Scuola di kitesurfing Mirror

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(Ultimo aggiornamento: 30/08/05)

Atterraggi

Pronto per l'atterraggio, Foto di Steve Slaby

Adesso avete imparato a fare il kitesurf, a risalire il vento, a saltare e fare alcune figure ma i vostri atterraggi, talvolta, sono ancora  molto duri.

Gli atterraggi dolci, nel kitesurfing, in qualche modo sono un po' un optional; comunque, nel kitesnowboarding è essenziale riuscire ad atterrare bene a meno che non vogliate rompervi qualche osso.

Questa pagina vi aiuterà a ridurre le sofferenze che potrete subire con il kitesurfing (e specialmente con il kitesnowboarding) ed a gettare le basi per l'esecuzione di figure più eleganti (molti kitesurfers possono fare molte figure interessanti possono farle ed allo stesso tempo atterrare dolcemente).

La teoria

Per atterrare dolcemente avete bisogno che:

  • l'aquilone vi deve sollevare più verticalmente che orizzontalmente.   Immaginate che la finestra del vento sia il quarto di una sfera e voi ne siete al centro.  Ora, su questa sfera, disegnate la linea che l'aquilone percorre quando lo girate in alto ed indietro mentre state saltando.  Cercate di trovare una linea che produca la minima forza orizzontale e la massima forza in verticale.  Troverete che questa linea si trova nella parte superiore del quarto di sfera.

  • l'aquilone deve avere sufficiente potenza per mantenervi in planata al momento dell'atterraggio.   Questo significa che durante l'atterraggio l'aquilone deve volare dallo zenith in avanti, verso la direzione in cui state atterrando (vi dovrà trascinare).

  •  durante l'atterraggio dovrete puntare la vostra tavola a favore di vento (con andatura al gran lasco).  E' più semplice atterrare nel senso di spinta dell'aquilone che non andandogli contro.   Maggiore è la spinta orizzontale dell'aquilone mentre vi solleva e più sottovento dovrete orientare la tavola (più la tavola è orientata sottovento più dolce sarà l'atterraggio)

La pratica

Per atterrare dolcemente seguite i seguenti consigli:

  • mentre planate, muovete l'aquilone in avanti a circa 60°  di elevazione o all'incirca in corrispondenza delle ore 11 dell'orologio (rispetto a voi al centro dell'orologio -per esempio,  ore 9 corrisponde all'orizzonte davanti a voi e ore 10 rappresenta un'elevazione di 30° in verticale).

  • andate leggermente a favore di vento per raggiungere la velocità necessaria per saltare.  Spostatevi indietro per contrastare il sollevamento verticale dell'aquilone.

  • girate l'aquilone verso l'alto, all'indietro a circa 80-85° indietro.  Per i primi tentativi, potete guardare in alto verso l'aquilone per assicurarvi che vada dove volete (fintanto che non lasciate che la vostra tavola scivoli sottovento).

  • orientare la tavola leggermente verso il vento e saltate come fate normalmente.

  • una volta che siete lanciati in aria, girate l'aquilone verso lo zenith.

  • iniziate a guardare in basso per trovare il punto di atterraggio non appena avete la sensazione che state per scendere (questa azione vi obbliga anche a mettervi in una posizione verticale che vi aiuta a non atterrare di schiena).

  • girate di nuovo l'aquilone in modo che si muova nella direzione, in avanti, nella quale state atterrando.

  • allineate la vostra tavola in modo che sia orientata leggermente a favore di vento.

  • estendete le gambe e preparatevi all'atterraggio.

  • piegate le ginocchia in modo da assorbire l'impatto durante l'atterraggio.

Fate pratica su questi passi finchè non siete in grado di atterrare dolcemente per il maggior numero dei vostri salti (il 90% o più).

Le condizioni e regolazioni

Gli elementi che garantiscono un buon atterraggio sono il modo con cui pilotate l'aquilone ed il modo in cui orientate la tavola durante l'atterraggio stesso.  L'aquilone che deve sollevarvi per farvi volare per una qualche "breve distanza"  posizionato da ore 11 a ore 12:20 richiede che voi siate in condizione di sovrapotenza. 

In una condizione di non-sovrapotenza, l'aquilone deve volare per un lungo tratto per generare abbastanza forza di sollevamento per farvi saltare e normalmente deve volare da una bassa elevazione/posizione fino allo zenith (o 12:20).  Questo genera una maggiore forza di trascinamento in orizzontale e rende più difficile un atterraggio morbido e omogeneo.  In questo caso, dovete orientare la tavola più in direzione del vento (una maggiore velocità di trasferimento orizzontale rende l'atterraggio più problematico di una situazione di sovrapotenza).  Se non avete la tavola ben orientata sottovento, nell'impatto correrete il rischio di farla impuntare e di cadere a faccia in avanti.  Questo è il momento in cui è utile una tavola senza derive che può atterrare in ogni direzione (in avanti o di lato).

La gratifica

Una volta che iniziare ad applicare questo metodo per rendere i vostri atterraggi più omogenei ed agevoli, vi accorgerete che, prima dei salti, usare maggiormente la forza di sollevamento e meno la forza di trascinamento orizzontale dell'aquilone renderà comunque i vostri salti molto alti.

Un'altra cosa buona è che finchè il vostro aquilone non avrà una grande forza di trazione orizzontale voi sarete più "stabili" in aria e potrete concentrarvi di più sull'esecuzione delle figure che volete fare invece di  cercare di bilanciarla.


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