Una rivoluzione può essere solo figlia della cultura e delle idee

(traduzione- sintesi  del discorso di Fidel Castro alla Università centrale di Venezuela   il 3 febbraio 1999- a cura di E. Giardino).

Premessa :
A 24 ore dall'insediamento del nuovo e giovane Presidente del Venezuela- Chavez, amico di Castro- che aveva vinto le elezioni politiche , con un forte sostegno popolare,Fidel Castro arriva a Caracas- su invito ufficiale del nuovo Governo- per parlare agli studenti dell'Università venezuelana in piena libertà. Erano trascorsi oltre 40 anni - 24 gennaio 1959 - dall'ultima visita di Castro in quella Università (  3 settimane dopo la vittoria rivoluzionaria a Cuba del 1 gennaio1959). Allora  all'aeroporto di Caracas Castro trovò ad accoglierlo una grande moltitudine festosa, come gli era già accaduto in patria : una emozione grande che, in circostanze diverse e con persone diverse, rivive oggi nelle speranza del popolo venezuelano.

Perciò , rispondendo all' invito, Castro si pone una serie di domande : cosa dire a giovani e professori che ormai erano altri ? Cosa interessava loro oggi ? Come impostare il suo discorso ?

La sede dell'incontro è stata l' aula magna con 2800 presenze, ma con molti altri  sistemati in spazi aperti contigui : ad  esso Castro va con 4-5 fogli con dati  strutturali di riferimento e poche idee di   di base che sviluppa poi nel suo lungo discorso improvvisato. Un discorso che dura 4 ore e mezza

(oltre 60 pagine a stampa) che tocca aspetti di politica  internazionale e continentale (nonchè dei due Paesi Cuba e Venezuela), aspetti storici generali e personali, temi di attualità e questioni strutturali di medio-lungo periodo. Quasi un testamento umano, politico e culturale di un grande statista e di un grande rivoluzionario di livello mondiale, condotto con grande lucidità, sensibilità e capacità espressiva -confortato da applausi, risate e commenti positivi espressi dai presenti- molto attenti -  in molti passaggi- chiave del discorso. Il testo scritto- ovviamente-  non può rendere tanta "sintonia comunicativa ed umana" tra oratore ed ascoltatori. Ancora meno può farlo la traduzione di chi - conoscendo  appena la lingua spagnola- non era presente all'incontro.

Pur con questi limiti, mi sembra importante sintetizzare  e  tradurre- sia pure nel mio stile scritto- questo discorso storico per il messaggio attuale che esso lancia al mondo ed a tutti noi : tra l'altro in Italia non è arrivato né arriverà mai, non a caso- neppure l'eco attenuata di questo messaggio.

Anche chi conosce ed apprezza Fidel Castro ha spesso remore a parlarne  ed a confrontarsi con le sue idee e le sue ricette : teme di essere accusato dai più di "filocastrismo" uno slogan vuoto e sciocco usato dagli anticomunisti viscerali di tutte le latitudini che temono- esattamente come i governanti USA -  che l'esempio di  CUBA e del castrismo possa attecchire e vincere.

Naturalmente è sempre necessario verificare nei fatti, nei risultati,  nella coerenza del socialismo e comunismo dei cubani e di Castro quanto egli ci dice, non da oggi : ma dobbiamo sapere bene che il suo messaggio- rivoluzionario ed internazionalista- ci riguarda tutti, senza eccezioni.

Vi immaginate poi se un qualsiasi governante nostrano potrebbe mai ottenere ascolto tra i giovani di un altro Paese per più di 30-40 minuti ?! E' più probabile che avrebbe  fischi e dissenso: perciò il disprezzo popolare è per questi governanti non per la "politica" come si vuol far credere.

 

Sintesi del discorso

1.      Vicende, lotte e conquiste della rivoluzione cubana (pag.1-12)

Dopo alcune battute scherzose,  Castro affronta il tema dei cambiamenti umani e  storici intervenuti dall'epoca della sua prima visita (24-1-59). Lo stesso, dice, mi era accaduto pochi giorni prima - il 1^ gennaio 1999- quando a Cuba avevo commemorato i 40 anni della rivoluzione cubana : degli 11 milioni di cubani, 7,2 ml erano nati dopo quella data. Ma non si tratta solo di nascite e morti : a Cuba nel 1959 il 30% degli adulti erano analfabeti ed oltre il 50% non aveva la licenza elementare.

