 nodi e vide Terry uscire con il suo
Wipika 8.5 m2. Sembrava andare bene e riuscì ad andare e tornare
praticamente nello stesso punto.
Jan e io provammo il metodo di lancio dritto- avanti
che funzionava bene in una giornata di tempo di vento lieve come oggi.
Il mio aquilone 5.0 m2 era troppo piccolo per questo
vento. Andai sulla tavola ma avevo poca potenza per fare qualsiasi
altra cosa. Tornai sulla spiaggia, lascia la tavola e feci bodydrag
attraverso la baia.
Più provavo l'aquilone, più diventavo capace di
determinare di quanta potenza uno ha bisogno per imparare:
Prima dovete sentirvi eccitati quando fate volare
il vostro aquilone sulla spiaggia (sentire la potenza, essere
trascinati attraverso la sabbia, ecc.)
Secondo, dovete rilanciare facilmente l'aquilone
stando in acqua alta (più difficoltoso che non in acqua bassa)
15° Giorno (Cabarete)
Il vento iniziò a soffiare a 15-22 nodi. Usci per il windsurfing
usando vele di 5.5 e 5.3 m2. La baia era piena di windsurfers, troppo
affollata per poter pensare di fare il kitesurfing. Il tardo pomeriggi, il
vento calò a 15 nodi così andai e preparai il mio Wipika
5.0 m2. La zona del vento era molto più avanti ed in fuori e quindi
diventava estremamente difficile lanciare l'aquilone da solo. Dovetti andare
all'estremità della baia in direzione del vento per riuscire a lanciare
l'aquilone da solo. Il lancio ebbe successo, comunque, dopo questo, non ci
fu abbastanza vento per poter uscire. L'aquilone cade un paio di volte
e così decisi di smettere.
16° Giorno (Cabarete)
Andai di nuovo in con la vela da 5.3 m2 ed il vento era
come l'ultima volta, 15-22 nodi. Il vento era troppo forte per lo 8.5 m2 Wipika
così Terry e Jan non poterono uscire con i loro aquiloni. Tornai indietro
all'incirca alle 4 del pomeriggio e usciii con il (nel mezzo alla baia)
con Jan con il mio aquilone da 5.0 m2.
Il vento era così forte che l'aquilone volava troppo
forte per le mie capacità di controllo. Ero sempre in una situazione
da poca potenza a troppa potenza.
Avrei dovuto stare in una posizione più accucciata
sulle mie ginocchia ben piegate e pronte per affrontare la trazione
dell'aquilone.
Jan uscì con il mio Wipika 5.0 m2 e confermò la mia
osservazione che il Wipika 5.0 m2 era molto più vivo e talvolta più
difficile da controllare del 8.5 m2. Jan ebbe dei problemi nel
controllare e salire sulla tavola con l'aquilone da 5.0 m2 anche dopo
aver usato con profitto l'aquilone da 8.5 m2!
Dopo oggi non mi preoccuperò mai più dei venti
forti.
Improvvisamente mi è venuto in mente che una barra
di controllo con sistema di avvolgimento darebbe una immagine più
professionale al kitesurfing durante il lancio. Dovrei solo attaccare
la tavola ai piedi, portare l'aquilone e la tavola in acqua e quindi
lanciare l'aquilone dall'acqua e non da terra.
L'altro pensiero fu che una grande tavola con più
volume avrebbe reso la vita più semplice ai principianti come me.
Probabilmente qualcosa attorno ai 240 - 250 cm e di circa 60 - 80 litri
di volume. Dovevo provare la tavola di Jan in un giorno di vento
leggero per confermare questo pensiero.
17° Giorno (Cabarete)
Il vento no si alzò fino al tardo pomeriggio. Era troppo
tardi per fare il kitesurf. Improvvisamente ebbi un pensiero dopo l'altra
sessione. Normalmente ero in sottopotenza o sovrappotenza e quindi ero
sballottato dall'aquilone. In situazione di sottopotenza, la tavola affondava sotto il
mio peso. La mia tendenza era di muovermi più dritto sulla tavola (per
evitare di cadere) ed allo stesso tempo tentavo di fare con l'aquilone la
figura ad 8 per generare più potenza. Quando la potenza arrivava, io
normalmente non ero ben preparato e l'aquilone mi tirava e mi faceva cadere
in avanti dalla mia debole posizione. Dovevo ricordare di piegare le
ginocchia, per essere ben bilanciato, e portare indietro il mio corpo quando
l'aquilone iniziava a scendere ed a generare potenza. Inoltre, dovevo
documentare tutte le tecniche che avevo fino ad ora imparato ed essere
mentalmente pronto prima di provarle in acqua. Così qui ci sono le tecniche
che ho imparato fino ad oggi (sia leggendo, imparandole dagli altri, per
esperienza o semplicemente per immaginazione)
Lanciare l'aquilone (senza assistenza):
Attaccare il laccio di sicurezza al polso sinistro ed
il laccio della tavola alla caviglia destra.
Prendere l'aquilone e la barra di controllo con la
mano sinistra, la tavola con la mano destra.
Camminare con la tavola e l'aquilone fino all'acqua,
entrate nell'acqua.
Se avete una barra di controllo avvolgente, lanciate
semplicemente le linee svolgendole fino alla lunghezza desiderata.
Se non avete una barra di controllo, svolgete le
linee dalla barra di controllo. Le linee dovrebbero essere state
precedentemente avvolte con 3 giri di lunghezza di differenza (per es.,
avvolgete solo la linea destra 3 volte e quindi avvolgete assieme
entrambe le linee fino alla fine).
Lanciare l'aquilone quando le linee sono
completamente svolte.
Dopo aver lanciato l'aquilone usate la sua potenza
per farvi tirare, con la tavola, fuori in acqua profonda o in una zona
di vento.
Notate che alcuni kitesurfers possono preferire il laccio
di sicurezza attaccato al polso destro ed il laccio della tavola attaccato
al piede sinistro. Questo è solo un problema di preferenze.
Lanciare l'aquilone (con assistenza):
Dovete avere qualcuno sulla spiaggia che tiene
l'aquilone o direttamente sottovento (se la spiaggia è stretta od il
vento è poco) o al bordo della finestra del vento (se la spiaggia non
è troppo affollata o se il vento è troppo forte per il metodo del
lancio da sottovento).
Attaccare il laccio di sicurezza al polso sinistro ed
il laccio della tavola alla caviglia destra.
Camminate con la tavola e la barra di controllo
nell'acqua alta fino al ginocchio.
Lanciare l'aquilone.
Dopo aver lanciato l'aquilone usate la sua potenza
per farvi tirare, con la tavola, fuori in acqua profonda o in una zona
di vento.
Prepararsi:
Questo metodo è applicabile solo a tavole con 3 straps.
Questo metodo è scritto per una persona destra con il laccio di
sicurezza attaccato al polso sinistro ed il laccio della tavola attaccato al
piede destro. Invertite le indicazioni destra/sinistra per le persone
mancine:
Attaccate la bara di controllo all'imbracatura e
controllate l'aquilone con la mano sinistra. L'aquilone dovrà essere
alo zenith durante tutta questa fase.
Afferrate il laccio della tavola e portatevela di
fronte. Se state andando a sinistra, prendete la tavola dallo straps
posteriore. Se state andando a destra, prendete la tavola dallo straps
anteriore.
Inserite negli straps il piede sinistro e poi il
piede destro. La mano destra dovrà lasciare la tavola solo quando il
piede destro starà quasi per essere inserito nello straps (o quando
il piede sarà completamente inserito).
