VANGELO SECONDO MARCO
BIBBIA DI GERUSALEMME
Capitolo
1
I.
LA PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESÙ
Predicazione
di Giovanni Battista
1
Inizio
del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come
è scritto nel profeta Isaia:
Ecco, io
mando il mio messaggero davanti a te,
egli ti preparerà la strada.
3
Voce di
uno che grida nel deserto:
preparate la strada del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
4
si
presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di
conversione per il perdono dei peccati. 5 Accorreva
a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si
facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6
Giovanni
era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si
cibava di locuste e miele selvatico 7 e
predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son
degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8
Io vi ho
battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.
Battesimo
di Gesù
9
In quei
giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da
Giovanni. 10
E,
uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui
come una colomba. 11
E si sentì
una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono
compiaciuto”.
Tentazione
nel deserto
12
Subito
dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e
vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo
servivano.
II.
IL MINISTERO DI GESÙ IN GALILEA
Gesù
inaugura la sua predicazione
14
Dopo che
Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio
e diceva: 15
“Il
tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al
vangelo”.
Chiamata
dei primi quattro discepoli
16
Passando
lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre
gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò
diventare pescatori di uomini”. 18 E
subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide sulla barca
anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20
Li chiamò.
Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo
seguirono.
Gesù
insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato
21
Andarono
a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad
insegnare. 22
Ed erano
stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e
non come gli scribi. 23 Allora
un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a
gridare: 24 “Che
c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il
santo di Dio”. 25 E
Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”. 26 E lo spirito immondo, straziandolo e
gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti
furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo?
Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi
e gli obbediscono! ”. 28 La
sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.
Guarigione
della suocera di Simone
29
E, usciti
dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia
di Giacomo e di Giovanni. 30 La
suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31
Egli,
accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si
mise a servirli.
Molte
guarigioni
32
Venuta la
sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
33
Tutta la
città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì
molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non
permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Gesù
abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Galilea
35
Al
mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un
luogo deserto e là pregava. 36
Ma Simone
e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 37 e, trovatolo, gli dissero: “Tutti ti
cercano! ”. 38
Egli
disse loro: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi
anche là; per questo infatti sono venuto! ”. 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle
loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Guarigione
di un lebbroso
40
Allora
venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi,
puoi guarirmi! ”. 41
Mosso a
compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, guarisci! ”. 42
Subito la
lebbra scomparve ed egli guarì. 43 E,
ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 44 “Guarda
di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua
purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro”. 45
Ma
quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto
che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava
fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
Capitolo
2
Guarigione
di un paralitico
1
Ed entrò
di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e
si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla
porta, ed egli annunziava loro la parola.
3
Si
recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi,
a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e,
fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5
Gesù,
vista la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi
peccati”.
6
Seduti là
erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7 “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi
può rimettere i peccati se non Dio solo? ”.
8
Ma Gesù,
avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse
loro: “Perché pensate così nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico:
Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10
Ora,
perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere
i peccati, 11
ti ordino
- disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua”. 12
Quegli si
alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si
meravigliarono e lodavano Dio dicendo: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!
”.
Chiamata
di Levi
13
Uscì di
nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14
Nel
passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli
disse: “Seguimi”.
Egli,
alzatosi, lo seguì.
Pasto
con i peccatori
15
Mentre
Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a
mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo
seguivano. 16
Allora
gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i
pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: “Come mai egli mangia e beve in
compagnia dei pubblicani e dei peccatori? ”. 17 Avendo
udito questo, Gesù disse loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico,
ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori”.
Discussione
sul digiuno
18
Ora i
discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora
da Gesù e gli dissero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei
farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano? ”. 19 Gesù disse loro: “Possono forse
digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo
sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma
verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. 21
Nessuno
cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo
nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri
vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino
nuovo in otri nuovi”.
Le
spighe strappate
23
In giorno
di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando,
cominciarono a strappare le spighe 24 I
farisei gli dissero: “Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è
permesso? ”. 25 Ma
egli rispose loro: “Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò
nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26 Come
entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani
dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche
ai suoi compagni? ”. 27
E diceva
loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28
Perciò
il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”.
Capitolo
3
Guarigione
di un uomo dalla mano inaridita
1
Entrò di
nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, 2 e lo osservavano per vedere se lo
guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3 Egli disse all’uomo che aveva la mano
inaridita: “Mettiti nel mezzo! ”. 4 Poi
domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare
una vita o toglierla? ”. 5 Ma
essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la
durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: “Stendi la mano! ”. La stese e
la sua mano fu risanata. 6 E
i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per
farlo morire.
Le
folle al seguito di Gesù
7
Gesù
intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla
dalla Galilea. 8
Dalla
Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di
Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. 9 Allora
egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a
causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10 Infatti ne aveva guariti molti, così che
quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
11
Gli
spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: “Tu
sei il Figlio di Dio! ”. 12
Ma egli
li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
Istituzione
dei Dodici
13
Salì poi
sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. 14 Ne
costituì Dodici che stessero con lui 15 e
anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
16
Costituì
dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; 17 poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni
fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del
tuono; 18
e Andrea,
Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo
19
e Giuda
Iscariota, quello che poi lo tradì.
Passi
dei parenti di Gesù
20
Entrò in
una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non
potevano neppure prendere cibo. 21 Allora
i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: “È
fuori di sé”.
