NO ALLA GUERRA

NO ALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLE DISUGUAGLIANZE

NO AI  FONDAMENTALISTI DEL MERCATO

 

   Il L.A.M.P. (Laboratorio Artistico di Mobilitazione Permanente), il Collettivo Studentesco di DP (Democrazia Popolare) e il Collettivo degli Studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma hanno deciso, unitariamente, di comunicare il proprio disagio in riferimento agli ultimi accadimenti internazionali.

 

   Gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, dopo essersi confrontati collettivamente, concordano nel rifiutare la scelta unilaterale di guerra contro l’Iraq da parte del governo nordamericano e dei suoi alleati con il concorso ipocrita del governo italiano.

 

   La strategia della guerra infinita e preventiva, al di fuori di ogni regola e diritto internazionale e delle sue stesse Istituzioni, corrisponde agli interessi di capitali già in crisi prima degli attentati dell’11 settembre 2001.

  

   Dobbiamo rifiutare la pratica terroristica di aggredire un popolo per colpire dei singoli soprattutto se accettando tale spirale si destrutturano i fondamenti già precari del diritto internazionale.

  

   Grandi interessi concentrati nelle mani di pochi, mentre si acutizzano gli enormi drammi, in ogni settore, che colpiscono l’umanità, e in particolare i paesi poveri (fame, miseria, carestie, malattie, mancanza di istruzione, mancanza di lavoro, disuguaglianze ecc.), stanno facendo sprofondare ogni speranza nelle tenebre di una nuova barbarie dalle proporzioni imprevedibili.

 

Dobbiamo fare il possibile per la pace e una democrazia che garantisca una reale sovranità per ogni popolo.

  

   La maggioranza degli italiani (e di ogni popolo) ha dimostrato chiaramente la propria contrarietà assoluta ad una guerra esclusivamente finalizzata al profitto per pochi e che prevede la depredazione di risorse e aggressioni non legali mentre avanza una militarizzazione emisferica senza precedenti e il tentativo di imporre l’egemonia di una nazione (con l’ausilio di stati-giullari e compiacenti) su tutte le altre.

 

   Ci sembra rilevante l’iniziativa di chiunque si è opposto e si oppone a questa guerra, delle forze democratiche e di sinistra, dei sindacati dei lavoratori, movimenti, forum, associazioni laiche e cattoliche ma riteniamo, tuttavia, che alle mobilitazioni devono seguire atti concreti che blocchino tecnicamente quanto serve all’economia di guerra e, al tempo stesso, non lascino nulla d’intentato per perseguire chi è responsabile di violazione di ogni diritto esistente.

 

SI ALLA PACE

SI AD UN PROGETTO DI LIBERAZIONE AL PLURALE

SI ALLA COOPERAZIONE TRA I POPOLI

 

  Info: 333.7221487