Prendete la barra di controllo con tutte e due le
mani e sganciatela dall'imbracatura.
Adesso siete pronti per il passo 1 della partenza
dall'acqua.
Partire dall'acqua:
Portate l'aquilone leggermente indietro.
Affondate l'aquilone in avanti (la discesa
dell'aquilone dipenderà dalla forza del vento e dal vostro peso
più porterete in basso l'aquilone più potenza genererete). A questo
punto è meglio essere sottopotenza e cadere indietro che non essere
in sovrappotenza e cadere in avanti. Una volta che cadrete in avanti,
dovrete ripetere di nuovo tutta la fase del "Prepararsi"!
Provate a salire sulla tavola quando l'aquilone è a
metà del suo percorso di volo. Se senza successo, ripetete il punto 1
(questa volta, muovete l'aquilone leggermente un pò più indietro di
prima).
Una volta sulla tavola, premete leggermente sul piede
davanti e muovete in avanti anche l'aquilone finchè non è arrivato
in fondo od al bordo della finestra del vento.
Se la tavola inizia ad affondare, state perdendo
equilibrio o l'aquilone tira troppo in alto, piegate le ginocchia e
muovetevi verso il centro della tavola (questo dovrebbe abbassare il
centro di gravità dandovi più stabilità)
Quando l'aquilone raggiunge una buona altezza (70 75°
di elevazione), riportatelo in basso in avanti per generare potenza.
Se state perdendo equilibrio, riportate subito giù l'aquilone (raggiungete
dai 55 ai 65° di elevazione).
Quando l'aquilone inizia a tirare, piegatevi indietro
(stendete le ginocchia se prima erano piegate).
Andare:
Se il vento è forte, potete andare bloccando
l'aquilone a 35
45° di elevazione in direzione avanti a voi.
Se il vento non è molto forte (la tavola rallenta,
la trazione dell'aquilone diventa debole), avete bisogno di muovere
l'aquilone su e giù per poter generare più potenza. Muovere
l'aquilone su e giù usando il percorso ad onda sinusoidale tra 15 e 75°
di elevazione.
Orientare la tavola:
Per girare la tavola sottovento (lontano dal vento,
sul letto del vento), appiattite la tavola e premete di più sul piede
anteriore. Il vostro corpo dovrà essere spostato un pò di più verso
la prua della tavola.
Per girare la tavola sopravento (verso il vento, da
dove proviene il vento), inclinare il bordo sopravento della tavola -
spingete nell'acqua il bordo della tavola - e premete un pò di più
sul piede posteriore. Più premete sul piede dietro, più andrete
sopravento. Per aiutarvi a risalire il vento avrete bisogno di più
potenza. Quindi sarete in grado di fare questo solo con l'aquilone
bloccato a 35 45° di elevazione in una giornata di forte vento
o con l'aquilone che si muove verso il basso.
Risalire il vento:
Se il vento è forte, bloccate l'aquilone a 35 45°
di elevazione, inclinate di più il bordo sopravento della tavola e
premete di più sul piede posteriore. La tavola risalirà il vento. Se
state stringendo troppo il vento e la tavola inizia a perdere
velocità, dovete momentaneamente orientarla a favore di vento per
guadagnare velocità prima di riorientarla sopravento.
Se il vento non è forte, avrete bisogno di fare il
percorso ad onda sinusoidale con il vostro aquilone. Quando l'aquilone
si muove verso l'alto, dovete orientare la tavola leggermente
sottovento per guadagnare velocità e quando l'aquilone si muove verso
il basso, potrete girare la tavola sopravento. La tavola farà una
figura ad S, che va sottovento e sopravento, quando è più
pronunciata la gamba sopravento allora riuscirete a risalire il vento.
Strambare:
Premere leggermente sul piede anteriore e appiattite
leggermente la tavola per andare nella direzione del vento.
Muovere l'aquilone in dietro/in alto a 75° di
elevazione nell'altra direzione.
Togliete il piede posteriore dallo strap e, per farla
girare, premete sul bordo sottovento della tavola.
Una volta che la tavola ha passato l'asse del vento (la
tavola inizia a muoversi nell'altra direzione), muovere il piede
dietro appena di fronte al footstrap anteriore con l'alluce rivolto
sottovento.
Rimuovere il vecchio piede anteriore dal footstrap,
girate il vostro corpo e infilate il vecchio piede anteriore nel footstrap
posteriore.
Fate scivolare il piede posteriore (il nuovo piede
anteriore) nello strap anteriore.
Affondate l'aquilone nella nuova direzione in avanti
per poter andare.
18° Giorno (Cabarete)
Il vento era buono. Andai con il windsurfing e fece dei
salti in onde con la mia vela da 5.5 m2. Per il tempo in cui rientrai, il
vento era calato un po' ed ero un pò stanco per fare il kitesurf a causa
dei salti fatti sulle onde.Guardai Terry che usciva con il suo Wipika 8.5
m2
e la F-One 230. Questa fu la prima volta che guardai un kitesurfer con più
esperienza di me in
action con un binocolo.
In una situazione di sottopotenza, Terry aveva spesso
la tavola a fondo (prima la coda ed il bordo sopra vento) quindi
portava il suo corpo in una lieve posizione dritta.
Terry spesso inclinava il suo corpo sopravento almeno
allo stesso angolo dei
windsurfer quando sono in planata.
Wow! Che giorno! Jan, Antonio uscimmo con i nostri
Wipika 5.0 m2 e 8.5 m2 ed ognuno fece cose meravigliose.
Finchè il vento del mattino fu veramente forte (oltre
i 20 nodi), Jan ed io facemmo delle linee nuove da 10m. Usammo come
nodi la gassa d'amante e nodi di arresto (senza maniche). Una gassa si
ruppe dopo un'ora e mezzo che Jan era in acqua. Un
nodo sbagliato senza la manica che indeboliva drasticamente la linea.
Io usai l'aquilone 5.0 m2 con linee di 20m e fu
fantastico. Per la prima volta in vita mia ero in grado di fare:
fermare l'aquilone a 35 45° di
elevazione in direzione del mio senso di moto. La sensazione
dopo aver fermato l'aquilone fu fantastica! Mi sentivo di poter
controllare completamente l'aquilone e la tavola ed ero in grado
di fare cose come agganciarmi all'imbracatura e risalire il
vento.
Agganciare l'imbracatura. Se l'aquilone era
fermato, agganciarsi non era un problema. Ma agganciato,
generare un percorso ad onda sinusoidale era un disastro. Le mie
braccia non erano in una posizione comoda. La linea
dell'imbracatura era semplicemente corta e avevo bisogno di
allungarla.
Orientare la tavola sottovento. Confermai la mia
tecnica per girare la tavola sopravento, che menzionai nei primi
giorni del diario, premendo sul bordo sopravento della tavola e sul
piede posteriore. Un problema fu che non potevo orientare la tavola
sopravento per molto tempo. Dopo un po', iniziavo a perdere il
controllo della tavola e l'aquilone iniziava a tirare con troppa forza
laterale.
Presi terra perfettamente all' hotel e quindi uscii
di nuovo. Stavolta il vento era sceso a 10 15 nodi e così
utilizzai le linee di 30 metri anzichè quelle da 20m usate nel corso
della mattina. Riuscii ad uscire Bene
ma fu più difficile della mattina. Il vento forte è più facile da
imparare perchè puoi bloccare l'aquilone in una posizione senza
preoccuparti di dover fare percorsi particolari mentre ti tieni in
equilibrio sulla tavola.