La loro coscienza politica - distorta dalla propaganda USA- era anche inesistente.

I dubbi popolari riguardavano anche le questioni più ovvie : la riforma agraria, lo sfruttamento storico dei latifondisti, la proprietà pubblica o privata delle banche, delle industrie, ecc.

Poi quando si  convinsero della necessità e della bontà delle nostre decisioni (nazionalizzazioni, riforme agrarie, ecc.) e se si chiedeva loro : "siete d'accordo con il socialismo ?" rispondevano "No, no, con il socialismo no ! " (per non dire del comunismo, una parolaccia !).

Con la alfabetizzazione e con le realizzazioni concrete facemmo avanzare una coscienza socialista.

Nessun popolo si fa rivoluzionario con la forza : una rivoluzione può solo essere figlia della cultura e delle idee. Quindi le idee, la fede (rivoluzionaria), i valori valgono molto. Di qui viene la nostra resistenza che in 40 anni abbiamo opposto ai nostri  potenti nemici. In tre generazioni di cubani si realizzò il miracolo che ancora continua., nonostante tutte le difficoltà.

In particolare, penso a tutti quelli che negli ultimi 8-9 anni - crollato l' URSS- hanno dovuto superare prove durissime per il blocco economico USA. Ironizza sul termine "arme intelligenti" mettendo al primo posto l 'intelligenza degli esseri umani.

Ma la lotta di Cuba contro l' imperialismo armato non è stata solo difensiva. Alle missioni di

di solidarietà internazionale in Africa ed in America latina  hanno partecipato oltre 500.000 cubani di varia estrazione e professionalità . Per es. 26.000 medici cubani  oppure 100.000 tra educatori, professionisti, costruttori e combattenti. sono stati impegnati, con uno spirito di sacrificio che solo rivoluzionari internazionalisti possono avere. E' la stessa solidarietà internazionalista voluta da J. Martì  e dal suo testamento politico anti-USA (la trincea dei valori latino-americani).

Ma oggi non c'è solo questo o quel popolo da salvare : bisogna salvare e liberare tutto la umanità ed il mondo intero. Oggi esiste una sola superpotenza egemone (mondo unipolare), quindi oggi il  compito rivoluzionario del vostro (Venezuela) come di altri popoli è più difficile, perché non c'è più la  "sponda" dell' URSS (come è stato per noi cubani). Più che un "blocco" - che significa poco- noi abbiamo subito in questi 40 anni una vera guerra economica. Esempi : volete mettere una piccola fabbrica a Cuba o investire sull'isola ? Subito avrete la visita di un funzionario USA che vi "consiglierà", anche con ricatti e minacce,di  non farlo;così per le medicine, i pezzi di ricambio, ecc

Essi partono sempre dal presupposto che l'uomo è un animale da trattare con "bastone e carota".

Ma il nostro campo di battaglia è il mondo e le nostre idee sono valide e vincenti.

 

2. Neoliberalismo, capitalismo, globalizzazione (pag.13-28)

Come potrei definire il neoliberalismo ? Posso dirlo così : la globalizzazione neoliberale vuole convertire tutti i pesi del mondo - e specialmente i nostri- in proprietà private.

Saccheggiando e sfruttando le risorse del mondo essi hanno accumulato enormi risorse e sperano di emulare il miracolo caro agli alchimisti del Medio-Evo : tramutare la carta in oro, dopo che hanno convertito l'oro in carta (moneta ) !. Essi comprano tutto, tranne alcune anime : fabbriche, sistemi di comunicazione, risorse naturali, servizi, banche, ecc. Vorrebbero convertire il mondo in una gigantesca zona "franca" dove non si paghino imposte, si portino materie prime, si produca a prezzi bassissimi, ecc. Per molti Paesi poveri diventare una di queste zone franche può essere necessario e preferibile - dato l'ordine mondiale imposto- per avere un minimo di occupazione, sia pure con salari di fame (5-7%)  rispetto ai salari dei Paesi ricchi. !

