Noi,
partecipanti al Forum internazionale
vogliamo
anzitutto testimoniare l’emozione e
l’entusiasmo che hanno caratterizzato
tutte le giornate dell’incontro; in particolare, per le letture quotidiane
dei poeti antimperialisti di America provenienti da
Paesi diversi: Argentina, Canada, Cile, Colombia, Cuba, El Salvador,
Messico, Perù. Le loro poesie - tradotte in italiano - sono raccolte
nel libro “Anaconda”, con la lucida prefazione di Moreno
Pasquinelli (www.poetas.com).
Un
grazie particolare a Graciela Zolezzi Faure - scrittrice e giornalista
argentina, direttrice del periodico “Re-vista” che ha lasciato un suo
contributo sui temi della cultura, dell’informazione e dell’identità
socialista.
Vogliamo
poi rappresentare lo spirito e la coscienza - solidale, internazionalista,
marxista, comunista e socialista
e aperta ai diversi antagonismi - che hanno animato i dibattiti e gli
incontri. In particolare, quelli con gli ambasciatori presenti al Forum: Corea
del Nord e Cuba.
Ringraziamo
tutti i partecipanti, Teleambiente - la TV comunitaria che ha co-promosso
l’iniziativa e ne ha
documentato lo svolgimento - le radio locali ed i giornali
che ne hanno dato notizia (come “il manifesto” o Carta).Grazie
anche a tutti coloro che hanno lavorato duramente
per realizzare l’incontro: dalle strutture alla cucina, dagli stand
alla sorveglianza (anche notturna).
Consideriamo
prioritari nella lotta antimperialista i problemi della formazione, della
informazione e della comunicazione per
conseguire una cultura politica e comunicativa antagonista, tuttora
inadeguata.
Obiettivi
del Forum in materia conoscitiva e comunicativa:
1.
sancire il DIRITTO A COMUNICARE (UNESCO 1984) come diritto umano
e sociale universale
di
popoli, cittadini-utenti, lavoratori della comunicazione (comunicazione come 4°
potere costituzionale al servizio della sovranità popolare);
imperialista
e la negazione delle conoscenze di massa.
strumenti
e spazi di comunicazione a difesa degli interessi dei popoli e delle
persone.
schiavitù del silenzio, impostaci dagli oligopoli mediatici.
modalità
operative
a.
definire una PIATTAFORMA antimperialista in materia di comunicazione e
mass media (parte di una
piattaforma politica generale).
Organizzare un centro di documentazione internazionalista.
b.
Organizzare una rete comunicativa mondiale (via Internet e con
emittenti disponibili) di persone e soggetti collettivi che si batta per gli
obiettivi indicati sopra.
c.
Mantenere rapporti comunicativi orizzontali mondiali per rafforzare la
lotta comune per un
NUOVO ORDINE COMUNICATIVO dal livello locale fino a quello planetario
Nel
corso del Forum Internazionale una
RETE di rapporti interpersonali e di comunicazione antimperialista si
è messa in marcia .Essa opererà e
si svilupperà a distanza, utilizzando tutti i mezzi disponibili. Una rete di
soggetti che - all’interno del più generale movimento antimperialista -
vuole ricercare e sviluppare una teoria ed una prassi di resistenza
e di liberazione contro il “neoliberalismo” disumano, bugiardo e
distruttivo.
La
rivista “La Comune” ed i siti collegati daranno conto - con continuità -
delle azioni, delle esperienze, dell’evoluzione del dialogo e della lotta
del movimento antimperialista, a
livello nazionale e mondiale.
Discutendo,
proiettando video - come quelli del Forum DAC o il film i “ Banchieri di
Dio” di G. Ferrara - presentando
libri, raccogliendo testimonianze, abbiamo definito alcune linee-guida, che
possiamo così sintetizzare:
Il progetto deve riguardare alcuni campi di intervento:
a)
i processi di conoscenza, formazione,informazione
e comunicazioni di massa, con la conquista del DIRITTO a comunicare -
attivo e passivo - di popoli, cittadini ed operatori.