Calunnie
degli scribi
22
Ma gli
scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da
Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni”. 23 Ma egli, chiamatili, diceva loro in
parabole: “Come può satana scacciare satana? 24 Se un regno è diviso in se stesso,
quel regno non può reggersi; 25 se
una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. 26
Alla
stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può
resistere, ma sta per finire. 27
Nessuno
può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà
legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno
perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29
ma chi
avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà
reo di colpa eterna”. 30
Poiché
dicevano: “È posseduto da uno spirito immondo”.
I
veri parenti di Gesù
31
Giunsero
sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32
Tutto
attorno era seduta la folla e gli dissero: “Ecco tua madre, i tuoi fratelli e
le tue sorelle sono fuori e ti cercano”. 33 Ma
egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? ”. 34
Girando
lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: “Ecco mia madre e
i miei fratelli! 35
Chi
compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”.
Capitolo
4
Parabola
del seminatore
1
Di nuovo
si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme,
tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la
folla era a terra lungo la riva. 2 Insegnava
loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3
“Ascoltate.
Ecco, uscì il seminatore a seminare. 4 Mentre
seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
5 Un’altra
cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non
c’era un terreno profondo; 6 ma
quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7
Un’altra
cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8
E
un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese
ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno”. 9 E diceva: “Chi ha orecchi per
intendere intenda! ”.
Perché
Gesù parla in parabole
10
Quando
poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli
disse loro: 11
“A voi
è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto
viene esposto in parabole, 12 perché:
guardino,
ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato”.
Spiegazione
della parabola del seminatore
13
Continuò
dicendo loro: “Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte
le altre parabole? 14
Il
seminatore semina la parola. 15
Quelli
lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando
l’ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. 16
Similmente
quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la
parola, subito l’accolgono con gioia, 17 ma
non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di
qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. 18
Altri
sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato
la parola, 19
ma
sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte
le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. 20
Quelli
poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la
parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del
sessanta, chi del cento per uno”.
Come
ricevere e trasmettere l’insegnamento di Gesù
21
Diceva
loro: “Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il
letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non
c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di
segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere,
intenda! ”.
24
Diceva
loro: “Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale
misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi
non ha, sarà tolto anche quello che ha”.
Parabola
del seme che spunta da solo
26
Diceva:
“Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il
seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché
la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco
pieno nella spiga. 29
Quando il
frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la
mietitura”.
Parabola
del grano di senapa
30
Diceva:
“A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo
descriverlo? 31
Esso è
come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più
piccolo di tutti semi che sono sulla terra 32 ma
appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami
tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”.
Conclusione
sulle parabole
33
Con molte
parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano
intendere. 34
Senza
parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
La
tempesta sedata
35
In quel
medesimo giorno, verso sera, disse loro: “Passiamo all’altra riva”. 36 E
lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano
anche altre barche con lui. 37
Nel
frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca,
tanto che ormai era piena. 38 Egli
se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli
dissero: “Maestro, non t’importa che moriamo? ”. 39 Destatosi, sgridò il vento e disse al
mare: “Taci, calmati! ”. Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. 40
Poi disse
loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? ”. 41 E furono presi da grande timore e si
dicevano l’un l’altro: “Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il
mare obbediscono? ”.
Capitolo
5
L’indemoniato
geraseno
1
Intanto
giunsero all’altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. 2 Come scese dalla barca, gli venne
incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3
Egli
aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato
neanche con catene, 4
perché
più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le
catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, tra i
sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6 Visto
Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, 7 e
urlando a gran voce disse: “Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio
altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi! ”. 8
Gli
diceva infatti: “Esci, spirito immondo, da quest’uomo! ”. 9 E gli domandò: “Come ti chiami? ”.
“Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti”. 10 E
prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella
regione.
11
Ora
c’era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. 12 E gli spiriti lo scongiurarono:
“Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi”. 13 Glielo permise. E gli spiriti immondi
uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare;
erano circa duemila e affogarono uno dopo l’altro nel mare. 14
I
mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la
gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
15
Giunti
che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui
che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16 Quelli che avevano visto tutto,
spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. 17
Ed essi
si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. 18 Mentre risaliva nella barca, colui che era
stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. 19
Non
glielo permise, ma gli disse: “Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò
che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato”. 20 Egli se ne andò e si mise a proclamare
per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.
Guarigione
dell’emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo
21
Essendo
passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed
egli stava lungo il mare. 22
Si recò
da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si
gettò ai piedi 23 e
lo pregava con insistenza: “La mia figlioletta è agli estremi; vieni a
imporle le mani perché sia guarita e viva”. 24 Gesù andò con lui. Molta folla lo
seguiva e gli si stringeva intorno.
25
Or una
donna, che da dodici anni era affetta da emorragia 26 e aveva molto sofferto per opera di molti
medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, 27
udito
parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello.
Diceva infatti: 28
“Se
riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. 29 E subito le si fermò il flusso di
sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
30
Ma subito
Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo:
“Chi mi ha toccato il mantello? ”. 31 I
discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi
mi ha toccato? ”. 32 Egli
intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33
E la
donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò
davanti e gli disse tutta la verità. 34 Gesù
rispose: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo
male”.
