FINANZIARIA 2002:
MASCHERATA MA PERICOLOSISSIMA


La manovra Finanziaria per il 2002 presentata dal Governo Berlusconi
nasconde insidie pericolosissime. Al di là delle affermazioni roboanti sul
milione al mese ai pensionati, quali e quanti non si sa, e sull'aumento
degli assegni familiari - scambiato con la mancata riduzione dell'Irpef
promessa - si prevedono pesanti attacchi attraverso soprattutto le
privatizzazioni e le esternalizzazioni e il solito pesante intervento sul
pubblico impiego.

In assoluta continuità con le Finanziarie varate dai precedenti Governi,
anche questo governo propone una manovra di bilancio tutta incentrata sui
tagli alle spese, in special modo sulla pubblica amministrazione.

Tagli ai Ministeri: solo per il Ministero della difesa (o della Guerra!) si
prevedono incrementi di stanziamento; per tutti gli altri la cura dimagrante
sarà drastica

Contratti pubblici: le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti
pubblici sono irrisorie e non coprono nemmeno l'inflazione programmata; se
ciò non bastasse si inserisce una clausola che preveda la nullità automatica
dei contratti integrativi ove sforassero i tetti di spesa, annullando così
ogni funzione della contrattazione integrativa

Outsourcing: Ovvero affidamento ai privati di pezzi interi di pubblica
amministrazione, lavoratori compresi, in particolare quelli di maggior
pregio come i Beni Culturali

Privatizzazione degli enti pubblici: Molti enti di assistenza, come l'INAIL,
o di ricerca, come il CNR o l'ISTAT saranno trasformati in SPA o Fondazioni,
rinunciando così al ruolo dello Stato nella tutela della salute nei luoghi
di lavoro e nella gestione della conoscenza del Paese.

Blocco assunzioni: sarà vietata qualsiasi assunzione a tempo indeterminato
in tutta la pubblica amministrazione, ciò significa che LSU, contratti a
termine, ecc. non potranno essere stabilizzati e torneranno ad ingrossare le
file dei disoccupati dopo anni di lavoro al nero e con salari da fame nella
P.A.

Vendita Immobili e Cartolarizzazione: un duro colpo alle Casse pubbliche e
degli Enti previdenziali che si vedono definitivamente scippare le loro
riserve per il pagamento, ad esempio, delle pensioni; ma anche un duro colpo
a decine di migliaia di inquilini delle case degli Enti che saranno comunque
obbligati a comprarsi le case ma al prezzo imposto dalle grandi Banche o
Finanziarie che le acquisteranno all'asta.

Se a tutto ciò aggiungiamo il decreto di Razionalizzazione delle spese nel
settore Sanità, varato poche settimane fa, con cui si tagliano decine di
migliaia di posti letto, e altrettanti lavoratori, e si obbligano le Aziende
ospedaliere al pareggio di bilancio, si può leggere con molta più chiarezza
il progetto del Governo

ABBASSARE LE TUTELE E I DIRITTI, PREMIARE ANCORA DI PIU' LE IMPRESE E I  PROFITTI, PRIVATIZZARE PEZZI IMPORTANTI DELLO STATO SOCIALE.

PREPARIAMO UNA FORTE RISPOSTA CHE IMPONGA UNA COMPLETA INVERSIONE DI ROTTA, PREPARIAMO LO SCIOPERO GENERALE!