Un
ordinamento delle COMUNICAZIONI di massa
come 4° potere costituzionale, al servizio della sovranità popolare
e della democrazia sociale, e la promulgazione di una CARTA universale
dei diritti comunicativi di popoli, cittadini, operatori, collegata ad un
programma di alfabetizzazione tecnologico urgente;
b)
le questioni della GIUSTIZIA sociale, della PACE,
del DIRITTO nazionale ed internazionale, della SOLIDARIETA’
internazionalista, multietnica e multiculturale.
Quindi
la messa al bando delle armi di distruzione di massa e delle guerre;
della corruzione; della criminalità organizzata; delle mafie, dei traffici di
persona, armi e droga; dei SEGRETI e delle MENZOGNE di Stato; dei GHETTI
inumani per immigrati e rifugiati;
del
TERRORISMO e degli OMICIDI di
Stato (come quelli di Bush
e di Sharon );
c)
la questione di una equa ripartizione delle RISORSE naturali e dei CONSUMI, su
scala internazionale e nazionale, con la fine delle guerre di rapina, delle
ingiustizie e degli sprechi imposti al mondo da un manipolo di parassiti senza
scrupoli e senza razionalità;
d)
le questioni della FORMAZIONE, della RAPPRESENTANZA
e della AGIBILITA’ politica e mediatica (individuale e collettiva)
dei cittadini e delle loro formazioni sociali;
e)
la garanzia dei DIRITTI costituzionali inalienabili - individuali e sociali -
in tema di LAVORO, SANITA’, ABITAZIONE, EDUCAZIONE, AMBIENTE, DISSENSO
politico;
f)
la fiducia nei VALORI
universali liberatori - banditi o criminalizzati dai media e dai loro
padroni – come ad esempio: marxismo, comunismo, rivoluzione, sovranità
popolare, antifascismo, anticlericalismo, dialettica ed opposizione sociale,
contestazione. Il socialismo mondiale (creativo, come esperienza originale)
sarà conquistato e difeso da
persone coscienti, informate, solidali, razionali, gioiose, capaci di
ripudiare le inumane pratiche imperialiste di oggi.
Ragionando
su alcuni di questi nodi, il Forum avanza
alcune proposte come
contributo alle azioni ed alla teoria antimperialista. Dichiarazioni
specifiche il Forum ha adottato rispetto alle seguenti questioni
internazionali, aggravate dagli eventi più
recenti:
-
Cuba,
contro i pretesti imperialisti avversi ad una esperienza “scomoda” e
vincente;
-
la
Corea del Nord, oggetto di recenti attacchi e strumentalizzazioni
“occidentali” per frenare il suo progetto di riunificazione e di pace;
-
La
situazione medio-orientale, resa sempre più disastrosa dalle aggressioni di
Bush - Blair all’Irak e di Sharon alla Palestina.
-
Il
Plan Colombia ed i suoi riflessi sul continente latino-americano;
-
Il
governo Berlusconi in Italia e la sua influenza sull’Unione europea.
Nella
nostra lotta riconosciamo l’inadeguatezza delle forze di cambiamento
nell’area culturale e tecnologica,
La
Asociacion Internacional de Amistad y Solidaridad con los Pueblos y la revista
La Comune (organo de prensa de Democrazia Popolare – Izquierda Unida,
Italia), organizaron el forum de Roma con el objetivo politico de encontrar y
generar un amplio espacio de discusion e intercambio de ideas entre las
distintas posiciones analiticas e ideologicas que se fueron presentando. Dar
voz a todos sin excepcion, respetando cada posicion y cada autonomia, fue el
eje fundamental sobre el cual se construyò el Forum.