35
Mentre
ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: “Tua
figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro? ”. 36 Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo
della sinagoga: “Non temere, continua solo ad aver fede! ”. 37
E non
permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di
Giacomo. 38
Giunsero
alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e
urlava. 39
Entrato,
disse loro: “Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta,
ma dorme”. 40
Ed essi
lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre
della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. 41 Presa
la mano della bambina, le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla,
io ti dico, alzati! ”. 42
Subito la
fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi
da grande stupore. 43
Gesù
raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle
da mangiare.
Capitolo
6
Visita
a Nazaret
1
Partito
quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 2 Venuto
il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo
rimanevano stupiti e dicevano: “Donde gli vengono queste cose? E che sapienza
è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 3 Non
è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses,
di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi? ”. E si
scandalizzavano di lui. 4
Ma Gesù
disse loro: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi
parenti e in casa sua”. 5
E non vi
potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
6
E si
meravigliava della loro incredulità.
Missione
dei dodici
Gesù
andava attorno per i villaggi, insegnando.
7
Allora
chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere
sugli spiriti immondi. 8
E ordinò
loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né
bisaccia, né denaro nella borsa; 9 ma,
calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 10
E diceva
loro: “Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
11
Se in
qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la
polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro”. 12 E partiti, predicavano che la gente si
convertisse, 13 scacciavano
molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.
Erode
e Gesù
14
Il re
Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso.
Si diceva: “Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il
potere dei miracoli opera in lui”. 15 Altri
invece dicevano: “È Elia”; altri dicevano ancora: “È un profeta, come
uno dei profeti”. 16 Ma
Erode, al sentirne parlare, diceva: “Quel Giovanni che io ho fatto decapitare
è risuscitato! ”.
Esecuzione
di Giovanni Battista
17
Erode
infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di
Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 18 Giovanni
diceva a Erode: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello”. 19 Per
questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non
poteva, 20
perché
Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche
se nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
21
Venne però
il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i
grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 22 Entrata
la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla ragazza: “Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò”.
23
E le fece
questo giuramento: “Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la
metà del mio regno”. 24
La
ragazza uscì e disse alla madre: “Che cosa devo chiedere? ”. Quella
rispose: “La testa di Giovanni il Battista”. 25 Ed
entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: “Voglio che tu mi dia
subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista”. 26 Il
re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle
opporle un rifiuto. 27
Subito il
re mandò una guardia con l’ordine che gli fosse portata la testa. 28 La
guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la
diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29 I
discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo
posero in un sepolcro.
Prima
moltiplicazione dei pani
30
Gli
apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano
fatto e insegnato. 31
Ed egli
disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò”.
Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il
tempo di mangiare. 32
Allora
partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
33
Molti però
li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là
a piedi e li precedettero. 34 Sbarcando,
vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza
pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35 Essendosi
ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: “Questo luogo è
solitario ed è ormai tardi; 36 congedali
perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano
comprarsi da mangiare”. 37 Ma
egli rispose: “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo
andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare? ”. 38
Ma egli
replicò loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. E accertatisi,
riferirono: “Cinque pani e due pesci”. 39 Allora
ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull’erba verde. 40
E
sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò
gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai
discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 42
Tutti
mangiarono e si sfamarono, 43 e
portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 44
Quelli
che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
Gesù
cammina sulle acque
45
Ordinò
poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull’altra riva, verso
Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 46 Appena li ebbe congedati, salì sul monte a
pregare. 47
Venuta la
sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 48 Vedendoli però tutti affaticati nel
remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della
notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49
Essi,
vedendolo camminare sul mare, pensarono: “È un fantasma”, e cominciarono a
gridare, 50
perché
tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la
parola e disse: “Coraggio, sono io, non temete! ”. 51 Quindi salì con loro sulla barca e il
vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 52
perché
non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.
Guarigioni
nel paese di Genesaret
53
Compiuta
la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. 54 Appena scesi dalla barca, la gente lo
riconobbe, 55
e
accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli
che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 56 E dovunque giungeva, in villaggi o città
o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare
almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.
Capitolo
7
Discussione
sulle tradizioni farisaiche
1
Allora si
riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 2
Avendo
visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non
lavate - 3
i farisei
infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al
gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 4 e tornando dal mercato non mangiano senza aver
fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature
di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 5 quei farisei e scribi lo interrogarono:
“Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli
antichi, ma prendono cibo con mani immonde? ”. 6 Ed egli rispose loro: “Bene ha
profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo
popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
7
Invano
essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8
Trascurando
il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”. 9 E
aggiungeva: “Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per
osservare la vostra tradizione. 10
Mosè
infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre
sia messo a morte. 11
Voi
invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta
sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12 non
gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 13
annullando
così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose
simili ne fate molte”.
Insegnamento
sul puro e sull’impuro
14
Chiamata
di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15
non c’è
nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le
cose che escono dall’uomo a contaminarlo”. 16 .
17
Quando
entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul
significato di quella parabola. 18 E
disse loro: “Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto
ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, 19
perché
non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna? ”. Dichiarava
così mondi tutti gli alimenti. 20
Quindi
soggiunse: “Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. 21
Dal di
dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive:
fornicazioni, furti, omicidi, 22
adultèri,
cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia,
stoltezza. 23 Tutte
queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo”.
III.
