"Segreti commerciali"
dell'industria chimica




Il rapporto di Bill Moyer, intitolato "Trade Secrets" denuncia i complotti
delle industrie chimiche. Per anni queste hanno nascosto ai loro operai
informazioni sulla tossicita' del PVC e del VC usati per produrre le loro
merci. Tali complotti hanno sempre finito per provocare cancri tra i
lavoratori e, in generale, tra gli ignari consumatori.

La tattica delle industrie per nascondere le informazioni consiste nella
manipolazione o nella soppressione dei dati sanitari e ambientali. La CMA,
[Chemical Manufacturers Association] che riunisce le varie corporations del
settore, e' la migliore nel sopprimere i dati. D'altronde l'unione fa la
forza!

Vediamo degli esempi:

Negli anni '60 la Dow Chemicals e la CMA nascosero i dati che rendevano
evidente la tossicita' del VC, e negli anni '70 anche la sua
cancerogenicita'. Basandosi su queste scoperte, la commissione dell'AAAS
(American Association for the Advancement of Science) affermo' che: "a causa
della soppressione di questi dati (da parte della CMA), decine di migliaia
di lavoratori erano esposti a pericolo senza saperlo."

Sin dagli anni '30 la Johns-Manville e la Raybestos-Manhattan, con
l'appoggio della Metropolitan Life Insurance Company nascosero il pericolo
che l'amianto provocava l'abestosi e il cancro polmonare. Questa
informazione era contenuta nel rapporto interno "Asbestos Pentagon Papers",
pubblicato solo nel 1978.

La Rohm and Haas soppresse l'informazione sull'alta cancerogenicita' della
resina biclorometilica. La notizia si conosceva gia' nel 1962, ma non fu
resa pubblica fino al 1971. Infatti prima di quell'anno morinrono 50 uomini
non-fumatori per cancro polmonare.

Sin dal 1962 la Shell Chemical Company nascose i dati sulla cancerogenicita'
dei pesticidi organoclorati: Aldrin/Dieldrin. E l'elenco e' lungo.

Sin dagli anni '60 la Monsanto falsifico' e manipolo' i dati sulla diossina
e sulla contaminazione dei prodotti come l'erbicida Agent Orange, per
sfuggire ai parametri federali. Tale fatto si rese evidente quando l'EPA
(Agenzia per la protezione ambientale negli USA) accuso' la Monsanto di
fornire false informazioni all'agenzia.

Sin dal 1985 la Monsanto sostiene la sostanziale equivalenza del latte
Geneticamente Modificato (rBGH) col latte naturale. Queste tesi persistono
ancora oggi nonostante le evidenze contrarie che hanno portato l'UE a
vietare l'importazione di tale prodotto e l'ONU a dichiararlo non sicuro.

Nel 1976 la Monsanto mise in vendita le bottiglie di plastica per la Coca
Cola prima che si testasse la loro cancerogenicita'. Esse erano fatte di
acrilonitrile, una sostanza chimica strettamente legata al VC. Le bottiglie
furono poi vietate dopo che si scopri' che l'acrilonitrile era cancerogeno e
contaminava la bevanda.

La Dow e la DuPont distrussero i dati epidemiologici sull'etile
(ethyleneimine) e altre sostanze chimiche. Le due aziende ammisero cio' nel
1973, dopo che si chiese su che base affemavano la non cancerogenicita' di
queste sostanze.

I Laboratori di test industriali ammisero nel 1977 di aver fatto sparire
informazioni su additivi alimentari e pesticidi per conto delle industrie
chimiche.

Le industrie non avvertono i consumatori degli ingredienti contenuti nei
prodotti cosmetici e di igiene personale, che sono evitabili, inutili e
cancerogeni.