La
presencia de Editorial Poetas Antimperialistas de America coordinados por
Elias Letelier, de Graciela Zolezzi de Argentina, de Ivan Malcotti de Italia,
de Maurizio Carlini del Pueblo Unido, de Enrico Giardino del Forum DaC (Derrecho
a Comunicar - Italia), de Raul Mordenti, de Falco Accame (ex presidente Comite
Defensa parlamento italiano), de Miriam Pellegrini (Gamadi), de German Rodas
como presidente de la Coordinadora Socialista de la America Latina, de
Cristina Castello de Argentina, de los familiares de San Giuliano en Puglia (padres
y madres de los chicos que perdieron la vida - 27- durante el terremoto que
destruyo la escuela), del grupo cubano de Hector Celano, Norma Ortega, Maria
Elena pena, Carlos Luis de la tejera y Jesus del Valle (presente Giustino di
Celmo) que presentò la cantata Cantos de Poemas en Flor, del embajador
de la Republica Democratica de la Corea, del consejero politico de la embajada
de Cuba, Hector Ramos Milanes, del misionario Carlos Sosa, de los jovenes
militantes de Democrazia Popolare y tantos otros enriqueciò sin ninguna duda
el Encuentro.
Se
concidiò en aprobar las propuestas como aquella de Enrico Giardino, crear una
carta internacional sobre el Derecho a Comunicar y el Derecho a la Informacion
que tuvo el apoyo de todos los participantes, ademas de un No fuerte y total a
todas las politicas imperialistas, un No a la Guerra, sea preventiva o de
dominio, un No a la globalizacion y a las politicas proteccionistas
norteamericanas y europeas en detrimento de los paises pobres y dependientes,
un No al bloqueo economico de Cuba y la exigencia de libertad inmediata por
los 5 cubanos detenidos injustamente en USA, la exigencia del inmediato retiro
del ejercito de Israel de la Palestina, un No al ALCA y al Plan Colombia y
al Plan Panama reimpulsando el Mercosur con las debidas limitaciones, ya que
refleja una opcion capitalistica y burguesa que debe ser vigilada, enriquecida
e impulsada, la exigencia del inmediato retiro de las bases norteamericanas de
la America Latina, la inmediata liberacion de los detenidos politicos en
Espanha, Francia y Turquia.
Vinieron
a la luz distintas posiciones que reflejan el momento historico que estamos
atravesando. Fue dura la discusion entre las propuestas reformistas
latinoamericanas, vocero de ellas fue German Rodas y la contestacion radical a
las mismas por parte de Elias Letelier. La lectura del documento de Giulio
Girardi sobre la situacion religiosa y la teologia de la liberacion fue
contestada por Graciela Zolezzi, en los pocos minutos que tuvo a disposicion,
ya que la misma intentò llevar la discusion a la practica concreta basandose
en la propia experiencia de trabajo en America Latina, oponiendose asi, a las
disquisiciones teoricas e ideologicas que el susodicho documento presentaba.
Sobre
la mocion propuesta por Maria del Socorro Soto (poeta antimperialista -
Mexico), encontrar, construir y crear una metodologia comun, la direccion de
DP propuso la creacion de una Unidad Antimperialista que trabaje
unitariamente con distintas propuestas que, con la misma base ideologica ya
funcionan operativamente en distintas partes del planeta. Este seguramente es
el punto mas delicado ya que, si bien los analisis politicos e ideologicos
encontraron eco y respuestas, es evidente que el paso sucesivo, o sea la
crecion de un Frente o de una metodologia comun que no sea solamente respuesta
a la agresion imperial, sucita dudas e impedimentos.
Conciencia
y Determinacion fueron y son los componentes urgentes y necesarios para
modificar una realidad oprimente y selvaje que continua a empobrecer y
masacrar el 80% de la poblacion mundial. Liberarse
del Imperio no es tarea facil, y si bien todos tenemos conciencia de èsta
eleccion es objetivamente evidente que, como se hace?Resulta ser la duda del
momento. Si bien los sistemas democraticos burgueses ya no ofrecen respuestas,
es necesario crear dentro del agotado sistema un espacio minimo que permita
unir y que proyecte la conciencia hacia la determinacion. Un paso tactico
necesario para construir una estrategia real y posible que se funde en los
ideales del socialismo y de la libertad de los pueblos que luchan contra el
imperialismo y sus complices.