VIAGGI DI GESÙ FUORI DALLA GALILEA
Guarigione
della figlia di una Siro- fenicia
24
Partito
di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva
che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. 25 Subito una donna che aveva la sua
figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò
ai suoi piedi. 26 Ora,
quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di
origine siro- fenicia. 27 Ed
egli le disse: “Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il
pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. 28 Ma essa replicò: “Sì, Signore, ma
anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli”. 29
Allora le
disse: “Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia”.
30
Tornata a
casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
Guarigione
di un sordomuto
31
Di
ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di
Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di
imporgli la mano. 33 E
portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con
la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando quindi verso il cielo, emise
un sospiro e disse: “Effatà” cioè: “Apriti! ”. 35 E subito gli si aprirono gli orecchi,
si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36
E comandò
loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne
parlavano 37
e, pieni
di stupore, dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare
i muti! ”.
Capitolo
8
Seconda
moltiplicazione dei pani
1
In quei
giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé
i discepoli e disse loro: 2 “Sento
compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non
hanno da mangiare. 3 Se
li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro
vengono di lontano”. 4 Gli
risposero i discepoli: “E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un
deserto? ”. 5 E
domandò loro: “Quanti pani avete? ”. Gli dissero: “Sette”. 6
Gesù
ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese
grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li
distribuirono alla folla. 7
Avevano
anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse
di distribuire anche quelli. 8 Così
essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. 9
Erano
circa quattromila. E li congedò.
10
Salì poi
sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.
I
farisei domandano un segno dal cielo
11
Allora
vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno
dal cielo, per metterlo alla prova. 12 Ma
egli, traendo un profondo sospiro, disse: “Perché questa generazione chiede
un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa
generazione”. 13
E
lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all’altra sponda.
Il
lievito dei farisei e di Erode
14
Ma i
discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla
barca che un pane solo. 15 Allora
egli li ammoniva dicendo: “Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei
e dal lievito di Erode! ”. 16 E quelli dicevano fra loro: “Non abbiamo
pane”. 17
Ma Gesù,
accortosi di questo, disse loro: “Perché discutete che non avete pane? Non
intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi
e non udite ? E non vi ricordate, 19 quando ho spezzato i cinque pani per i
cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via? ”. Gli dissero:
“Dodici”. 20
“E
quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi
avete portato via? ”. Gli dissero: “Sette”. 21 E
disse loro: “Non capite ancora? ”.
Guarigione
di un cieco a Betsaida
22
Giunsero
a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. 23 Allora preso il cieco per mano, lo
condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli
impose le mani e gli chiese: “Vedi qualcosa? ”. 24 Quegli, alzando gli occhi, disse:
“Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano”. 25
Allora
gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato
e vedeva a distanza ogni cosa. 26 E
lo rimandò a casa dicendo: “Non entrare nemmeno nel villaggio”.
Professione
di fede di Pietro
27
Poi Gesù
partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e
per via interrogava i suoi discepoli dicendo: “Chi dice la gente che io sia?
”. 28
Ed essi
gli risposero: “Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei
profeti”. 29
Ma egli
replicò: “E voi chi dite che io sia? ”. Pietro gli rispose: “Tu sei il
Cristo”. 30
E impose
loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
Primo
annunzio della passione
31
E cominciò
a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere
riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso
e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù
faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si
mise a rimproverarlo. 33 Ma
egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse:
“Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini”.
Condizioni
per seguire Gesù
34
Convocata
la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire
dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la propria
vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo,
la salverà. 36 Che
giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria
anima? 37 E
che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? 38
Chi si
vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e
peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà
nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”.
Capitolo
9
1
E diceva
loro: “In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza
aver visto il regno di Dio venire con potenza”.
La
trasfigurazione
2
Dopo sei
giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un
monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro 3
e le sue
vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe
renderle così bianche. 4 E
apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. 5 Prendendo allora la parola, Pietro
disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una
per te, una per Mosè e una per Elia! ”. 6 Non
sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. 7
Poi si
formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube:
“Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo! ”. 8 E subito guardandosi attorno, non videro più
nessuno, se non Gesù solo con loro.
Domanda
su Elia
9
Mentre
scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano
visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risuscitato dai morti. 10 Ed
essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire
risuscitare dai morti. 11
E lo
interrogarono: “Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia? ”. 12 Egli
rispose loro: “Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta
scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. 13 Orbene,
io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno
voluto, come sta scritto di lui”.
L’epilettico
indemoniato
14
E giunti
presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che
discutevano con loro. 15
Tutta la
folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 16 Ed egli li interrogò: “Di che cosa
discutete con loro? ”. 17 Gli
rispose uno della folla: “Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da
uno spirito muto. 18 Quando
lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si
irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono
riusciti”. 19 Egli
allora in risposta, disse loro: “O generazione incredula! Fino a quando starò
con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me”. 20
E glielo
portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed
egli, caduto a terra, si rotolava spumando. 21 Gesù
interrogò il padre: “Da quanto tempo gli accade questo? ”. Ed egli rispose:
“Dall’infanzia; 22 anzi,
spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu
puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. 23 Gesù
gli disse: “Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede”. 24 Il padre del fanciullo rispose ad alta
voce: “Credo, aiutami nella mia incredulità”. 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,
minacciò lo spirito immondo dicendo: “Spirito muto e sordo, io te l’ordino,
esci da lui e non vi rientrare più”. 26 E
gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come
morto, sicché molti dicevano: “È morto”. 27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò
ed egli si alzò in piedi.
