I DISOCCUPATI DELLO SLAI COBAS
STRAPPANO UNA SECONDA GRANDE VITTORIA


Finalmente, dopo quindici mesi di lotta e di  incontri con la Regione e i vari assessorati, i disoccupati aderenti allo Slai Cobas, a partire da febbraio, andranno a fare il corso di formazione al Policlinico.
Da venerdì scorso, al fine di accelerare la definizione del piano regionale relativo alla formazione, che si era inceppato a causa di problemi di competenza tra assessorati, ovvero per la questione finanziaria,  avevano ripreso una protesta serrata durata l'intero giorno davanti alla presidenza della Regione, dove è stato bloccato il traffico, offrendo un bello spettacolo di disperazione  e determinazione ai "pezzi grossi" del Banco di Sicilia e del Banco di Roma,  in riunione col presidente della regione.
Inoltre, dalle sei di pomeriggio alle otto e trenta di sera, una delegazione che intanto era stata ricevuta dal presidente della task-force regionale per il lavoro, il quale aveva prospettato un allungamento dei tempi, aveva occupato la presidenza, in attesa che fossero rintracciati capi di gabinetto, funzionari e direttori degli assessorati, sanità e lavoro, per fissare il tavolo tecnico per il lunedì successivo.
Nel mentre un gruppo di disoccupati andava a trovare direttamente a casa uno dei perni principali della questione: il direttore della formazione professionale, che, guarda caso, alle istituzioni risultava introvabile. Da quel momento si fissava per il lunedì successivo il nuovo incontro, che i disoccupati avevano preteso fosse definitivo.
Così lunedì 21 gennaio, stanchi di aspettare il tanto atteso corso, ben determinati, oltreché inferociti dalla notizia che, nella stessa mattinata doveva tenersi un tavolo tecnico presso l'assessorato al lavoro, per un altro gruppo di 150 disoccupati, cosiddetti pulizieri, che, nel frattempo avevano lavorato per sei mesi al Policlinico, raccomandati dallo stesso direttore generale, oltreché da alcuni capoccia sindacali di cgil, cisal cisl e fials (che nel gruppo avevano mogli e figli, e che erano  intenzionati a scavalcare e fregare i disoccupati dello Slai Cobas), armati di striscione, bandiere e fischietti, i disoccupati appena arrivati alla presidenza occupavano la strada  arrivando a momenti di tensione con la polizia, e chiedevano di annullare quel tavolo tecnico e di incontrare il presidente della regione in persona.
Nel contempo denunciavano ufficialmente al prefetto, alla procura e alle forze dell'ordine  tutti i misfatti, le vane promesse e i giochi politici che finora avevano impedito di arrivare alla conclusione i suddetti disoccupati.
Tutto ciò ha seriamente preoccupato e messo alle strette i vertici della regione che così accoglievano le richieste dello Slai Cobas. Di conseguenza veniva annullato il tavolo tecnico dell'assessorato al lavoro e veniva fatto in presidenza, in primis, con lo Slai Cobas, dove si arrivava ad una conclusione positiva della vertenza.
Adesso si tratta di vigilare e accelerare i lavori.
Chiaramente, si può dire che è stata un'altra grande vittoria, soprattutto se si considera che questi disoccupati non hanno mai avuto "santi in paradiso", né appartengono ai sindacati confederali e/o a qualche sindacato autonomo di destra, vicino all'attuale governo nazionale e regionale.
Ma si tratta anche di una doppia vittoria nello stesso tempo,  perché grazie allo Slai Cobas, promotore della richiesta di questi corsi di formazione, oltre ai propri aderenti, anche altre centinaia di disoccupati di Palermo e di tutta la Sicilia potranno essere formati coi corsi regionali che vi saranno nei prossimi mesi.

Palermo  23.01.2002

SLAI COBAS per il Sindacato di classe

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