Creemos
que con todas las dificultades presentadas, con los errores cometidos, con las
involuntarias faltas que la organizacion del forum reconociò y reconoce, es
necesario analizar como positiva la experiencia humana y politica que a todos
nos permitiò y permite de mejorar, de aprender a escuchar, de aprender a
intercambiar, de aprender a pensar. No somos propietarios de la verdad y
sabemos bien que el camino hacia la liberacion es un camino que no debe ser
recorrido en soledad, que un mundo nuevo, posible, urgente y necesario depende
solamente de nosotros, de nuestra capacidad de trabajar unidos, de nuestra
conviccion, de nuestra determinacion.
Un
agradecimiento a todos aquellos que vinieron de tierras lejanas (Canada,
Ecuador, Spagna, Turchia, Messico, Cile, El Salvador, Brasile, Argentina,
Cuba...) es necesario, sabemos de los esfuerzos que han hecho, sea
economico que personal. Es nuestro sentir seguir por este camino corrigiendo y
combatiendo por nuestra libertad.
Julio
Schwarsberg (relaciones exteriores DP)
Propuestas
en materia de formacion, informacion y communicacion de masas
(realizzato
in occasione del forum internazionale di Roma del 2003)
Los
estudios y las luchas, los principios constitucionales y el Derecho A
Comunicar (DAC,Unesco 1984), han llevado al Forum DAC a elaborar una teoria
critica de la TV y de los medios de comunicacion que va mas allà del proyecto
inicial.
Los
videos y la domentacion autoproducida – www.romacivica.net/forumdac - dan
una buena idea de las metas alcanzadas.
El
costoso surplus informativo de los medios, tiene una contropartita en la
censura y en el secreto: estos niegan el derecho a la comunicacion y al
conoscimiento.
Las
propuestas DAC son las siguientes :
1.
Nuevo sistema electoral basado en la soberanìa popular de matriz
constitucional. Abolicion del Monopolio de los periodistos sobre la informaciòn
y de los partidos sobre la politica.
2.Normas
contra la reparticiòn (lottizzazione) de los servicios publicos,comunitarios
y colectivos entre los partidos.
3.Carta
universal de los derechos comunicativos de los publos,
4.Propriedad
colectiva inalienable de los sistemas de formacion, informacion y comunicacion
de las masas considerados como 4° funcion constitucional de los estados
modernos.
5.Defensa
del caracter social, colectivo y publico de las ideas y los conocimientos de
las masas,contra la gestion oligopolistica de la "propiedad
intelectual"(marcas,patentes, copyrights).
Espacio
y recursos publicos a la comunicacion horizontal por Internet, cable y via
eter.
6.Refundacion
del sistema radiotelevisivo y telematico nacional sobre bases
constitucionales.Abolicion de los monopolios privados sobre las redes
de trasmision y la publicidad.
7.Para
el servicio radiotelevisivo nacional – como RAI en Italia – estatuto de
autonomia, reorganizacion y relanzamiento sin fragmentaciones ; garantias para
autonomia y derechos de los trabajadores y los usuarios, decentralizacion,
standard de
calidad-costos
para los servicios.
8.Reconoscimiento
del caracter social y publico del servicio radiotelevisivo y telematico de las
emisoras non comerciales (local, regionales y multiregionales.
9.Imposicion
de un limite de tiempo maximo al secreto militar y de Estado.Control
parlamentario sobre los servicios secretos y sobre el secreto militar y de
Estado.Transparencia sobre estragos y terrorismo de Estado. Revision
de las normas sobre la censura militar y de Estado.
Enrico
Giardino (presidente Forum Diritto a Comunicare)