28
Entrò
poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: “Perché noi non
abbiamo potuto scacciarlo? ”. 29 Ed
egli disse loro: “Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun
modo, se non con la preghiera”.
Secondo
annunzio della passione
30
Partiti
di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31
Istruiva
infatti i suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell’uomo sta per esser
consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo
tre giorni, risusciterà”. 32 Essi
però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli
spiegazioni.
Chi
è il più grande?
33
Giunsero
intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: “Di che cosa stavate
discutendo lungo la via? ”. 34 Ed
essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più
grande. 35
Allora,
sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: “Se uno vuol essere il primo, sia
l’ultimo di tutti e il servo di tutti”. 36 E, preso un bambino, lo pose in mezzo e
abbracciandolo disse loro:
37
“Chi
accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non
accoglie me, ma colui che mi ha mandato”.
Uso
del nome di Gesù
38
Giovanni
gli disse: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e
glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. 39 Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché
non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa
parlare male di me. 40 Chi
non è contro di noi è per noi.
Carità
verso i discepoli
41
Chiunque
vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi
dico in verità che non perderà la sua ricompensa.
Lo
scandalo
42
Chi
scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si
metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. 43 Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è
meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna,
nel fuoco inestinguibile. 44 .
45
Se il tuo
piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che
esser gettato con due piedi nella Geenna. 46 . 47 Se il tuo occhio ti scandalizza,
cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere
gettato con due occhi nella Geenna, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si
estingue. 49 Perché
ciascuno sarà salato con il fuoco. 50 Buona cosa il sale; ma se il sale
diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e
siate in pace gli uni con gli altri”.
Capitolo
10
Questione
sul divorzio
1
Partito
di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla
accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. 2
E
avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: “È lecito
ad un marito ripudiare la propria moglie? ”. 3 Ma
egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè? ”. 4
Dissero:
“Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. 5 Gesù
disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa
norma. 6
Ma
all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua
madre e i due saranno una carne sola. 8 Sicché
non sono più due, ma una sola carne. 9 L’uomo dunque non separi ciò che Dio
ha congiunto”. 10 Rientrati
a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli
disse: 11 “Chi
ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di
lei; 12 se
la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.
Gesù
e i bambini
13
Gli
presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14
Gesù, al
vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me
e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 15
In verità
vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in
esso”. 16
E
prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
L’uomo
ricco
17
Mentre
usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare per
avere la vita eterna? ”. 18
Gesù gli
disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu
conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non
dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”.
20
Egli
allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza”. 21
Allora
Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: và, vendi
quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e
seguimi”. 22
Ma egli,
rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Il
pericolo delle ricchezze
23
Gesù,
volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto difficilmente
coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio! ”. 24 I discepoli rimasero stupefatti a
queste sue parole; ma Gesù riprese: “Figlioli, com’è difficile entrare nel
regno di Dio! 25
È più
facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel
regno di Dio”. 26
Essi,
ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: “E chi mai si può salvare? ”. 27 Ma
Gesù, guardandoli, disse: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio!
Perché tutto è possibile presso Dio”.
Ricompensa
promessa alla rinuncia
28
Pietro
allora gli disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”. 29
Gesù gli
rispose: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o
fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del
vangelo, 30
che non
riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e
figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 31 E
molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”.
Terzo
annunzio della passione
32
Mentre
erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed
essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo
di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe
accaduto: 33
“Ecco,
noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi
sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, 34
lo
scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo
tre giorni risusciterà”.
La
domanda dei figli di Zebedeo
35
E gli si
avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: “Maestro,
noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo”. 36 Egli disse loro: “Cosa volete che io
faccia per voi? ”. Gli risposero: 37 “Concedici
di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”. 38
Gesù
disse loro: “Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io
bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato? ”. Gli risposero:
“Lo possiamo”. 39
E Gesù
disse: “Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io
ricevo anche voi lo riceverete. 40 Ma
sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per
coloro per i quali è stato preparato”.
I
capi devono servire
41
All’udire
questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. 42 Allora Gesù, chiamatili a sé, disse
loro: “Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano,
e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 43 Fra voi però non è così; ma chi vuol
essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44 e chi vuol essere il primo tra voi sarà
il servo di tutti. 45 Il
Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e
dare la propria vita in riscatto per molti”.
Il
cieco all’uscita di Gerico
46
E
giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta
folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a
mendicare. 47
Costui,
al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio
di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ”. 48 Molti
lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: “Figlio di Davide,
abbi pietà di me! ”.
49
Allora
Gesù si fermò e disse: “Chiamatelo! ”. E chiamarono il cieco dicendogli:
“Coraggio! Alzati, ti chiama! ”. 50 Egli,
gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51
Allora
Gesù gli disse: “Che vuoi che io ti faccia? ”. E il cieco a lui: “Rabbunì,
che io riabbia la vista! ”. 52 E
Gesù gli disse: “Và, la tua fede ti ha salvato”. E subito riacquistò la
vista e prese a seguirlo per la strada.
Capitolo
11
IV.