Rientrammo, pranzammo, e andammo al limite della baia.
Adesso il vento era molto debole (non c'erano
onde spumeggianti!) ed ero un po' riluttante ad uscire con il
mio Wipika 5.0 m2. Ciononostante uscii e rimasi sorpreso da come
potevo planare con il mio aquilone 5.0 m2 e le linee da 30 m in quel
vento di circa 12 13 nodi. C'erano solo una coppia di
windsurfers e stavano usando vele di 6.0 m2 o maggiori. Questo
probabilmente fu possibile perchè l'acqua era veramente calma.
Adesso era molto buona la mia abilità di generare
dei percorsi con l'aquilone. Adesso conoscevo la differenza del
percorso ad onda sinusoidale e del percorso ad 8. Il percorso ad onda
sinusoidale era del tipo fermati e vai. Affondi in basso l'aquilone
per generare potenza e poi lo riporti leggermente in alto appena per
una pausa e quindi lo riporti di nuovo giù. Usi il percorso ad onda
sinusoidale quando il vento è sufficiente. Il percorso a figura di 8
è un percorso più pronunciato indietro su, avanti giù. Usate il
percorso a figura di 8 quando il vento è lieve e siete sottopotenza.
Antonio si stupì che io potevo andare con il mio Wipika 5.0 m2 (30 m
di linee) quando egli aveva dei problemi (non abbastanza vento) con il
suo Wipika 8.5 m2 (20 m di linee).
La tecnica delle ginocchia piegate descritta
all'inizio funzionava meravigliosamente il condizioni di vento lieve
come questa. La sola volta che estendevo completamente le gambe era
quando potevo fermare l'aquilone in una posizione (o generando il
percorso ad onda sinusoidale).
Antonio usò la tecnica per strambare che avevo
descritto all'inizio e disse che ci era quasi riuscito.
20° Giorno (Salina)
Jan ed io uscimmo in kitesurfing in un giorno di vento
lieve. La mattina era di circa 10 11 nodi e non c'erano nè creste
d'onda nè windsurfer. Uscii con il Wipika 8.5 m2 e linee da 30m.
Questa fu la mia prima esperienza (stando sulla tavola) con l'aquilone
da 8,5 m2 e andò bene.
Il Wipika 8.5 m2 era un aquilone LENTO se
paragonato al 5.0 m2 così che l'aquilone 8.5 m2 fornisce più potenza
per la sua taglia che non per la velocità di volo. Fare il Kitesurfing
con il Wipika 8.5 m2 sembra più simile al windsurfing (più che
al kitesurfing).
Il pompaggio (volando con onda sinusoidale su &
giù) dell'aquilone 8.5 m2 kite era molto lento così che dovevo
piegarmi sulle ginocchia per poter stare sulla tavola mentre aspettavo
che girasse. Non appena la tavola iniziava a moversi velocemente, lo 8.5
m2
diventava più veloce e più vivo come il 5.0 m2.
Una volta che la tavola raggiungeva una sufficiente
velocità, potevo fermare l'aquilone 8.5 a 45° di elevazione in
direzione del mio senso di moto. Provai a bloccare l'aquilone a
diversi angoli di elevazione e trovai che più bloccavo l'aquilone in
orizzontale, più potenza avevo. Quindi per avere più potenza,
fermate il vostro aquilone a 15° di elevazione; per avere meno
potenza, fermate l'aquilone a 75° di elevazione con un punto medio di
45° di elevazione. Al momento mi sentivo bene con 45°, con 30° come
zona di potenza e 60° di elevazione come zona di relax.
Feci la linea dell'imbracatura più lunga (della
lunghezza dal polso al gomito, come nel windsurfing) e così fui
capace di controllare l'aquilone quando agganciato all'imbracatura.
Potevo tenere la barra di controllo senza una mano.
Il vento salì a circa 12 13 nodi. C'erano
alcune onde spumeggianti alla fine della baia ma poche e quasi niente
al centro della baia. Stavolta uscii con il mio aquilone 5.0 m2 e le
linee da 30m. Jan uscì con l'aquilone 8.5 m2 e le linee da 20m. Ero leggermente sottopotenza durante le partenza
ma dopo pompando l'aquilone (muoverlo su e giù) 2 o 3 volte, e quando
la tavola iniziava a muoversi, l'aquilone guadagnava più e più
potenza. Ero capace di fermare l'aquilone in un punto dopo 3 - 4
pompate. Questo era stupefacente in 12 13 nodi di vento.
Fermai l'aquilone a 5- 10° di elevazione e fui in sovrappotenza
(a 12 13 nodi di vento!) L'aquilone e la tavola si stavano
probabilmente movendo al doppio della velocità del vento (20 25
nodi). L'aquilone e la tavola si stavano movendo così velocemente che
io ero stupefatto ed impaurito allo stesso tempo.
Una volta in sovrapotenza, provai a combatterla
premendo con i miei piedi sul bordo sopravento della tavola. Giacei
all'indietro così tanto che il mio corpo fu quasi nell'acqua. Dovevo
ricordarmi di muovere l'aquilone nella zona di relax (60 70°
di elevazione) in una situazione di sovrapotenza. Un altro modo di
pensare è quello di immaginare che l'aquilone a 5 marce. Marcia 1:
senza potenza a 75 90°. Marcia 2: bassa potenza da 55
75°. Marcia 3: potenza normale da 35 55°. Marcia 4:
alta potenza 15
35°. Marcia 5: massima potenza a 0 15°. Portare
l'aquilone su una marcia alta (volare più bassi) per avere più
potenza e portare l'aquilone su una marcia bassa (volare più alti)
per avere meno potenza.
21° Giorno (Cabarete)
Uscii a fare kitesurfing nel tardo pomeriggio. Il vento
era molto debole, circa 10 11 nodi. Rientrarono molti windsurfers che
usavano vele da 5.7 m2. Io uscii con l'aquilone da 5.0
m2 e le linee da 30m. Ero un po' sottopotenza ma andò bene.
La mia abilità di piegare le ginocchia e di effettuare percorsi adesso era
molto buona così che potevo fare il kitesurf in condizioni di sottopotenza.
Io muovevo sempre l'aquilone su immediatamente nel
momento in cui salivo sulla tavola. Dovevo ricordare di far venire in
basso l'aquilone in condizioni di vento lievi come questa.
In condizioni di vento molto leggero come quelle di
oggi, spostavo troppo peso sul piede anteriore (per spingere la tavola
a muoversi in avanti) e così caddi in avanti un paio di volte. Dovevo
ricordarmi di non farlo, dovevo solo piegare le ginocchia e muovere
l'aquilone per generare potenza e quindi premere sul piede anteriore
solo quando sentivo che c'era abbastanza potenza. Anche la presenza di
onde rende difficile lo stare sulla tavola in condizioni di vento
lieve.
Uscii in kitesurfing di nuovo con l'aquilone 5.0 m2
e le
linee da 20 m in 15 20 nodi di vento (windsurfers medi uscivano oggi
con vele da 5.0 a 5.5 m2). Stavo andando abbastanza bene ed avevo un buon
controllo dell'aquilone e della tavola. Terry provò il mio aquilone 5.0 m2
ed incorse negli stessi problemi che ebbe Jan: il 5.0 m2 era troppo nervoso
per un kitesurfers che era abituato al 8.5 m2.