Non è una mia invenzione, lo abbiamo sentito alcuni mesi fa a Ginevra nel WTO ( o OMC): con loro danaro e le loro tecnologie puntano a comprare tutto : linee aeree  marittime, servizi pubblici di proprietà statale e popolare, ecc. Non saranno solo i lavoratori a soffrirne, ma i piccoli imprenditori, i piccoli e medi proprietari che dovranno competere con colossi della finanza e delle tecnologie.

Faccio l'esempio dei frigoriferi : se  in qualche Paese del 3^ mondo si producono frigoriferi migliori ed a minor costo che altrove, le multinazionali ne comprano il progetto, investono cifre ingenti e vanno a fabbricarli lì dove il lavoro costa poco o nulla e non vi sono imposte, distribuendoli poi ovunque, anche in sovrannumero. In questo modo l'industria nazionale chiude , ma i cittadini di quella Nazione - sempre più poveri.- non potranno comprare quei frigoriferi che ora sono costretti ad importare. Né è pensabile che la maggioranza delle persone che vivono nei Paesi poveri possano comprare tutti gli elettrodomestici che il mercato offre loro a prezzi inaccessibili. E poi cosa accadrà al mercato interno di una nazione se si arriva alla riduzione accelerata dei dazi doganali ?

Né i teorici del capitalismo sono riusciti a risolvere i problemi della disoccupazione, nemmeno nei loro Paesi più ricchi. Una contraddizione insanabile che più investe e più si tecnicizza (produttività che aumenta con risorse del talento umano e di lavoro) e più produce disoccupati e poveri . Invece potrebbe liberare uomini e risorse per attività di tempo libero.

Assistiamo ad una lotta tra giganti che si fondono e si concentrano sempre più. Producono tanti beni di consumo come se il mondo fosse  abitato da 40 ML di persone !.

Intanto nel mondo sviluppato i lavori più duri ed utili -  nei campi, nel pulire strade, ecc.- trovano solo lavoratori immigrati dal 3^ mondo. In questi giorni gli USA si dicono disposti a concedere visti a 200.000 lavoratori del 3^ mondo nel settore informatico : li abbiamo formati noi Paesi sottosviluppati, ma vengono reclutati laddove si sa poco o nulla di noi (si confonde Brasile con Bolivia).Costoro vanno lì perché gli USA hanno il monopolio dei laboratori, del danaro.. vale anche per i campioni dello sport (divagazioni scherzose, con risa ed applausi dei convenuti, anche sulla TV USA con molti spot pubblicitari e sui suoi messaggi propagandistici, nonchè sul monopolio dei film USA nel mondo. Io leggo molto- dice Fidel- più che vedere la TV e capisco che la penuria di carta ci fa fare pochi giornali e di poche pagine).

Anche insensata la distruzione di terre e di risorse produttive, per farne piste, aeroporti, supermercati ,ecc. Folle ed insensato è  anche  il modello di consumo USA che non può riguardare l'India, o la Cina o  il Pakistan o l 'Indonesia. Oggi l'uomo può lavorare solo 4 ore /g !.

Invece le leggi del mercato - ridotte ad idolatria- impongono ritmi ed orari inumani.

Con i loro modelli di produzione e consumo hanno deformato la stessa mente umana.

Seguono una serie di divagazioni ironiche sui teorici del Capitalismo, dove  quelli a me

 più vicini sono i  conservatori che parlano di crisi del capitalismo e sono sconcertati.

Desolante il quadro attuale dell 'URSS dove molti hanno cambiato bandiera in pochi giorni e dove le ricette del neoliberismo hanno fatto danni atroci : disarticolate federazioni della Repubblica, speranza di vita ridotta di 14-15 anni, mortalità infantile moltiplicata per 3-4 volte…hanno creato problemi così grandi che nemmeno Dante Alighieri  resuscitato sarebbe capace di immaginare.

Anche l' Europa sta cercando vie d'uscita monetaria al deprezzamento delle monete nazionali , dalla sterlina, alla peseta, alla lira italiana. La speculazione finanziaria gioca con carte truccate : cito il caso del "long-term management" USA che, con un fondo di soli 4500 ml di $ movimentò 120.000 ml di $ in operazioni speculative. Nella borsa- valuta degli USA più di un terzo dei risparmi delle famiglie e dei fondi- pensione sono investiti in azioni (nella crisi del 1929 erano solo il 5% !).