IL MINISTERO DI GESÙ A GERUSALEMME
Ingresso
messianico in Gerusalemme
1
Quando si
avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli
Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2 e
disse loro: “Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in
esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo
e conducetelo. 3 E
se qualcuno vi dirà: Perché fate questo? , rispondete: Il Signore ne ha
bisogno, ma lo rimanderà qui subito”. 4 Andarono e trovarono un asinello legato
vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 E
alcuni dei presenti però dissero loro: “Che cosa fate, sciogliendo questo
asinello? ”. 6
Ed essi
risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7 Essi
condussero l’asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli
vi montò sopra. 8
E molti
stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano
tagliate dai campi. 9
Quelli
poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano:
Osanna!
Benedetto
colui che viene nel nome del Signore!
10
Benedetto
il regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!
11
Ed entrò
a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai
l’ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.
Il
fico sterile
12
La
mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 E avendo visto di lontano un fico che aveva
delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma
giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione
dei fichi. 14 E
gli disse: “Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti”. E i discepoli
l’udirono.
I
venditori cacciati dal tempio
15
Andarono
intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che
vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le
sedie dei venditori di colombe 16
e non
permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17 Ed insegnava loro dicendo: “Non sta
forse scritto:
La mia
casa sarà chiamata
casa di
preghiera per tutte le genti?
Voi
invece ne avete fatto una spelonca di ladri! ”.
18
L’udirono
i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano
infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.
19
Quando
venne la sera uscirono dalla città.
Il
fico seccato. Fede e preghiera
20
La
mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Allora Pietro, ricordatosi, gli disse:
“Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato”. 22 Gesù
allora disse loro: “Abbiate fede in Dio! 23 In
verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza
dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà
accordato. 24 Per
questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di
averlo ottenuto e vi sarà accordato. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete
qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei
cieli perdoni a voi i vostri peccati”. 26 .
Obiezione
dei Giudei sull’autorità di Gesù
27
Andarono
di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si
avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 28
“Con
quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo? ”. 29 Ma
Gesù disse loro: “Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi
dirò con quale potere lo faccio. 30
Il
battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”. 31 Ed essi discutevano tra sé dicendo:
“Se rispondiamo “dal cielo”, dirà: Perché allora non gli avete creduto? 32
Diciamo
dunque “dagli uomini”? ”. Però temevano la folla, perché tutti
consideravano Giovanni come un vero profeta. 33 Allora
diedero a Gesù questa risposta: “Non sappiamo”. E Gesù disse loro:
“Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.
Capitolo
12
Parabola
dei vignaioli omicidi
1
Gesù si
mise a parlare loro in parabole: “Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno
una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei
vignaioli e se ne andò lontano. 2 A
suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. 3
Ma essi,
afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Inviò loro di nuovo un altro servo:
anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. 5
Ne inviò
ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò,
alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6 Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo
inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! 7
Ma quei
vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità
sarà nostra. 8
E
afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna?
Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 10
Non avete
forse letto questa Scrittura:
La pietra
che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d’angolo;
11
dal
Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri”?
12
Allora
cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che
aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.
Il
tributo a Cesare
13
Gli
mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 14
E venuti,
quelli gli dissero: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di
nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la
via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no? ”.
15
Ma egli,
conoscendo la loro ipocrisia, disse: “Perché mi tentate? Portatemi un denaro
perché io lo veda”. 16
Ed essi
glielo portarono. Allora disse loro: “Di chi è questa immagine e
l’iscrizione? ”. Gli risposero: “Di Cesare”. 17 Gesù
disse loro: “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di
Dio”. E rimasero ammirati di lui.
La
risurrezione dei morti
18
Vennero a
lui dei sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e lo interrogarono
dicendo: 19
“Maestro,
Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie
senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 20
C’erano
sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; 21
allora la
prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, 22
e nessuno
dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23
Nella
risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché
in sette l’hanno avuta come moglie”. 24 Rispose
loro Gesù: “Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le
Scritture, né la potenza di Dio? 25 Quando risusciteranno dai morti,
infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26
A
riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè,
a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo,
il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27 Non
è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore”.
Il
primo comandamento
28
Allora si
accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro
ben risposto, gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti? ”. 29
Gesù
rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico
Signore; 30
amerai
dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con
tutta la tua forza. 31
E il
secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro
comandamento più importante di questi”. 32 Allora
lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è
unico e non v’è altri all’infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la
mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti
gli olocausti e i sacrifici”. 34 Gesù,
vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: “Non sei lontano dal regno
di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Il
Cristo, figlio e Signore di Davide
35
Gesù
continuava a parlare, insegnando nel tempio: “Come mai dicono gli scribi che
il Messia è figlio di Davide? 36 Davide
stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:
Disse il
Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi.
37
Davide
stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio? ”. E la numerosa
folla lo ascoltava volentieri.
Gli
scribi giudicati da Gesù
38
Diceva
loro mentre insegnava: “Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in
lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39 avere
i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40
Divorano
le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una
condanna più grave”.
L’obolo
della vedova
41
E
sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro.
E tanti ricchi ne gettavano molte. 42 Ma
venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 43
Allora,
chiamati a sé i discepoli, disse loro: “In verità vi dico: questa vedova ha
gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44 Poiché
tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha
messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”.
Capitolo
13
Discorso
escatologico. Introduzione
1
Mentre
usciva dal tempio, un discepolo gli disse: “Maestro, guarda che pietre e che
costruzioni! ”. 2
Gesù gli
rispose: “Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra,
che non sia distrutta”. 3
Mentre
era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni
e Andrea lo interrogavano in disparte: 4 “Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà
il segno che tutte queste cose staranno per compiersi? ”.