Fui in sovrapotenza un bel po' di volte, specialmente
quando l'aquilone era fermo in marcia 4 e 5 (da 0 a 35° di elevazione).
Trovai che andavo principalmente a favore di vento in marcia 1 o 2 (perchè?).
Le marce 3a e 4a erano le migliori per risalire
il vento. La 5a era semplicemente troppo.
Avevo quasi fatto una strambata con successo. La
tavola perse momento alla fine della curva e caddi. Ciononostante, fu
una buona esperienza e pensai che potevo riuscirci.
Ero ancora molto nella fase dell' esplorazione della
potenza dell'aquilone e nel tentativo di agganciarmi al'imbracatura
mentre lo controllavo. Avevo bisogno di sentirmi in pieno controllo
dell'aquilone e di essere capace di mettere l'aquilone in una marcia
adeguata prima di essere capace di fare qualsiasi altra cosa.
Ogni volta che mi agganciavo all'imbracatura,
dopo poco iniziavo a perdere la sensibilità dell'aquilone e di
conseguenza dovevo sganciarmi o perdere il controllo dell'aquilone
stesso.
La tavola si muoveva veloce in acqua agitata, sentivo
che i footstraps non erano abbastanza stretti. Strinzi gli straps che
sembrarono andare meglio; comunque, per domani avrei dovuto stringerli
di più.
Provai a risalire il vento e ebbi un successo
maggiore del secondo e terzo tentativo. Avrei visto l'indomani se
avevo la necessità di spostarli più verso la poppa della tavola.
Le mie priorità erano riuscire a bloccare l'aquilone
ed a risalire il vento. Queste due tecniche avrebbero esteso il tempo
di vita di ciascun altro tentativo (ciascuna volta che uscivo). Provai
la tecnica per risalire il vento e sembrò andar bene ad eccezione che
ogni volta che l'aquilone andava giù io mi sentivo in sovrapotenza.
Avevo letto da qualche parte che qualcuno aveva menzionato che era
più facile risalire il vento con le linee corte per avere meno
trazione. Avrei continuato usando linee da 20m (le più corte che
avevo) il più possibile che potevo.
23° Giorno (Cabarete)
Uscii in kitesurfing in quelli che sembravano 15-18 nodi
di vento (la media dei windsurfers uscirono con vele di 5.5 m2). Rispetto
alla precedente uscita il vento fu un po' meno costante e con più pause.
Strinzi gli straps che adesso sembravano a posto.
Comunque, avevo il bisogno di muoverli verso la poppa della tavola per
poterla controllare meglio. In un certo numero di occasioni, sentii
che tirando o estendendo il piede sinistro potevo cambiare facilmente
la direzione dela tavola (ancora una volta, molto simile allo snow
boarding). La mia tavola F-One 230 aveva tre straps ed io avevo
bisogno di provare una più stretta tavola con 2 straps per rendermi
conto della somiglianza con lo snow boarding.
Per la fine di questo giorno, il mio aggancio
all'imbracatura fu ottimo. Seguii i consigli di Antonio di avere una
regolazione stretta degli straps dell'imbracatura (circa 7 8 cm
o 3 pollici di distanza) ed una linea di imbracatura leggermente più
lunga (con la mia mano che teneva la barra di controllo, la linea
dell'imbracatura era estesa fino ad appena dopo il mio gomito.
Il vento calò poco alla fine della giornata intorno
ai 13 nodi e non mi sentii a mio agio con il Wipika 5.0 m2 e le
linee da 20m. Le linee da 30m sarebbero state probabilmente meglio. Le
linee da 20 in condizioni di poco vento non lasciano margine di errori
e dovete essere quasi perfetti nel movimento della tavola e
dell'aquilone. Io migliorai il modo di fare i miei percorsi così
tanto che adesso li faccio bene (un bel pò di duro lavoro ma con
risultati buoni). Inoltre, adesso ho una buona sensibilità per la
trazione dell'aquilone. In diverse occasioni, dopo una caduta, potevo
salire ancora sulla tavola anche ad occhi chiusi (pieni di acqua
salata) e con l'aquilone che stava andando dietro.
Sentii che l'aquilone era molto più gestibile quando
era a 45° di elevazione che non a qualsiasi altra elevazione. Questo
dovrebbe essere l'angolo da scegliere per i principianti per
apprendere la maggior parte delle tecniche.
In acqua agitata, la tavola semplicemente sobbalzava
in sù e giù. Io tenni le mie ginocchia piegate per assorbire tutte
le oscillazioni. Non ero sicuro se questa fosse la tecnica giusta o se
avrei dovuto estendere le gambe per premere fermamente la tavola
nell'acqua.
Per la prima volta, sentii che la tavola F-One 230
era un po' grossa per la mia taglia. Probabilmente avrei voluto
qualcosa di più piccolo tra gli 1.85 ed i 2 m (da 6a 61/2)
in opposizione alla 71/2 o ai 2.30 m. Comunque, come avreste
strambato con una tavola così piccola? Probabilmente la FOne 215
potrebbe essere il compromesso tra i due estremi.
Stavo giocando troppo con la potenza dell'aquilone.
Invece di questo avrei dovuto bloccare l'aquilone e applicarmi di più
nel praticare l'aggancio all'imbracatura e nel risalire il vento. Cose
da fare domani: agganciarsi con l'aquilone a 45° di elevazione,
premere sul bordo sopravento della tavola per risalire il vento e
sperimentare l'estensione delle gambe rispetto al piegamento delle
ginocchia.
24° Giorno (Cabarete)
Il vento andava e veniva. Abbiamo passato la maggior parte
del tempo ad aspettare sulla spiaggia. Alle 17, il vento si alzò un pò
e Jan uscì con il Wipika 5.0 m2 e le linee da 30m. Jan era
sottopotenza; comunque, non stava andando male. Jan provò la nuova tavola e
disse che sentiva come se non avesse niente sotto i suoi piedi. Io proverò
la tavola di Jan un'altra volta per sentire come è una tavola così piccola
(220 cm)
25° Giorno (Cabarete)
Il vento si alzò ma era ancora molto leggero, circa 10 nodi.
Occasionalmente, potevate vedere alcuni windsurfers con vele veramente
grandi (da 6.5 a 7.0 m2) planare per brevi periodi di tempo.
Uscii con il mio aquilone da 5.0 m2 (lasciai l'aquilone da 8.5 m2
a casa) e le linee da 30m. In queste condizioni di vento lieve ero
sottopotenza ma non andai così male. Stavo sulla tavola per la maggior
parte del tempo movendomi ad una velocità decente. Usai la nuova tavola di Jan
e fu peggio. La tavola di Jan era più "ballerina" della mia e
quindi non adatta per le condizioni di vento leggero come oggi. Comunque, la
tavola di Jan mi piaceva molto. Sembrava abbastanza agile (a 220 cm) e
potevo muoverla dovunque volevo con i miei due piedi. Avevo bisogno di
provare la tavola di Jan con venti più forti. In un giorno di vento leggero
come questo (10 nodi) avrei dovuto usare l'aquilone 8.5 m2 e la
mia tavola. Con loro avrei potuto fare meraviglie.