La economia dell' URSS, nell'agosto scorso, ebbe un crollo di 512 punti dell'indice Dow-Jones, provocando panico nel FMI e nei governanti del G7: decisero di investire 90.000 ml$ per evitare che la crisi si estendesse al Brasile ed Sud America, per arrivare poi alla borsa USA superin-flazionata (basta quindi uno spillo perché il mondo si sgonfi !).Sono questi i rischi della globalizzazione neoliberale. Ora hanno tamponato, al rischio di una crisi ancora maggiore.

Questi 8 anni che hanno distrutto l'URSS, dal 1991, sono stati per noi cubani molto duri.

Sappiate che il capitalismo ha il suo teorico originario in Adam Smith nel 1776-anno della indipendenza degli USA: è il capitalismo delle piccole fabbriche a proprietà individuale.

Poi si sviluppò con la rivoluzione industriale inglese, nacque la classe operaia e venne Carlo Marx, il pensatore più grande di tutti. Apparve la concezione socialista come antitesi del capialismo.

Prima della 1^ guerra mondiale (1915-18) il sistema monetario internazionale era basato sull'oro: venne poi la grande recessione del 1929 che durò circa 10 anni. Un altro pensatore arriva- J. Maynard Keynes- che elabora una teoria economica per far uscire gli USA dalla crisi. Il riferimento all'oro si mantenne fino al 1971, fino a Nixon. Ma già alla fine della 2^ guerra mondiale si pensava di creare una istituzione che regolasse e sviluppasse il commercio mondiale - disastrato dagli effetti della guerra. Si arrivò così agli accordi di Bretton Woods: in quel momento il Paese più ricco di tutti erano gli USA, avendo accumulato l'80% dell'oro esistente al mondo. Gli USA fissarono il loro dollaro come moneta convertibile a livello mondiale. Questo dette un enorme privilegio agli  USA con il pieno controllo dello FMI, dove ci vuole almeno l'85% dei voti per decidere alcunchè , mentre essi con 17,5% bloccano qualsiasi decisione. Nixon preparò allora la sua trappola: aveva all'inizio 30.000 ml$ (il cambio $-oro era 35 $/oncia ). Affrontò enormi spese, anche di  guerra (il Vietnam costò 500 ml$ ) senza entrate (imposte). Stavano così finendo l'oro- rimanevano meno di 10.000 ml$- per cui Nixon il 17-12-971 dichiara unilateralmente che sospendeva la conversione dei biglietti USA in oro. Controllando il mercato , se vi era una offerta eccedente di oro, compravano.

Non costava nulla a loro, consegnavano carta-valuta e raccoglievano oro, evitando così che il suo prezzo di abbassasse troppo. Se invece c'era domanda d'oro eccedente, facevano il contrario : vendevano oro delle loro  ricche riserve per ribassarne il prezzo. Molti Paesi sostenevano le loro monete nazionali con riverve-oro o con biglietti-valuta USA. Vi era così un sistema monetario mondiale abbastanza stabile. In quel momento Nixon- truffando tutto il mondo e violando accordi internazionali-  dichiara unilateralmente che i vari Paesi non hanno più il diritto di ricevere l'equivalente in oro dei loro biglietti USA. Nixon ed i suoi rimasero con l'oro e subito il suo prezzo salì : così l'oro residuo che valeva appena 10.000 ml$ salì ben oltre i 30.000 ml$ iniziali.

Oltre a ciò gli USA mantennero tutti i privilegi del sistema, acquisendo così un potere immenso e cominciando a destabilizzare il mondo intero. Cominciavano le fluttuazioni monetarie e le speculazioni di moneta esentasse. Essa era di 150 ml$/anno 14 anni fa, oggi di più di 1 ml di ml $/giorno, cioè 1 bilione spagnolo = 1m di ml (trilione USA) Mentre 1 bilione USA= 1000 ml.

Quindi è cresciuta di 2000 volte in 14 anni. Sorsero poi altri fenomeni speculativi a catena, come i "fondi di copertura" ed altri.

