LETTERA APERTA AL COMPAGNO
MARCOS, ALLE COMPAGNE ED AI COMPAGNI DELL'EZLN, AI RESISTENTI DELLA TERRA E AI
LORO OCCHI CHE SORRIDONO AD UN SOGNO DI LIBERAZIONE AL PLURALE.
Ho appena finito di leggere "la derecha
intelectual y el fascismo liberal". Non posso non essere d'accordo mentre
l'eco della lezione gramsciana, quel piccolo "combattente pratico"
sardo al quale il regime fascista voleva impedire di pensare, mi sembra non solo
interessante ma immersa in questo presente per costruire davvero un futuro
migliore. Sono in tanti a voler cambiare lo stato di cose presente o a
dichiararlo mentre sono pochi coloro che rappresentano bene, non dico le grandi
ma, almeno, le piccole idee. Questa nostra realtà va indagata, studiata,
compresa e, in piena crisi strutturale del sistema capitalistico (la nuova
globalizzazione…e la sua impossibilità ad essere riformabile), non possiamo
non ragionare sulla crisi del movimento dei lavoratori e delle sue stesse
rappresentanze. Quanti opportunisti, leader ridicoli, parolai falsamente unitari
ci circondano. Ingannano molti di noi e amano trasformarci in morti da
resuscitare solo all'occorrenza per interessi esclusivi (la vendita di un libro
o di un giornale, una campagna elettorale, il tesseramento…). Quanti eruditi
terzomondanisti vivono, in nome della lotta al neoliberalismo, dentro tatticismi
enormi dallo stesso desiderati e contraddizioni spaventose. Molti veri
combattenti sono spesso calpestati e lo è la loro intelligenza, capacità,
disponibilità, voglia di volare e anche di sbagliare e, poi, si inventa la
disaffezione alla politica, la crisi della militanza e via blaterando. Queste ed
altre cose le abbiamo scritte nel nostro sito internet, sono la base di una
lotta e di una battaglia che ci sta aggregando dentro una formazione politica
che si chiama "Democrazia Popolare - Sinistra Unita" per unire quello
che il padrone divide, per realizzare un '68 che intendiamo chiamare duemila,
per edificare un "nuovo umanesimo", per contrastare l'attuale
organizzazione mondiale delle disuguaglianze, per resistere ed avanzare…
Non è strano aver scritto cento volte, cari compagni e care compagne,
cose identiche alle vostre e aver agito per cristallizzare l'immaginazione e
aver, nello stesso tempo, trovato il silenzio e l'indifferenza proprio di
alcuni, qui in Italia, che pure sembrano altamente interessati a popoli e
condizioni vittime dell'oppressione e dello sfruttamento di un imperialismo
impietoso demolitore d'ogni diritto e d'ogni conquista sociale?
(ciò aiuta a vendere anche di più la propria stampa e a vivere più che
un nuovo internazionalismo dentro anche mille trincee appuntamenti con le mode
senza predisporre con cura, esattezza e responsabilità un piano
per raggiungere un fine, per non rappresentare le masse ma conquistarne una
concreta emancipazione). Serve una rivoluzione dell'uomo per un'etica
dell'essere contro quella dell'avere, serve una coerenza che spesso è solo
proclamata, serve un programma ed un progetto anche minimo per una qualità
della vita soddisfacente per ognuno ed ognuna, serve una riforma intellettuale e
morale che rifiuti il puro economicismo, un "etnoleninismo" che stenta
a morire, serve una capacità critica da valorizzare… La vostra ricchezza è
anche la vostra condanna alla povertà e, ancora, si continua a rubarla: sia
essa materiale o politica… Nei nostri documenti troverete tante cose che ci
rendono uguali ed altre che ci arricchiscono nella diversità: è così che
intendiamo vivere le vostre e le nostre lotte "coscienti che la semplicità
è difficile a farsi".
Michele Capuano
Segretario nazionale di DP