26° Giorno (Cabarete)
Il vento era molto forte al mattino ma per il momento in
cui fui pronto, diminuì a circa 12 13 nodi. Uscii con l'aquilone 5.0
m2 e le linee da 20m. Andò tutto bene ma potevo appena
bloccare l'aquilone. Più tardi, il vento calò considerevolmente e io
pompai il mio Wipika 8.5 m2 e uscii con le linee da 20m in un
vento di 10
12 nodi. Alla fine di oggi, provai ad uscire con lo 8.5 m2
e le linee da 20 m in 8 nodi di vento. Ero sottopotenza e dopo la partenza
non riuscivo a muovere la tavola (invece avrei dovuto usare linee più
lunghe forse 40m).
Il Wipika 8.5 m2 era molto più
lento del 5.0 m2. Aspettare mentre girava e muoverlo su e
giù era un'eternità. Comunque, l'aquilone 8.5 m2 generava
una potenza decenza anche se si muoveva così lento così riuscivo a
tenere in movimento la tavola anche mentre aspettavo che volasse.
A 10 12 nodi di vento, potevo bloccare
l'aquilone da 8.5 m2 un buon numero di volte. L'aquilone 8.5
m2 è definitivamente il miglior aquilone per imparare per
il suo comportamento simile alla vela per windsurfing, generando
trazione per la sua taglia piuttosto che sollevamento per il suo volo.
Sentii che la tavola di Jan non era così veloce come
la mia; comunque, era definitivamente la miglior macchina per risalire
il vento (a causa delle maggiori oscillazioni della coda?). In ogni
caso, quando rividi il video della sessione del giorno, notai che nel
video mi muovevo più forte. Dovevo riprovare la mia tavola per
sentire la differenza.
Adesso potevo risalire meglio il vento. Normalmente,
potevo andare in fuori e rientrare una sola volta prima di dover
tornare a piedi. Oggi sono potuto andare fuori e tornare 3, 4 volte
prima di ritornare a piedi.
Vidi di nuovo il video. Fui stupefatto da quanto
potevo andare veloce sia con l'aquilone da 5.0 che con quello da 8,5 m2.
Questo era impressionante specialmente per il fatto che l'acqua era
veramente agitata.
Notai che piegare le ginocchia era definitivamente la
tecnica migliore per assorbire le oscillazioni della tavola in
acqua agitata. Comunque, incontrando una onda ampia, era più semplice
saltare che non assorbire il movimento della tavola (ancora una volta,
veramente molto simile allo snowboard).
La tavola di Jan (220 cm) fu più gestibile della mia.
Pensai che ero pronto per provare una tavola più piccola all'incirca 200 cm 215 cm
o addirittura ancora più piccola con 2-strap. Era definitivamente
più semplice controllare e saltare con una tavola più piccola che
con una tavola grande. Il problema era controllare la tavola una volta
che è in aria. Finchè la ampiezza della posizione del kitesurfer è
la stessa, più è corta la tavola, maggiore è il controllo su di
essa. Dovevo considerare una posizione più ampia per la mia tavola da
230 cm.
Un pensiero mi venne improvvisamente alla mente -
perchè avete bisogno di una punta per la tavola ? Fino ad ora metà
della lunghezza della tavola stava fuori dall'acqua. Perchè non
accorciamo il muso della tavola così chè uno può starci in mezzo (come
su una snowboard o su una wake
board) invece che stare nella metà posteriore della tavola stessa?
27° Giorno (Cabarete)
Il vento era molto a raffiche sui 14 con punte fino a 20 nodi.
Quel giorno uscii la mattina presto con l'aquilone 5.0 m2 e
linee di 30m ed in seguito con linee da 20m (i windsurfers usavano vele da 5.3
a 5.7 m2)
Spostai indietro tutti i footstraps della mia tavola
e le sue prestazioni nel risalire il vento furono migliori anche se
non paraonabili a quelle della tavola di Jan. La mia tavola, comunque,
rispetto alla tavola di Jan planava molto meglio.
Durante le raffiche, mentre scendeva in basso,
l'aquilone da 5.0 m2 con le linee da 30m
generava troppa potenza. In questo caso probabilmente erano più
gestibili le linee da 20m.
Trovai che si risale meglio il vento quando
agganciati all'imbracatura con una giusta potenza. Quindi il trucco è
bloccare l'aquilone in una appropriata zona di potenza. Questo
lo ho scoperto mentre lo avevo bloccato, l'aquilone ha ancora la
tendenza a muoversi leggermente su e giù. Avendo abbastanza tempo,
potreste cambiare dalla marcia 1 (zona di potenza) ad un'altra
(diciamo dalla 3a alla 5a). Potreste finire
cadendo per la troppa potenza. Per fare il punto della situazione,
osservate sempre la posizione verticale dell'aquilone per muoverlo
leggermente su o giù per mantenerlo in una posizione comoda.
Fino ad ora il mio blocco dell'aquilone è stato
molto comodo. E' solo una questione di pratica e di giusta regolazione
(larghezza = 2 3", lunghezza = dalla mano al gomito, più
corto se usate un'imbracatura alla vota od al petto; io usavo una
imbracatura a seggiolino).
Incontrai Cory e Teresa per la prima volta. Una coppia
veramente esperta di kitesurfing!
Io giocai un po' con una piccola barra ed un aquilone
da esercitazione. Mi piaceva la barra avvolgente, operava veramente
bene; comunque, il freno avrebbe dovuto lavorare all'incirca in un
altro modo. Fino ad ora, premevate sui freni per fermare le linee dopo
il rilascio. Io voglio che premiate sui freni per rilasciare le linee.
Questo dovrebbe sinceramente consentire il kitesurfing con linee di
lunghezza variabile. La attuale resistenza dei freni dovrebbe
consentire di sopportarlo.
La tavola Open Ocean di Coryera quasi come una wakeboard
ma più lunga e stretta. In accordo con Cory, è molto difficile
andare dritti e veloci con una normale wakeboard. Questo è il motivo
per cui la Open Ocean ha dato quella forma alla tavola per lui.
L'aquilone di Cory sembrava solido come una roccia (molto
resistente, più del mio Wipika), ma il suo punto debole era quello di
essere più pesante. Cory e Teresa uscirono con circa 10 nodi di vento. Cory
uscì con l'aquilone 22 o 7.5 m2 e Theresa usò il 20
o 6.5 m2. Inizialmente aveva usato il 16 o 4.5 m2
ma non c'era abbastanza per lei. Cory pesava circa 160 lbs. e Teresa
ne pesava 120 lbs. (il mio peso). Cory risaliva il vento.
Appena una andata ed un ritorno, era sopravento di un paio di
centinaia di metri.
Giocai un pò con l'aquilone KiteSki kite sulla terra.
Sembrava come se alzare l'aquilone e partire dall'acqua fosse facile
come partire dall'acqua nel windsurfing. L'aquilone era molto più
leggero dell'attrezzatura per windsurfing.
Feci un pò di pratica (con l'aquilone da
esercitazione) con i piedi in posizione a dita in giù. All'inizio era
un po' goffo ma più lo provavo, più diventava comodo.
29° Giorno (Baja)
Feci tutto l'allenamento a terra con Cory principalmente
la partenza dall'acqua dell'aquilone e la strambata..
Provai l'aquilone 16 e feci body dragging
attraverso la baia. La sensazione che ebbi fu che l'aquilone (4.5 m2)
era della stessa potenza o più del Wipika 5.0 m2 perchè
mentre veniva verso il basso sembrava generare più potenza.
Andavo alla grande finchè non ho fatto cadere l'aquilone
ed ho dovuto rilanciarlo dall'acqua. Il lancio dall'acqua richiedeva
un po' più di pratica. L'aquilone, dopo essere stato lasciato,
tendeva ad andare nell'acqua a coda in giù. Era necessario:
Agganciarsi all'imbracatura prima di lasciare
l'aquilone.
