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(Ultimo aggiornamento: 07/08/02 )

Nodi (pag. 2)

Nodo per il backstrap

Per fissare il backstrap alle maniglie si possono usare molti sistemi e moltissimi nodi.    Il sistema per cui ho optato è nato dalla mia idea di non far sottoporre a schiacciamento il laccio del backstrap  una volta che questo deve sostenere un certo carico.    Il sistema da adottare doveva quindi essere delle stesse dimensioni dell'altezza del backstrap e doveva essere dotato di una certa rigidità /resistenza, memore di come si costruisce una scaletta con la corda ho provato ad usare, come supporto per la fascia, un nodo robusto, che si può ottenere di qualsiasi dimensione, il nodo scorsoio per eccellenza e ciò il nodo del boia o dell'impiccato in combinazione a due:

Nodi dell'impiccato

Il nodo viene iniziato formando una "S", facendo in modo di avere paralleli tra di loro tre spezzoni dello stesso cavo.  Con una prima curvatura del filo si ottiene un doppino, con la seconda un secondo doppino e la figura ad "S".
Con il corrente, che dovrà essere abbastanza lungo da poter completare il nodo, si inizia a dar volta sul primo doppino realizzato.
Si fanno così un certo numero di spire, comunemente sette (nell'esempio sono in numero minore) ma in ogni caso devono essere dispari, che saranno terminate inserendo la testa del corrente nell'occhio fatto per la realizzazione del secondo doppino.
Il nodo, proseguendo nell' assucatura, si presenta in questo modo; l'occhio per la formazione del primo doppino è la parte scorrevole del nodo scorsoio mentre l'occhio del secondo doppino è la parte che blocca il nodo stesso.
Il secondo nodo scorsoio va fatto dopo aver passato l'estremità opposta del cavo nella parte scorsoia del primo nodo e facendo la curva per la realizzazione del primo doppino su quello che era il dormiente del primo nodo.
A questo punto si procede alla realizzazione di un secondo nodo scorsoio che si presenterà come mostrato in foto. 
Al termine dell'assucatura avremo i due nodi che dovranno essere affiancati, compatti e ben salti, pronti a sostenere l'appoggio e la trazione del nastro del backstrap e avranno un anello che consentirà di realizzare il collegamento alla maniglia.

Gassa Spagnola

Fatta la base su cui poggiare le cinghie del backstraps occorre fissarlo alle maniglie.    Un fissaggio è possibile creando due anelli di corda da posizionare uno sotto ed uno sopra il laccio del portante della maniglia che così si troverà in corrispondenza del punto di aggancio del centro della cinghia della nostra imbracatura.    I nodi per poter fare questo fissaggio possono essere molti e semplici.    Potreste usare un nodo a bocca di lupo, un nodo parlato o qualsiasi altro nodo di avvolgimento ma io, tanto per complicarmi la vita ...., ho cercato una gassa (che potrebbe anche essere sostituita dal nodo corona ).    L'utilizzo dei nodi prima menzionati, infatti, rende possibile che i nodi stessi si allentino e che quindi il backstrap non abbia più un punto di forza in corrispondenza dell'arrivo del cavo portante sulla maniglia, la vostra imbracatura non sarà più utilizzabile.    Questo inconveniente è prevenibile usando un sistema a due anelli di dimensioni rigorosamente fisse e tali per cui quando un anello è sotto il laccio di aggancio del cavo portante alla maniglia, l'altro non riesce a sfilarsi dalla testa della maniglia; questa condizione è sicura perchè tutto il sistema è tenuto a posto in quanto l'anello inferiore del sistema non potrà passare sopra al laccio del portante e uscire (o far uscire l'anello superiore) perchè questo sarà sicuramente in tensione reggendo gran parte del carico di potenza dell'aquilone.    Non ultimo, se avete maniglie dello stesso colore potrete usare corde di colori diversi per aiutarvi a riconoscere la maniglia destra dalla sinistra.

