I
MIGRANTI
di menene
Li accompagnano venti diversi
che soffiano con dolcezza o rabbiosamente
mentre il respiro è affannoso
le mani protese verso radici profonde e millenarie
lo sguardo smarrito dentro orizzonti sempre
misteriosi.
I migranti si muovono su un palco
dove sta andando in scena una rappresentazione
drammatica
che non vuole protagonisti ma solo comparse
smarrite tra scene grandiosi, esilaranti, ammirevoli
ma sostenute da ponteggi d’argilla.
I migranti sono uno spettacolo che appartiene alla
natura:
come il sorgere ed il tramontare del sole
il cielo stellato
il mare, ora placido ed ora posseduto dalla tempesta,
oltre ogni confine.
I migranti sono i nomadi.
Io, come te, sono un migrante
o lo erano i tuoi avi
i miei avi
o lo saranno generazioni future.
Sono la gente che supera le colonne d’Ercole.
Gli europei prima di essere americani o latini nella
terra di altri popoli
che non divennero migranti perché furono derubati,
umiliati, assassinati.
I migranti sono sugheri galleggianti come la terra
della Terra
gocce d’acqua che inventano gli oceani
e le lagrime
e il sudore
e sorgenti
e fiumi e laghi che nessuna diga può contenere.
Il filo spinato eretto dai nemici dell’umanità e i
loro lager
sono solo l’impotenza dei vigliacchi.
I migranti sono gocce d’acqua continuamente
inquinate da untori senza scrupoli.
I migranti sono le vittime preferite di disgustose
iene voraci
che hanno venduto l’anima al mercato delle mediocrità:
sciacalli senza onore
avvoltoi senza ali e senza coscienza
codardi armati che si vendono per un nulla che
chiamano denaro.
Niente è più meraviglioso di un migrante:
ha la potenza di camminare
sa digiunare
sa aspettare
nel piccolo spazio del suo cuore sono raccolte
tradizioni e amori antichi
in un angolo del suo cervello i sogni e le speranze
la leggenda e la storia.
Un migrante ha i valori di tutto l’universo
dell’immenso mondo esteriore ed interiore.
I suoi occhi profondi e incredibilmente sorridenti
esplorano ogni piccola stazione, ogni oasi, ogni
angolo del pianeta
e poi si confondono con una stella cometa e i desideri
non sempre appagati.
Occhi che comunicano i segreti di questa umanità
confusa:
occhi: velati, lucenti, vergognosi, fieri
anch’essi tutto l’arcobaleno e intanto
bestie feroci li osservano furtivamente
per renderli perseguibili per legge.
I migranti sono esseri liberi che cambiano Paese
secondo le stagioni.
I ladri di storia, di potere, di dignità ed emozioni
invece
uccidono anche i miraggi
e non sapranno mai che la pace come l’amore
un abbraccio come il contaminarsi
sono frutti oltre il tempo
maturati tra i raggi della ribellione
della rivoluzione
della liberazione
dell’emancipazione.
Non sapranno mai che le nostre strade
sono composte da una miriade di piccoli sassi
che hanno la luce e la ragione di tutti i popoli che
le hanno percorse.
I migranti sono anche navi nella bufera che lottano
contro i flutti
le avversità e la miseria
nonostante siano nati ricchi
nonostante siano la fonte del diritto.
I migranti sono l’etica dell’essere contro quella
dell’avere.
Sono un faro su percorsi stranieri.
Sono le nostre metropoli per non essere soli
la nostra eredità.
I migranti sono energia a volte dispersa
o sfruttata per il privilegio di parassiti senza
qualità.
L’umanità è migrante!
Migrante è tuo padre e tua madre e altri ed altre
prima di loro.
E’ davvero una grande fortuna
che i migranti siano uomini e donne che cambiano Paese
come cambiano le stagioni.
Siamo tutti migranti
ma solo alcuni vengono costretti ad essere
clandestini:
quando verrà il tempo in cui uomini e donne saranno
liberi cittadini
e la nostra patria il mondo intero?
Pensavamo e dicevamo queste cose
in mille lingue
incontrandoci per scelta o casualmente nel villaggio
globale.
Non sapevamo i nomi gli uni degli altri
e tante altre cose
ma domani avremmo riempito le piazze con tutti i
nostri colori
le nostre idee
la nostra semplicità
trasformandoci in un unico e grande e imprescindibile
popolo:
in marcia.
il 19 gennaio 2002 e poi ancora a Brescia in febbraio migliaia di migranti in piazza. E' incredibile l'adesione del grande correntone del centrosinistra: questo implica che in tutti i comuni dove governa "i migranti" avranno riconosciuti tanti diritti negati. Oppure saremo dinanzi alla solita ipocrisia che ci inviterà ad ulteriori lotte!!