Immediatamente dopo aver lasciato l'aquilone
dare un paio di strappi alla barra di controllo.
Svolgere le linee di 10 subito dopo aver
strattonato la barra di controllo.
Di seguito i passi da seguire per lanciare dall'acqua
l'aquilone KiteSki:
Tenete l'aquilone in alto, sopra la vostra
testa, con la mano destra.
Tenete la barra di controllo con la mano
sinistra; 2 o 3 dita devono essere sul freno.
Spingete con i vostri piedi a terra per
spingervi leggermente in alto e lasciate l'aquilone (lanciatelo
sopra la vostra tesa mentre fate il saltello).
Prendete la barra di controllo con la mano
destra e strattonate un paio di volte l'aquilone su e giù, su e
giù
Liberate le linee di 10'.
Strattonate ancora l'aquilone (su e giù, su e
giù)
Liberare altri 10' di linee. Adesso
l'aquilone dovrebbe essere in alto per uno svolgimento
controllato delle linee senza ricorrere agli strattoni (una
sorta di pompaggio).
Riuscii a lanciare dall'acqua il KiteSki KiteSki una
volta dopo che accidentalmente ero agganciato. Tutte le altre
volte, l'aquilone perdeva il controllo e girava sulla sinistra.
Questo era causato dal fatto che la mia mano destra era tropo lenta
nell'afferrare la barra di controllo.
Di seguito ci sono le esperienze che Cory ha
condiviso con me:
Per risalire il vento: nel momento che
iniziate a sentite la tavola andare molto veloce ed in favore di
vento, giratela immediatamente sopravento. Se la tavola
sta già andando molto velocemente sottovento è troppo tardi.
Strambare: Portare l'aquilone nell'altra
direzione prima di girare la tavola. Se il vento è forte,
portare l'aquilone in alto prima di muoverlo in basso nell'altra
direzione.
Saltare: mentre vi muovete veloci, girare
l'aquilone verso l'alto. Inclinare fortemente la tavola
sull'acqua e quando sentite che la trazione dell'aquilone è
forte abbastanza, repentinamente smettete di inclinare la tavola
ed estendete le ginocchia per saltare. Portare l'aquilone
in avanti, mentre siete in aria, per prepararvi ad aver potenza
al momento dell'ammaraggio.
Provai un monoscì con gli agganci e ebbi i crampi in
entrambi le gambe, la parte sotto la coscia. Trovai che gli
agganci era veramente duri da calzare e che iniziavo ad avere crampi
alle gambe.
Feci una pausa e poi uscii di nuovo. Questa
volta, fu di maggior successo; comunque, non c'era abbastanza vento
per l'aquilone da 16'. In queste condizioni di vento il monoscì
era troppo piccolo e tendeva ad affondare sotto i miei piedi.
30° Giorno (Baja)
Il vento non si alzò fino alle 2 del pomeriggio; comunque
era ancora molto lieve (circa 10 nodi).
Uscii con l'aquilone 20' e la tavola Open Ocean (una
vecchia tavola con una galleggiabilità maggiore della tavola che
stava usando ora Cory). Il vento era veramente leggero e
l'aquilone 20' non stava andando molto bene finchè Cory accorciò le
linee di coda per renderlo più pieno.
Dopo questo fu grande, ero capace di partire
dall'acqua e planare sulla tavola
Open Ocean anche con vento lieve. Questa tavola era circa 20
litri di volume.
Trovai che l'aquilone da 20', in queste condizioni di
vento, non rispondeva molto bene come di solito. In questo caso,
dovevate prevedere i movimenti dell'aquilone anzichè reagire ai suoi
movimenti mentre lo state osservando.
31° Giorno (Baja)
Feci windsurfing con una vela di 4.7 m2 in 20 - 30 nodi
di vento e vide un ragazzo uscire in kitesurfing in modo esperto.
Sembrava risalire il vento molto bene e molto veloce. I suoi salti
erano favolosi, veramente alti in aria e con atterraggi morbidi. Usava
un movimento strano per risalire il vento. Lo chiamerei bordeggiare.
Di seguito i movimenti che faceva:
mentre andava, portava su l'aquilone.
Quando l'aquilone arrivava a 75° di elevazione,
saltava e ruotava la tavola di 180° verso il dietro. La tavola
ora puntava nella nuova direzione; egli era rivolto verso il vento e
l'aquilone era allo zenith.
Egli si girava muovendo la sua gamba davanti appena
di fronte allo strap posteriore e quindi inseriva quello che era
il suo piede posteriore nello strap anteriore. Quindi
faceva scivolare il suo nuovo piede posteriore nel suo strap prima di
riportare l'aquilone verso il basso ed iniziare a muoversi nella nuova
direzione.
Improvvisamente il vento salì a 13 20 nodi. La
media dei windsurfers usciva con vele da 5.5 m2. Il vento era a
leggere raffiche e proveniva da Nord-Ovest (vento freddo!).
Iniziai con l'aquilone tutto da solo impiegando la
tecnica descritta nel video della Wipika (porre l'aquilone parallelo
al vento seppellendo una estremità dell'ala).
Feci atterrare l'aquilone da solo portandolo al bordo
della finestra del vento e avvolgendo le linee inferiori per 3 giri
completi prima di iniziare ad avvolgere entrambe le linee.
Manovrai l'aquilone 5.0 m2 con le linee
da 20m e sembrava essere l'aquilone giusto per questo tipo di
vento. Ero leggermente sottopotenza durante le pause di vento e
leggermente sovrapotenza durante le raffiche.
Era ilo vento perfetto per imparare. Riuscii a girare
la tavola in una curva completa ma fallii il cambio dei piedi. La
tavola perse lo slancio quando girai i miei piedi e così
affondo prima che io finissi la manovra. Dovevo ricordarmi di
scambiare i piedi prima, appena dopo che la punta della tavola
oltrepassava la posizione in direzione sottovento (mentre stava ancora
planando).
Trovai che il perfetto angolo di elevazione
dell'aquilone per bolinare era di 30 - 45°. Se l'aquilone era
troppo alto, mi tirava troppo su e quindi rendeva più difficile
premere sul bordo sopravento della tavola. Se l'aquilone era troppo
basso, c'era semplicemente troppa forza laterale.
Non stavo andando male. Dovetti tornare indietro a
piedi solo 2 o 3 volte in 2 ore di kitesurfing.
33° Giorno (Ottawa)
Oggi sono uscito di nuovo in molto meno vento di ieri.
Il mio anemometro misurava 6 nodi di vento con raffiche di 8 nodi. Pompai il
mio Wipika 8.5 m2 e uscii con le linee da 30m che dopo
cambiai con linee da 40m.
Usai prima le linee da 30m e mi sentii leggermente
sottopotenza. Le cambiai con le 40m e le cose andarono molto meglio.
Per fare kitesurf in queste condizioni di vento
leggero e con linee da 40m, dovevo tenere in movimento l'aquilone
tutto il tempo (per generare un suo vento proprio) ed anticipare la
sua "lentezza". Comunque dovevo aspettare almeno 1/2"
prima che l'aquilone reagisse ai miei comandi.
Riuscii a muovere la tavola molto velocemente:
probabilmente attorno ai 15
nodi (con solo 6-8 nodi di vento!)