L'ultimo pensatore del pensiero economico capitalista fu Milton Friedman , padre del monetarismo in senso stretto, e dell'agire del FMI. Oggi tutti capiscono che quando l' FMI "aiuta" un Paese lo sprofonda economicamente e lo destabilizza politicamente (il bacio del diavolo !).Oggi c'è di tutto: depressione in alcuni Paesi, inflazione in altri, ricette e strumenti che destabilizzano Governi.

Quali sono i risultati del capitalismo dopo 300 anni ?

800 ml di affamati, 1000 milioni di analfabeti, 4000 ml di poveri, 250 ml di bambini che lavorano e 130 ml senza accesso alla educazione, 100 ml che vivono in strada (di cui 11 ml /anno -con meno di 5 anni - che muoiono per denutrizione), crescita del divario ricchi-poveri, destruzione spietata dell'ambiente, sfruttamento e spreco accelerato delle risorse naturali non rinnovabili, contamina- zione della atmosfera, dei manti freatici, dei fiumi e del mare, modificazioni climatiche chiare ed imprevedibili. Nell' ultimo secolo sono scomparsi 1000 ml di ettari di bosco vergine ed una analoga superficie si è desertificata o degradata. 30 anni fa nessuno ne parlava, oggi si tratta di una questione vitale per la nostra specie.

 

2.      Come resistere e come uscire dal disastro della globalizzazione imperialista (pag. 29-   )  

Di fronte a tutto ciò molti si chiedono, che fare ?

L'Europa che ha un PIL di 20-25.000 $ annuale pro-capite, si sta attrezzando con la moneta unica.

Anche l'Asia ha un suo organismo di integrazione economica l 'ASEAN.

E noi altri , che abbiamo PIL tra 500-1000 $ annuali pro-capite, che faremo ?

Siamo ora qui in Venezuela- la terra dove nacque e sognò Simon Bolivar : egli lottò  fino alla morte per l' unità dei nostri Paesi, disse : " gli USA sembrano destinati dalla provvidenza ad infestare la America di miserie in nome della libertà".Se era un sogno oggi la nostra unità è una necessità vitale.

L'unità della  America latina e dei Caraibi, con molti di questi Paesi Cuba ha già rapporti bilaterali.

I Paesi caraibici vivono con la produzione di banane (1-2% di ciò che si commercia, che è nulla), ma gli USA, usando il WTO, stanno favorendo le loro multinazionali a danno di questi Paesi. : li trattano come excolonie da sfruttare con una ricetta unica, ignorando le differenze e le diverse necessità di ciascuno. Perciò FMI e WTO vogliono farne tabula rasa. Anche la OCDE- club esclusivo dei ricchi- stava elaborando in segreto un accordo - tipo MAI- per soggiogare il mondo: una specie di legge Helms-Burton (blocco e sottomissione di Cuba) a livello mondiale. ONG ed altri soggetti - via Internet- si sono mobilitati per bloccarlo.

Il MAI è una grande trappola per tutti i popoli del  mondo. Ma noi, Paesi del 3^ mondo, nel WTO siamo maggioranza e dovranno ascoltarci. I cinesi vorrebbero entrarci, per non subire dazi doganali del 1000% che bloccano le loro esportazioni all'estero. I ricchi vogliono il diritto di fare ciò che vogliono nei nostri Paesi e con le nostre risorse, compresa la merce-lavoratore del 3^ mondo.

Così un manipolo di multimilionari accumulano fortune su fortune.

Il fatto che un cittadino nord-americano possegga fortune di 64.000 ml $ corrispondenti al reddito annuo di 150 ml di persone che vivono nei Paesi più poveri, non  appare ingiusto. Ancora che questo capitale possa moltiplicarsi per 3-4 volte in pochi anni con il gioco azionario non è una realtà che si può definire razionale, sostenibile o sopportabile. Qualcuno sta pagando tutto questo (cifre date sopra). Scherza poi sul 1999- 2000 che non è ancora la fine millennio, come si fa credere.

