Cento passi... cento
giorni
per un progetto di liberazione al plurale.
La svolta autoritaria, lo smantellamento dello stato sociale mentre si
realizza Profit-State e un Welfare per miserabili, il distacco tra popolo ed
istituzioni e un processo violento quanto confuso di nuova
"militarizzazione" e di lacerante mortificazione della Costituzione
sono in Italia una realtā. Nel pianeta, intanto, l'organizzazione mondiale
delle disuguaglianze, lo sviluppo ineguale, un divario sempre pių incolmabile
tra Nord e Sud del mondo, le devastazioni ambientali e la corsa al riarmo sono,
al pari dell'avanzare di una nuova barbarie, un presente, all'interno del quale
dobbiamo operare, che necessariamente deve essere mutato. "Un altro mondo
č possibile" ma impone una capacitā di unire quello che ingiustizie e
nuovo imperialismo dividono e l'evitare dualismi tra il resistere e il
proporre per avanzare, valorizzando il fare, per dimostrare la validitā delle
proprie idee e, oltre l'homo ecnonomicus, il predisporre un progetto ed un
programma che chiedendo "un mondo migliore" crei coscienza,
consapevolezza, partecipazione e una non rinviabile "rivoluzione
dell'uomo".
Per questo DP (Democrazia Popolare Sinistra Unita), aprendosi a movimenti,
associazioni, alla sinistra critica ed antagonista, costituendo dove č
possibile Consigli Territoriali Unitari, aderendo a quanto giā vive ed opera
nella societā per contrastare neoliberismo e violazione dei diritti, da questo
mese di agosto alla fine del 2001 propone ed organizza cento giorni di lotta ed
iniziative... cento piccoli passi portandosi speranze e lotte di
qua e di lā, come i bagagli, per vivere un sogno di liberazione al plurale.
Il viaggio inizia in bicicletta percorrendo le vie della solidarietā e della
pace da Damasco a Bagdad contro raid ed embargo: protagonista Emilio Lambiase
(iscritto a DP), quarantacinquenne, detentore dei primati mondiali di resistenza
in pista e delle 24 ore che ha fatto di questo impegno, come recentemente per la
Palestina o contro l'embargo a Cuba, una bandiera contro ogni ingiustizia.
Emilio Lambiase attraverserā il deserto e piccole oasi per 900 chilometri
portando medicinali e solidarietā. Dal primo al nove
settembre l'impegno č a Roma al Parco Forte Prenestino di Centocelle in una
festa dove si parlerā di Roma e dalla quale partiranno presidi sotto il Comune
per chiedere interventi concreti per i migranti, diritto di cittadinanza,
interventi contro il degrado delle periferie, sull'ICI, per la cultura in
decentramento, il lavoro e la partecipazione popolare alla
gestione della "cosa pubblica". Il 20 settembre ci sarā un sit-in
sotto l'ambasciata USA per l'ambiente e contro lo Scudo Stellare e il 27 un
presidio sotto il Parlamento contro le politiche neo-liberiste del Governo, in
difesa della Carta Costituzionale e dei valori antifascisti.
Il 1 ottobre č programmato un presidio sotto l'ONU per la riforma dello stesso
e delle
strutture di Bretton Woods e il 4 sotto la RAI per un'informazione libera e
democratica. Dal 6 al 27 ottobre DP ospita il Chiapas con Fernanda Navarro
Solares, docente di filosofia all'Universitā di Cittā del Messico, traduttrice
con Allende in Cile e per il tribunale, voluto da Bertrand Russell, contro i
crimini di guerra in Vietnam, dal 1994 membro del Fronte Zapatista di
Liberazione Nazionale in Messico. Tra gli appuntamenti, per il Chiapas e il
mondo indio, che coinvolgono decine di associazioni (Intorno al
Cerchio, Punto Rosso Vicenza, ARCI Sermoneta, comuni ed enti locali, la Tavola
della Pace, ASIcuba, AIASP, Rete Associazioni Popolari, Forum Giovani...) c'č
la marcia Perugia-Assisi del 14 ottobre e l'incontro alla Casa dei Popoli di
Roma il 25 ottobre dove ci saranno numerosi artisti: Massimo Ghini, Antonino
Iuorio, Remo Remotti, Gang, Rua Port'Alba, Enrico e Antonio Capuano.
La lotta continua partecipando agli incontri in occasione delle giornate FAO con
il GSF a Roma e organizzando dal 15 al 25 novembre giornate dedicate ai diritti
dell'infanzia, contro lo sfruttamento da lavoro e minorile, contro la fame con
un "carro di Tespi" che girerā tutti i Municipi della cittā tra
teatro di strada, volantinaggi e informazione contro i
Pre-Potenti della Terra.
In ogni regione, infine, da settembre a dicembre partirā una raccolta di firme
per le "35 ore di lavoro a paritā di salario", per il ripristino
delle leggi a sostegno della cooperazione come mutuo soccorso, per i diritti dei
senzalavoro. Sappiamo che l'unica battaglia persa č quella che non si fa e che
ripartendo dal basso, oltre frammentazioni e crisi della militanza non raramente
calpestata, un altro mondo č possibile coscienti, inoltre, che dare ai poveri
č giusto ma spiegare le cause della povertā e rimuoverle č da comunisti.
DP