L’inizio
dei dolori
5
Gesù si
mise a dire loro: “Guardate che nessuno v’inganni! 6 Molti verranno in mio nome, dicendo:
“Sono io”, e inganneranno molti. 7 E
quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò
avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Si leverà infatti nazione contro
nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno
carestie. Questo sarà il principio dei dolori.
9
Ma voi
badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle
sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render
testimonianza davanti a loro. 10
Ma prima
è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11 E quando vi condurranno via per
consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in
quell’ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
12
Il
fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli
insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13 Voi
sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla
fine sarà salvato.
La
grande tribolazione di Gerusalemme
14
Quando
vedrete l’abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge
capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi si trova sulla terrazza non scenda
per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16 chi è nel campo non torni indietro a
prendersi il mantello. 17 Guai
alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18
Pregate
che ciò non accada d’inverno; 19 perché
quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall’inizio della
creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. 20
Se il
Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo
degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà:
“Ecco, il Cristo è qui, ecco è là”, non ci credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi
profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli
eletti. 23
Voi però
state attenti! Io vi ho predetto tutto.
Manifestazione
gloriosa del Figlio dell’uomo
24
In quei
giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
25
e gli
astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26
Allora
vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27
Ed egli
manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità
della terra fino all’estremità del cielo.
Parabola
del fico
28
Dal fico
imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le
foglie, voi sapete che l’estate è vicina; 29 così
anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino,
alle porte. 30 In
verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose
siano avvenute. 31 Il
cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32
Quanto
poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel
cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
Vegliare
per non essere sorpresi
33
State
attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34 È come uno che è partito per un
viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno
il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35 Vigilate
dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o
a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36 perché non giunga all’improvviso,
trovandovi addormentati. 37 Quello
che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate! ”.
Capitolo
14
V.
LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESÙ
Complotto
contro Gesù
1
Mancavano
intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi
cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2 Dicevano
infatti: “Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo”.
L’unzione
a Betania
3
Gesù si
trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa,
giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo
genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul
suo capo. 4
Ci furono
alcuni che si sdegnarono fra di loro: “Perché tutto questo spreco di olio
profumato? 5
Si poteva
benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri! ”.
Ed erano infuriati contro di lei.
6
Allora
Gesù disse: “Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto
verso di me un’opera buona; 7
i poveri
infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece
non mi avete sempre. 8 Essa
ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la
sepoltura. 9 In
verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si
racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto”.
Il
tradimento di Giuda
10
Allora
Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare
loro Gesù. 11
Quelli
all’udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava
l’occasione opportuna per consegnarlo.
Preparativi
del pasto pasquale
12
Il primo
giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero:
“Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua? ”. 13
Allora
mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: “Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo 14 e
là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia
stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15
Egli vi
mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là
preparate per noi”. 16
I
discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e
prepararono per la Pasqua.
Annunzio
del tradimento di Giuda
17
Venuta la
sera, egli giunse con i Dodici. 18 Ora,
mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: “In verità vi dico, uno di
voi, colui che mangia con me, mi tradirà”. 19 Allora cominciarono a rattristarsi e a
dirgli uno dopo l’altro: “Sono forse io? ”. 20 Ed egli disse loro: “Uno dei Dodici,
colui che intinge con me nel piatto. 21 Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta
scritto di lui, ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è
tradito! Bene per quell’uomo se non fosse mai nato! ”.
Istituzione
dell’Eucaristia
22
Mentre
mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede
loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. 23 Poi
prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24
E disse:
“Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. 25
In verità
vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo
berrò nuovo nel regno di Dio”.
Predizione
del rinnegamento di Pietro
26
E dopo
aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27 Gesù disse loro: “Tutti rimarrete
scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò
il pastore e le pecore saranno disperse.
28
Ma, dopo
la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. 29 Allora
Pietro gli disse: “Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò”. 30
Gesù gli
disse: “In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che
il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte”. 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva:
“Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. Lo stesso dicevano
anche tutti gli altri.
Al
Getsemani
32
Giunsero
intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli:
“Sedetevi qui, mentre io prego”. 33 Prese
con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34
Gesù
disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e
vegliate”. 35
Poi,
andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile,
passasse da lui quell’ora. 36
E diceva:
“Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però
non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”. 37 Tornato
indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei
riuscito a vegliare un’ora sola? 38 Vegliate e pregate per non entrare in
tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 39
Allontanatosi
di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40 Ritornato li trovò addormentati, perché i
loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.
41
Venne la
terza volta e disse loro: “Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta
l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi
tradisce è vicino”.
L’arresto
di Gesù
43
E subito,
mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con
spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44
Chi lo
tradiva aveva dato loro questo segno: “Quello che bacerò, è lui; arrestatelo
e conducetelo via sotto buona scorta”. 45 Allora
gli si accostò dicendo: “Rabbì” e lo baciò. 46 Essi gli misero addosso le mani e lo
arrestarono. 47 Uno
dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli
recise l’orecchio 48 Allora
Gesù disse loro: “Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a
prendermi. 49 Ogni
giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si
adempiano dunque le Scritture! ”.