Noi popoli del centro e Sud America abbiamo maggiori affinità che non un italiano ed un austriaco, abbiamo storia, lingua, culture affini , sangue misto o la  "mescolanza delle anime". Chi erano coloro che fecero la battaglia di Ayacucho ? gente latino-americana di tutte le razze. Quest'anno saranno passati 200 anni dalla indipendenza del Venezuela : cosa abbiamo ottenuto in questi 200 anni divisi, frazionati, sottomessi, balcanizzati ? il Nord America ha il suo ALCA (accordo di libero commercio ) e noi ? Sappiamo che agli USA non piace che abbiamo il MERCOSUR: è un primo passo da estendere a tutta l'America centrale. la sostituzione della nostra moneta con il dollaro USA sarebbe un suicidio economico e politico per tutti noi (annessione agli USA).In questi giorni abbiamo avuto incontri importanti nell'area caraibica e con l'Europa (l'euro rivale del dollaro).

Riformare e rafforzare l' ONU è un'altra necessità improrogabile : essa è ora ostaggio degli USA e dei suoi alleati, mediante il Consiglio di sicurezza. L'assemblea generale è impotente. I  Paesi del 3^ e 4^ mondo- pur grande maggioranza-  non contano nulla. Contro l'embargo a Cuba hanno votato negli anni quasi tutti i Paesi, esclusi 2-3 Paesi ( 157 a 2, USA incluso): ma il blocco rimane.

Formula proposte di riforma dell' ONU: allargamento del Consiglio di sicurezza con ingresso Paesi esclusi, tre categorie di membri (permanenti con diritto di veto, permanenti senza diritto di veto, non permanenti), ecc.  (pag. 41). Occorre rilanciare i movimenti dei Paesi non allineati (riunione di Lome', gruppo dei 77). Gli USA lavorano per dividerci, ecco qualche esempio:

-         le manovre nel Mercosur per escludere Cuba dalle trattative. Ma noi siamo presenti in molte sedi : Vertice latino-americano, Stati del Caribe ,SELA, ALADI, CARICOM, UE-AL, ecc.

-         vendita di armi ai Paesi latino- Americani, per fare cosa ?

-         creazione di una nostra Banca regionale di credito

3. La solidarietà internazionalista di Cuba :

Ho incontrato una delegazione di medici  USA che mi hanno detto che nel Bronx (USA) - dove vivono almeno 400.000 bambini - stanno costruendo ora il primo ospedale pediatrico, che  11 ml di bambini USA non hanno assicurata alcuna assistenza medica (discriminazione etnica e di censo).

Nel Bronx la mortalità infantile è  20-21/ooo nel 1^ anno di vita : le cifre di Cuba sono migliori : 7,1/ooo  con valori uniformi per tutta l'isola (nonostante le siano stati "rubati" circa 3000 medici).

Cita poi alcune cifre strutturali di CUBA sia nel periodo "especial" che oggi (pag. 33), ricorda i danni e le difficoltà prodotte dall'embargo USA (guerra economica).

Cita poi le cifre della solidarietà cubana verso il mondo : 1000 borse di studio a giovani  medici del centro -America, la scuola latino-americana di medicina (1900 futuri medici al 1^ anno), gli aiuti portati per  gli uragani  Mitch e Georges. Se altri facessero i nostri sforzi solidali potremmo salvare ogni anno dalla morte 30.000 vite umane. Così se altri Paesi conseguissero i nostri standard di mortalità infantile salveremmo ogni anno migliaia di bambini.. Noi inviammo in Nicaragua 1000 maestri richiesti, ma molti di più se ne presentarono volontari (esempio di coscienza socialista-internazionalista).Cuba ha oggi 64.000 medici ( 1 ogni 176 abitanti)

Gli USA non sono affatto un esempio di solidarietà internazionale: non spendono un cent per i 400 ml di poveri , ma alzano il prezzo delle quotazioni per i cubani che " fuggono in USA".

Invece con poco danaro si potrebbero salvare milioni di vite umane ogni anno

Noi cubani non abbiamo soldi , ma capitale umano sì ( esempi altri  di solidarietà nel testo).

In 40 anni a Cuba non esiste alcuno dei fenomeni tristi che affliggono l' America latina : torture,

desparecidos, squadroni della morte, assassinii politici, repressioni sanguinose. Nessun anziano, nessun bambino è abbandonato in strada o in aule senza maestri. Noi non usiamo le menzogne, la disinformazione, l'ipocrisia, l'inganno che vige nel centro e Sud America e che vengono usate contro la nostra rivoluzione. Non abbiamo ricette per altri Paesi, ma possiamo dire che o ci salviamo tutti o affondiamo tutti !

