PESTICIDI ALLARME IN FRANCIA!!
E IN ITALIA...??  
SARA' PEGGIO!!

Se in Francia è allarme, in Italia dovrebbe essere emergenza nazionale,
considerando che se ne usano di più, più tossici, ed i controlli languono.
Pesticidi: è allarme in Francia. - di Giampaolo Cerri (g.cerri@vita.it)
Fonte: VITA - 05/03/2002    - Un rapporto riservato finisce "per errore" sul
sito del ministero dell'Ambiente e rivela rischi di tumore per i
coltivatori. Chiesto il trasferimento del controllo a un'agenzia
indipendente Il rapporto era finito per errore sul sito del ministero dell'Ambiente il 28
febbraio rivelando dati imbarazzanti e soprattutto la proposta di ritirare
ai colleghi dell'Agricoltura la delega al controllo dei pesticidi,
attribuendolo a un'agenzia indipendente. Il ministro Yves Cochet, avrebbe
dovuto renderlo pubblico solo il 15 marzo, dopo quindi il Salone
dell'agricoltura che si tiene annualmente a Parigi.
Nel dossier i diciassette esperti dell'Ambiente mettevano in guardia dai
problemi di salute cui andrebbero quotidianamente incontro gli agricoltori:
cancro alla prostata, delle ovaie, del cervello, malformazione ai genitali
dei neonati, pubertà precoce, alterazione della capacità riproduttiva e
Parkinson.
A confermare l'allarme, le ricerche di un'équipe medica di un istituto di
Montpellier, l'Iserm.  Nel contempo i saggi scelti dal ministero attaccavano
la legge che definisce l'uso dei pesticidi, giudicandola "aberrante", anche
perché prevede un controllo sugli alimenti "insufficiente": su 600 prodotti
chimici utilizzati solo di 210 si effettuerebbe un controllo costante da
parte della Direction de la concurrence e des frodes.
Secondo il rapporto infine su 5mila analisi, sarebbe positiva al controllo
dei residui una percentuale che va dal 5 al 8%.
Allarme anche per i "giardinieri della domenica": in Francia sono 13milioni
e utilizzano ogni anno 8 tonnellate di pesticidi. Si teme che non seguano le
precauzioni previste.  Secondo il rapporto, occorrerebbe una controllo più
attento sull'utilizzo dei pesticidi, visite mediche ricorrenti per i
coltivatori e una riforma delle procedure di omologazione delle nuove
sostanze.