Ho scelto questa gassa perchè si può realizzare anche su una fune con i due estremi impegnati e perchè alla fine consente di avere due anelli, o occhi, indipendenti e resistenti anche a forti trazioni quindi di buona tenuta e sicurezza.    Qui sotto è descritto e raffigurato uno dei vari metodi utilizzabili per fare questo nodo: 

Iniziate formando due occhi portando, da sotto, la parte terminale dell'anello vicino ai due nodi scorsoi in modo da formare due occhi.
Occorre far fare mezzo giro, verso l'interno, ai due occhi formati in precedenza.
L'anello inferiore va infilato all'interno di quello superiore.
A questo punto, mantenendo gli incroci fatti, conviene allargare il nodo nella sua parte di destra per poter ottenere altri due occhi di una discreta dimensione. 
I due occhi di destra andranno girati (mezzo giro) su loro stessi e inseriti negli occhi di sinistra, quelli creati precedentemente.
I due occhi passati per ultimi vanno tirati a formare gli anelli che si agganceranno alle maniglie. Il nodo a questo punto è completato e va assucato per portarlo nella sua posizione definitiva. Da questa posizione si può far scorrere leggermente il filo per centrare il nodo o per modificare la grandezza degli occhi.

Nodo Corona

Se la gassa spagnola vi risulta di non semplice esecuzione potete ricorrere al più semplice (credo e spero) nodo corona a due occhi.    Anche questo è un nodo che si può realizzare su una fune con i due estremi non liberi e alla fine si presenta con due anelli, o occhi, indipendenti e resistenti anche a forti trazioni quindi di buona tenuta e sicurezza.    La nota negativa di questo nodo è quella relativa al fatto che se sottoposto a forti tensioni si scioglie con una difficoltà maggiore rispetto al precedente nodo. Qui sotto è descritto e raffigurato uno dei vari metodi utilizzabili per realizzarlo: 

Prima di tutto si preparano i due occhi sul doppino.
Su uno degli occhi si ripassa il doppino stesso realizzando un anello.
L'occhio superiore, quello dalla parte della piegatura per realizzare l'anello, viene ripiegato verso il basso fino a farlo passare sopra a tutto il filo (si realizza in questo modo un occhio finale).
L'occhio inferiore, quello che fino ad ora è stato tenuto fermo, va infilato  nell'anello realizzato nel corso del secondo passaggio in modo da formare il secondo occhio finale. Il nodo è pronto per essere assucato.
Così è come si presenta il nodo una volta concluso e ben stretto.

Questo nodo non sarà molto preciso al termine della sua esecuzione nel senso che gli occhi, molto probabilmente, risulteranno di ampiezza differente e non saranno equidistanti dai due nodi scorsoi di appoggio per il backstrap, a questo punto dovrà essere prestata un po' di attenzione nel corso della assucatura finale allo scopo di far scorrere adeguatamente il filo per ottenere le desiderate dimensioni e proporzioni.

Collegamento alle maniglie

Come risultato finale abbiamo i due nodi scorsoi che abbinati alla gassa spagnola (od al nodo corona)si presenteranno come nelle foto successive.    In particolare il risultato delle immagini, valido per il montaggio sulle maniglie è stato ottenuto con uno spezzone di cavo da 4 mm di diametro e della lunghezza di 1 metro.    Due spezzoni da 1m vi consentiranno di poter attaccare il backstrap per il C-Quad alle vostre maniglie (..... magari potete usarci pure qualche altro tipo aquilone).

Nodi in mano il mio sistema di completamento delle maniglie di controllo per un aquilone a quattro cavi.
La lunghezza totale finale supererà di poco i 15 cm (12 dal lato posteriore delle maniglie) ma occorre notare (spero si veda) che i nodi scorsoi nell'immagine hanno 5 volte/spire mentre, per avere un buon appoggio della cinghia usando un cavo da 4 mm, le spire dovranno essere 7 o 9.

Di seguito il risultato finale:

 


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