3.      La situazione del Venezuela oggi : (pag.44)

Mi sento profondamente legato a questo Paese per ragioni storiche e personali, ma anche perché sono  molto in sintonia con le idee di Bolivar. E' il Paese che ha lottato per primo per la sua indi- pendenza , con MIRANDA prima- che impedì ai francesi di occupare il Paese (1897)- con Bolivar dopo- per me il  più grande uomo  tra tutti i grandi (come Fidel dicono dal pubblico).

Rievoca frasi ed idee di Martì e di Bolivar. Quest' ultimo liberò territori, creò nazioni, distrusse imperi: fu brillante soldato, insigne pensatore e profeta. 40 anni fa quando venni qui per tutto questo gli espressi profonda gratitudine. Passo ora alla mia 'analisi del Venezuela, citando i dati  economici e strutturali (negativi) di pag.46 (anni 1996-97-98).Eppure è una Nazione ricca di risorse naturali, con una estensione di circa 1 ml di Kmq e 22 milioni di abitanti.

In particolare, il debito estero è di 31.600 ml$ (40% della spesa totale), disoccupazione 11-12%

(forse 20%), sub- impiego 50%. Quasi 1 ml  di bambini in stato di sopravvivenza, mortalità infantile 28/ooo, deficit alimentare 1.500.000.

(nell'anno 1999 un spaventoso terremoto ha prodotto danni umani ed economici ingentissimi).

Da questi dati parto per svolgere le mie considerazioni. Ho visto anzitutto un popolo fiducioso ed attivo, come 40 anni fa. Ma le difficoltà per voi sono maggiori che per Cuba nel 1959. Nei nostri scambi con l' URSS vi era l'accordo "flessibile": quando aumentavano i prezzi dei prodotti che essi ci inviavano, anche i prezzi dei nostri prodotti aumentavano (equità di scambio).

Fa poi una breve divagazione che riguarda la sua personale formazione politica marxista : da comunista utopico a comunista scientifico e marxista (non dogmatico). Ricorda la sua militanza, non nel partito comunista cubana (antirivoluzionario) ma nel partito popolare cubano- che senza essere marxista- promosse e sostenne la rivoluzione cubana. Ricorda il primo assalto -fallito- alla Moncada, la cattura , il processo, la sua difesa davanti ai giudici (senza nascondere le sue idee di riforma): lo presero come un sognatore non pericoloso, avendo anche antipatia per Batista.

Ritorna poi al tema della rivoluzione cubana, sostenuta dal 90% della popolazione. Grazie all'URSS avemmo il tempo per condurre una campagna di cultura politica su varie questioni : per es. in materia razziale e di parità uomo-donna. Subito gli  USA ed i loro media ci denigrarono dicendo che volevamo distruggere la patria potestà della famiglia… Dedicammo cioè molto tempo a formare coscienza di classe, contro aggressioni e menzogne esterne. Avemmo anche attentati, sabotaggi, bande armate interne, ma li fermammo subito senza consentire loro di crescere.

Ma i problemi del Venezuela di oggi non si risolvono né in un mese né in un anno : non si possono fare grandi sogni sui risultati elettorali, bisogna fare i conti con l'economia. Per esempio noi abbiamo dovuto convertire la nostra economia, dopo il crollo dell' URSS e del prezzo dello zucchero da canna (nostra principale esportazione), puntando sul turismo. Il periodo "especial" ci ha insegnato molte cose, per es. a risparmiare, ad industriarci per crescere e resistere. Ci siamo riusciti bene (cita i dati positivi del sistema educativo e scolastico- pag.53).

Il Venezuela è un grande produttore di petrolio, ma oggi il prezzo del barile è crollato : da  35,7 $ del 1980, a 30 $ del 1980-85, a 9 $ di oggi !. Mentre il potere di acquisto del dollaro è calato.

Non pretendo di dare ricette politiche o economiche a nessuno, sto solo ragionando.