Fintanto che tenevo l'aquilone in movimento, avevo
potenza sufficiente per planare. L'unico momento in cui non sentivo
sufficiente potenza era quando l'aquilone girava.
Riuscii a strambare con successo una volta. Il trucco
era cambiare i piedi non appena il naso della tavola passava il letto
del vento (180° sottovento).
34° Giorno (Ottawa)
Uscii in un'altra giornata di vento lieve. Appena prima di
iniziare, il mio anemometro misurava 5 nodi con raffiche fino a 7 nodi.
Uscii con linee da 30m che dopo cambiai con quelle da 40m.
Il Wipika non poteva volare con meno di 5 nodi di
vento. Indovinai che questo era il vento più basso con il quale
potete uscire con aquiloni del tipo dei Wipika.
Cambiare le linee da 30m a 40m fece una bella
differenza.
Strambai una volta con successo sebbene toccai
l'acqua con il sedere, alla fine della strambata, dopo aver scambiato
i piedi, dopo questo ero ancora in grado di "affondare"
verso il basso l'aquilone ed andare di nuovo.
La seconda volta riusciii a strambare quasi con
successo ma questa volta stetti troppo dritto per stare in equilibrio
sulla tvola. Dovevo ricordarmi di piegare sempre le ginocchia anche
durante le strambate.
35° Giorno (Ottawa)
Oggi uscii con 7 - 11 nodi di vento con il Wipika 8.5
m2 e linee da 40 m.
Questa era la gamma dei venti in cui il Wipika 8.5 m2
era in piena potenza. Ero in leggera sovrapotenza durante le
raffiche (15
nodi ?).
Per un paio di volte strambai con successo. Fui
sorpreso da quanto era semplice strambare. Il trucco era provare
a muovere i piedi in piccoli passi con la velocità di un fulmine.
Una volta che il vostro nuovo piede anteriore è inserito nello strap
anteriore, considerate la strambata un successo (il resto è solo
apparenza)
36° Giorno (Ottawa)
Oggi uscii in 10 - 18 nodi di vento con il Wipika 8.5
m2 che più tardi cambiai con il Wipika 5.0 m2 con
linee da 40 m.
18 nodi erano un po' troppo per me con lo 8.5 m2.
Una volta, sono stato tirato su 3' in aria e sono volato 10'
sottovento. Il 5.0 m2 era definivamente meglio del Wipika 8.5
m2. Volare il 5.0 m2 da più divertimento
e controllo.
Potevo rilanciare dall'acqua il Wipika 5.0 m2
mentre avevo tutti e due i miei piedi negli straps e la tavola
bloccava la vista dell'aquilone (rilancio dell'aquilone dall'acqua
senza guardarlo).
Ebbi successo con un certo numero di strambate e due
consecutive. Adesso la percentuale di successo delle mie
strambate era dal 10 al 20%.
Potevo puntare la tavola allo stesso angolo di un
windsurfer (per risalire il vento). Comunque, finchè non ebbi
una percentuale di successo sulle strambate del 80 - 90 %, ritornare
da dove ero partito era ancora piuttosto difficile. Ogni volta
che cadevo, l'aquilone mi trascinava sottovento dai 20 ai 50m.
Mi sentivo a mio agio attaccato all'imbracatura;
comunque, per un uso efficiente della potenza dell'aquilone durante
una pausa di vento, avevo la necessità di sganciarmi per avere un
perfetto coordinamento tra le braccia, le gambe e il corpo.
37° Giorno (Ottawa)
Uscii in 10 - 16 nodi di vento con il Wipika 5.0 m2
e le linee di 30m che poi ho sostituito con linee da 40 m.
Ho trovato che per risalire il vento dovete andare
piano. Ad un angolo leggermente più sopravento rispetto a
quello di un windsurfer, io ero più lento di lui.
Wow! La mia capacità di strambare è aumentata
così tanto. La percentuale di successo è al momento del 30 - 40
%. Io ho scoperto una nuova tecnica di strambata che chiamerò
strambata dello "snowboarding". In una strambata da snowboarding,
voi girate continuamente la tavola finchè non vi state movendo
completamente nella nuova direzione in posizione a dita in giù.
Per essere in grado di farlo, dovete portare l'aquilone a 60 - 70°
di elevazione nell'altra direzione (non allo zenith come in una
normale strambata). Dopo che state navigando in una posizione a
dita in giù, voi potete sia continuare che cambiare i piedi quando
volete.
Abbastanza spesso, io ho navigato con il mio piede
posteriore posto appena davanti allo strap posteriore. Trovai
che lo strap posteriore era necessario solo in cattive condizioni.
Inoltre, posso navigare a stringere il vento facilmente con il piede
posteriore in questa posizione. Forse avrei dovuto spostare il
mio strap posteriore leggermente in avanti.
Io non potevo ancora ritornare da dove ero partito,
ma c'ero vicino.
38° Giorno (Ottawa)
Uscii in 15 - 25 nodi di vento con il mio Wipika 5.0
m2
e linee da 30m. Uscii al momento giusto per i 25 nodi delle raffiche e
fui in sovrapotenza.
Rientrai, cambiai le linee con quelle da 10 m e uscii di nuovo.
Questa volta ero sottopotenza. Tornai indietro e cambiai le linee con
quelle da 20 m. Quando uscii di nuovo, era calato a circa 10 - 15 nodi.
Potevo planare ma non avevo abbastanza potenza per fare molto.
Pensai che le linee da 10 m sono troppo corte per il
kitesurfing. Avevo visto Kane che usava linee da 15 m. Le
linee da 15 m sono probabilmente le linee più corte da usare per il
kitesurfing.
Avevo usato linee più lunghe (da 30 a 50 m) e trovai
che 20 m erano un po' troppo corte per strambare. Desideravo,
piuttosto che usare un aquilone più piccolo con linee più lunghe,
usare un aquilone più grande con linee più corte. Linee più
lunghe danno più margine per gli errori di volo per i piloti
principianti ed intermedi come me.
Riuscii a girare la tavola verso il vento mentre si
stava muovendo sottovento molto veloce. Non era semplice in
quanto dovevi combattere sia con la tavola che con l'aquilone.
In accordo con Cory, se la lasciate andare a favore di vento molto
veloce, voi non sarete mai capaci di orientare la tavola verso il
vento.
Trovai che quando il vento era sufficiente, potevo
girare molto di più la tavola a stringere il vento. Comunque,
potevo farlo solo per un limitato periodo di tempo perchè poi la
tavola iniziava a perdere velocità ed io dovevo iniziare a pompare
l'aquilone su e giù e puntare la tavola di nuovo sottovento per
guadagnare più velocità. Finchè il vento era a raffiche, io
non ero sicuro se ciò accadeva perchè il vento diminuiva o perchè
stavo puntando la tavola troppo verso il vento.
Yahoo! Potei
tornare indietro da dove ero partito! Che Giorno!
Andai a fare kitesurfing in 12 - 18 nodi di vendo usando il Wipika 5.0 m2
e le linee di 30m. Feci tutto bene finchè il vento calò a 10 - 16 nodi.
Rientrai e cambiai le linee con quelle da 40 m e uscii di nuovo.
Navigare con linee da 40 m per me era probabilmente
più comodo. Con queste lunghe linee potevo generare il mio
vento.
Ero concentrato troppo nel cercare di stare di stare di bolina così
che non migliorai troppo la mia capacità di strambare.
Il vento era diretto dalla baia alla spiaggia così che se non
potevate risalire il vento sareste stati "intrappolati"
nella baia.