50
Tutti
allora, abbandonandolo, fuggirono. 51 Un
giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. 52
Ma egli,
lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Gesù
davanti al sinedrio
53
Allora
condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei
sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro
lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne
stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55 Intanto
i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù
per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56 Molti
infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non
erano concordi. 57 Ma
alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58
“Noi lo
abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani
d’uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d’uomo”. 59 Ma
nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in
mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: “Non rispondi nulla? Che cosa
testimoniano costoro contro di te? ”. 61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla.
Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: “Sei tu il Cristo, il
Figlio di Dio benedetto? ”. 62 Gesù
rispose: “Io lo sono!
E vedrete
il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo”.
63
Allora il
sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: “Che bisogno abbiamo ancora di
testimoni? 64
Avete
udito la bestemmia; che ve ne pare? ”. Tutti sentenziarono che era reo di
morte.
65
Allora
alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo
e a dirgli: “Indovina”. I servi intanto lo percuotevano.
Rinnegamenti
di Pietro
66
Mentre
Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67 e,
vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: “Anche tu eri con
il Nazareno, con Gesù”. 68
Ma egli
negò: “Non so e non capisco quello che vuoi dire”. Uscì quindi fuori del
cortile e il gallo cantò. 69
E la
serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: “Costui è di quelli”. 70
Ma egli
negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: “Tu sei
certo di quelli, perché sei Galileo”. 71 Ma
egli cominciò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell’uomo che voi
dite”. 72
Per la
seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che
Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per
tre volte”. E scoppiò in pianto.
Capitolo
15
Gesù
davanti a Pilato
1
Al
mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo
aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a
Pilato. 2
Allora
Pilato prese a interrogarlo: “Sei tu il re dei Giudei? ”. Ed egli rispose:
“Tu lo dici”. 3
I sommi
sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. 4 Pilato
lo interrogò di nuovo: “Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!
”. 5
Ma Gesù
non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato.
6
Per la
festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. 7 Un tale chiamato Barabba si trovava in
carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. 8
La folla,
accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. 9 Allora Pilato rispose loro: “Volete
che vi rilasci il re dei Giudei? ”. 10 Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo
avevano consegnato per invidia. 11 Ma
i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto
Barabba. 12 Pilato
replicò: “Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei? ”. 13
Ed essi
di nuovo gridarono: “Crocifiggilo! ”. 14 Ma
Pilato diceva loro: “Che male ha fatto? ”. Allora essi gridarono più forte:
“Crocifiggilo! ”. 15 E
Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e,
dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
La
corona di spine
16
Allora i
soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta
la coorte. 17
Lo
rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela
misero sul capo. 18
Cominciarono
poi a salutarlo: “Salve, re dei Giudei! ”. 19 E
gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le
ginocchia, si prostravano a lui. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono
della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per
crocifiggerlo.
La
via della croce
21
Allora
costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla
campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. 22 Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota,
che significa luogo del cranio, 23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma
egli non ne prese.
La
crocifissione
24
Poi lo
crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che
ciascuno dovesse prendere. 25 Erano
le nove del mattino quando lo crocifissero. 26 E l’iscrizione con il motivo della
condanna diceva: Il re dei Giudei. 27 Con
lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. 28
.
Gesù
in croce deriso e oltraggiato
29
I
passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: “Ehi, tu che
distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30 salva
te stesso scendendo dalla croce! ”. 31 Ugualmente anche i sommi sacerdoti con
gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: “Ha salvato altri, non può
salvare se stesso! 32 Il
Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e
crediamo”. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
La
morte di Gesù
33
Venuto
mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 34
Alle tre
Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni? , che significa:
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35 Alcuni
dei presenti, udito ciò, dicevano: “Ecco, chiama Elia! ”. 36
Uno corse
a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere,
dicendo: “Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce”. 37 Ma
Gesù, dando un forte grido, spirò.
38
Il velo
del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso.
39
Allora il
centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse:
“Veramente quest’uomo era Figlio di Dio! ”.
Le
pie donne sul Calvario
40
C’erano
anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala,
Maria madre di Giacomo il minore e di ioses, e Salome, 41 che lo seguivano e servivano quando era
ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
La
sepoltura
42
Sopraggiunta
ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, 43 Giuseppe
d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno
di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. 44
Pilato si
meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se
fosse morto da tempo. 45
Informato
dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù
dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella
roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. 47
Intanto
Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva
deposto.
Capitolo
16
La
tomba vuota. Messaggio dell’angelo
1
Passato
il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici
per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di
buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del
sole. 3 Esse
dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del
sepolcro? ”. 4
Ma,
guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto
grande. 5
Entrando
nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste
bianca, ed ebbero paura. 6
Ma egli
disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È
risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. 7 Ora andate, dite ai suoi discepoli e a
Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”. 8
Ed esse,
uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento.
E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.
Apparizioni
di Gesù risuscitato
9
Risuscitato
al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala,
dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci
che erano in lutto e in pianto. 11 Ma
essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
12
Dopo ciò,
apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la
campagna. 13
Anch’essi
ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
14
Alla fine
apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro
incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo
avevano visto risuscitato.
15
Gesù
disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
16
Chi
crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E
questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno
in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno,
imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.
19
Il
Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla
destra di Dio.
20
Allora
essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con
loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.