Oggi il mondo è capitalistico ed unipolare , non c'è più il contrappeso dell' URSS, quindi voi dovrete avere più pazienza e più forza, se volete una svolta sociale ed economica radicale. Come ho detto la URSS ci ha dato una sponda decisiva, politica, economica e di tempo e ci ha consentito il miracolo di questi 40 anni , senza cedimenti e senza interferenza interna (come si sostiene).

Gli USA  e la CIA hanno tentato più volte ed in molti modi di uccidermi , ma le" idee non si uccidono" e, alla fine , sono i popoli a vincere. Altro ricordo personale della sua cattura dopo l'assalto fallito alla Moncada : un tenente dell'esercito di Batista gli salvò tre volte la vita in poche ore, dopo aver detto che "le idee non si uccidono"(una frase che è rimasta viva  nella sua vita).

Il nuovo corso venezuelano si inscrive in una situazione nuova del Caribe e del Sud-America: una situazione fatta di speranze e di giustizia, sull'onda del messaggio che ci ha lasciato Simon Bolivar.

L'umanità non ha molto tempo per conquistare un mondo giusto, umano, pulito e pacifico. Non lo dico solo io : in questi giorni lo hanno detto 1000 economisti, di cui 600 provenienti da ogni parte del mondo, che hanno criticato la globalizzazione neoliberale per i danni che arreca. L'economia mondiale delle multinazionali, sotto il controllo USA,  ci mette in difficoltà : ad es. il prezzo del nichel - che voi e noi esportiamo- si è dimezzato (ora è di 4000 $/tonnellata). Dobbiamo e vogliamo tenere in piedi la nostra industria della canna da zucchero ,anche se in perdita. Lo abbiamo deciso con discussioni popolari diffuse, poi nelle Istituzioni e poi ancora tra la gente. Noi non imponiamo nulla per forza, ma solo decidiamo con la partecipazione popolare (cita il caso di incidenti seguiti ad alcuni furti di barche da parte di profughi illegali, sedati subito con la mobilitazione popolare).

In questi decenni non abbiamo mai usato armi o repressioni  contro il nostro popolo.

(ritorna ancora su vicende della sua vita personale e della sua formazione politica, dicendo che non si nasce rivoluzionario o poeta o guerriero : sono le circostanze  e la coscienza che lo determinano).

Ritorna poi sulla riunione - non settaria né parziale- dei 600 economisti di tutto il mondo

(anche Friedman era stato invitato) : è stato un forum mondiale alternativo a quelli del G7.

Vorrei sintetizzare qui le mie  idee conclusive espresse a quella riunione :

-         questa inedita ed incredibile globalizzazione neoliberale costituisce un processo irreversibile ?

la mia risposta è NO

-         essa è sostenibile ? la mia risposta è ancora NO

-         potremo subirla per molto tempo ? Assolutamente NO, potrà durare qualche decennio

Dico tutto questo perché sono un indovino ? un economista ? Nulla di tutto questo, basta usare le operazioni aritmetiche elementari per capirlo.

-         Come sarà la transizione e la fuoriscita dal Capitalismo ? Non lo sappiamo. Mediante guerre e

rivoluzioni violente ? Mi sembra improbabile, irrazionale e suicida.  Allora mediante crisi catastrofiche ? Disgraziatamente mi  sembra la cosa più probabile, quasi inevitabile, e passerà attraverso vie e forme di lotta diverse.

-         Che tipo di globalizzazione sarà ? Non potrà che essere solidale, socialista, comunista.

-         Ha molto tempo a disposizione la natura o l'umanità per questa trasformazione ? NO , molto poco. Chi saranno i creatori del nuovo ordine ? uomini e donne del nostro pianeta.

Ho concluso, permettetemi di scusarmi con voi, prometto che se mi inviterete, tra 40 anni sarò più breve. Fortuna per voi che non  ho portato con me il famoso foglietto : sapete cos'era ? Il documento del Sinodo di Roma pubblicato in Messico : è una esortazione apostolica che contiene molte delle idee che io ho qui espresso. Una condanna che viene dalla Chiesa di Roma- e da molte altre Chiese-  che non possono  essere sospettate di essere marxiste. Bastava che io vi avessi letto ciò che avevo sottolineato in quel documento perché voi poteste andar via 4 ore e mezza prima. Molte grazie           (ovazione prolungata dei presenti).