Improvvisamente, fui in acque aperte (all'esterno della baia)!
Questa fu una sensazione meravigliosa! L'ultima volta che ebbi
questa sensazione fu nel 1985 quando fui capace di fuggire dalla baia
e navigare in acqua aperte per la prima volta con la mia prima tavola
corta.
Per risalire realmente il vento, avete bisogno di stare dritti (come
Cory), far giacere il vostro corpo indietro a 45° (o più), premere
con forza il bordo sopravento della tavola (anche con entrambi i piedi
?). Notate l'angolo dell'aquilone e del corpo. Attualmente
l'aquilone aiuta ad affondare il bordo della tavola nell'acqua.
E' possibile rimanere di bolina usando linee lunghe (40 m).
Vidi Cory mentre lo stava facendo. Adesso anche io posso farlo.
Io non penso che nel futuro navigherò con qualsiasi cosa più corta
di 30 m. Le linee lunghe sono semplicemente più semplici.
Attualmente per tornare da dove sono partito devo andare a favore di
vento!
Io sto attualmente sfidando un certo numero di credenze che avevo
avuto:
E' semplice stare di bolina con linee lunghe. Il
trascinamento delle linee è trascurabile.
E' possibile stare di bolina con i Wipika.
E' possibile stare di bolina con una tavola grande (la tavola FOne 230
è una tavola veramente grande per me - 130 lbs.).
Estendete le vostre gambe per trasferire la potenza dell'aquilone
direttamente giù sulla tavola. Inoltre, usate la potenza
dell'aquilone per premere nell'acqua il bordo sopravento della
tavola .
Avere entrambi i piedi vicino rende più semplice risalire il
vento. Io navigai la maggior parte del tempo con il mio piede
posteriore posto appena davanti al suo strap.
Premere contemporaneamente sui due talloni (?)
40° e 41° Giorno (Ottawa)
Questo era grande! Uscii in kitesurfing due giorni
di fila. Il primo giorno (il 40°) il vento nella media era molto
basso (5 minuti di media) con velocità di circa 7 - 9 nodi con raffiche di 11
- 18 nodi. Il secondo giorno (il 41°) il vento era leggermente più
forte con una velocità media di 8 - 12 nodi con raffiche da 13 a 20 nodi.
Con il mio aquilone 8.5 m2 ero in sovrapotenza quando il vento
era di 18
nodi, così rientrai e cambiai l'aquilone con il 5.0 m2 per un
po' e poi ritornai al Wipika 8.5 m2 . Usai sempre linee da 40 m.
Entrambi i giorni andai di bolina. Abbastanza
spesso, stavo più di bolina di quando iniziai. Il secondo
giorno, dovetti andare a favore di vento (andatura di poppa) per
tornare da dove partii.
Le uniche volte che non potevo risalire il vento era
perchè ero in sottopotenza o sovrapotenza. Quando ero
sottopotenza, dovevo andare a favore di vento per planare.
Quando ero in sovrapotenza, la trazione dell'aquilone era così forte
per le mie 130 lbs. da non resistere alla trazione sottovento.
Alla fine del secondo giorno, calcolai come risalire
il vento anche in condizione di sovrapotenza. Tutto quello che
dovevo fare era rilassare completamente le mie ginocchia per far
trascinare all'aquilone la maggior parte del mio peso. Giacevo
con il corpo quasi sul pelo dell'acqua e usavo qualsiasi cosa per
togliere il mio peso dal bordo sopravento della tavola e premevo
duramente con il piede posteriore per girare la tavola verso il vento
(alcune volte, la mia tavola era perpendicolare rispetto alla
direzione di trazione dell'aquilone). La tavola avrebbe
rallentato (talvolta, ho addirittura affondato il corpo nell'acqua per
far rallentare la tavola) e l'aquilone sarebbe volato velocemente al
bordo della finestra del vento. Dovevo solo combattere la trazione per
pochi secondi prima che l'aquilone volasse al bordo della finestra del
vento. Una volta là, la trazione diventava più gestibile.
Da là, a lungo tanto quanto volevo andare di bolina e mantenere
l'aquilone in avanti al bordo della finestra del vento, era tutto a
posto. Così, andare di bolina è il miglior modo per
fare kitesurf
in una condizione di sovrapotenza.
Adesso inizio a capire la "fisica"
dell'andare di bolina.
Normalmente, quando l'aquilone tira, è nel mezzo del percorso
di volo verso il bordo in avanti della finestra del vento. Se
cedete alla trazione e andate sottovento, l'aquilone e la tavola
viaggeranno velocemente (probabilmente alla stessa velocità) in
direzione del vento così chè l'aquilone sarà sempre nel mezzo del
percorso di volo verso il bordo in avanti della finestra del vento.
E' un circolo vizioso: più l'aquilone tira, più andate a favore di
vento, più l'aquilone continuerà a tirare (perchè l'aquilone non
riuscirà mai a raggiungere il bordo della finestra del vento).
E' peggio quando siete in situazione di sovrapotenza; vi muoverete in
direzione del vento sempre più velocemente in condizioni di
sovrapotenza! L'unico modo per "combattere" la
trazione dell'aquilone è risalire il vento. Combattete
la trazione dell'aquilone con tutto ciò che avete: il vostro peso, i
vostri muscoli e la vostra tavola. Lasciate che l'aquilone
trasporti tutto il vostro peso; usate le gambe per inclinare
fortemente la tavola e per girarla verso il vento. Se
combatterete abbastanza duramente, la vostra tavola rallenterà e
l'aquilone "raggiungerà" il bordo anteriore della finestra
del vento. Una volta che è lì, la trazione si ridurrà e voi
potrete controllare meglio sia la tavola che l'aquilone se
procederete nella stessa direzione di bolina. Non puntate la
vostra tavola sottovento o muovete il vostro aquilone per andare in
un'altra condizione di sovrapotenza. Sarete di nuovo in un'altra
lotta per andare sopravento.
Iniziai anche a capire perchè era più facile
risalire il vento con un aquilone più veloce come il Concept Air
o lo FOne. Relativamente alla velocità a cui si muove la tavola,
questi aquiloni dovrebbero essere capaci di raggiungere il bordo in
avanti della finestra del vento molto più velocemente rispetto a un
Wipika. Così con un veloce aquilone del tipo foil, la trazione
si ridurrebbe in un più breve periodo di tempo e voi non dovreste
lottare così duramente per risalire il vento.
Le mie strambate sono molto meglio adesso. Sono
in grado di strambare con successo il 70 - 80 % delle volte.
Questo mi aiuta a stare di bolina.
Fino ad ora ho usato di più la strambata dello snowboarding.
Ho fatto una piccola variante della strambata dello snowboarding per
quando sono in sovrapotenza. Sposto l'aquilone leggermente più
avanti (a 85° di elevazione) mentre scambio i piedi.
Epilogo
Quando iniziai ad imparare il kitesurfing,
nell'Ottobre del 1998, ero da solo e c'erano veramente poche (o nessuna) informazioni
disponibili. Promisi a me stesso di tenere un diario dettagliato finchè non avessi superato lo stadio iniziale e non fossi stato capace di
strambare e di risalire il vento. Adesso sono a questo punto e questa
è la fine del mio diario. Spero che questo diario possa aiutare molti
principianti che stanno imparando il kitesurfing, uno sport eccitante per il
nuovo secolo.
Ottawa, Giugno 1999.
Hung Vu.
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