La FAQ dell' Home Theater

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Approfondimenti sull' Home Theater 

Ultimo aggiornamento lunedì 21 febbraio 2000


 

1 - Introduzione

2- L'audio

3 - Il video

5 - Il DVD

6 - I sistemi di amplificazione e i diffusori

7 - Televisori e videoproiettori

8 - Predisposizione della sala, posizionamento diffusori, acustica ambientale

9 - I collegamenti dell'impianto

10 - L'home-theater e le trasmissioni satellitari

11 - Altri argomenti collegati

12 Reperimento di informazioni sull'home theater

 


1 - Introduzione

Cosa è cambiato ultimamente per l' Home-Theater ?

In questo periodo in Italia per l'Home-Theater ci sono state grosse novità con l'apparizione dei primi DVD (lettori e software in italiano) che hanno riacceso l'interesse (e le speranze) per il Dolby Digital, cosa che fino a un anno fa sembrava una cosa riservata agli USA e a chi poteva permettersi di spendere cifre non irrisorie.
E invece ora (e parliamo di maggio 99, la situazione evolve velocemente) abbiamo in catalogo circa duecento titoli in italiano su DVD, a meno di un anno dal primo DVD pubblicato: quindi una diffusione piuttosto veloce se confrontata con la diffusione del CD all'epoca del suo lancio. I vantaggi del DVD rispetto al VHS sono piuttosto evidenti: anche su un televisore di media grandezza si nota una maggiore definizione video, e anche se non si è dotati di un impianto DD si può sempre apprezzare il Prologic ... Non dimentichiamo poi le funzioni aggiuntive come le colonne sonore in diverse lingue, i sottotitoli, le funzioni interattive, la possibilità di accedere direttamente a qualsiasi punt del film. Questo a scapito dello svantaggio di non poter registrare su DVD.
Senza dubbio la popolarità del Home-Theater è strettamente legata al successo che il DVD riscuoterà in Italia; vedremo nei prossimi mesi.

2 - L'audio

In cosa consiste il Dolby surround Pro-logic ?

Il Dolby Surround Prologic identifica il processo di decodifica attraverso il quale, da un normale programma stereofonico, codificato Dolby Surround, vengono estratti due canali aggiuntivi: il canale centrale (dedicato ai dialoghi), il canale surround (anche se si parla di surround destro e sinistro, il segnale è uno solo uguale per entrambi).
Abbiamo cosi un sistema di riproduzione a 4 canali distinti:

Il canale subwoofer, che può essere utilizzato in un impianto Prologic, non è un vero e proprio canale indipendente, ma viene ottenuto dal filtraggio (sotto 100Hz circa) dei canali frontali;
Il canale centrale del Dolby Prologic è un canale 'inventato' dal precesso di decodifica. In origine questo non esiste (esistono solo i canali sx, dx e posteriore) ma in fase di decodifica vengono analizzati i canali sinistro e destro, e i segnali identici per intensità e frequenza vengono dirottati sul canale centrale. Nel caso non si possega il diffusore per il canale centrale, attraverso l'opzione Phantom, presente su tutti i decoder, si può lasciare il contenuto del canale frontale sui canali destro e sinistro.
Il sistema Surround Prologic è l'unico sistema multicanale presente su cassette VHS.

Come funziona il sistema di codifica Dolby surround Pro-logic ?

Il sistema Dolby Prologic è la versione domestica dei decoder professionali Dolby Stereo usati nelle sale cinematografiche. Tutti i programmi codificati attraverso la codifica Dolby Stereo (il nome per i prodotti consumer è Dolby Surround) possono essere decodificati da un processore Dolby Prologic.
Il sistema Dolby Stereo presenta  due tracce che contengono, oltre ai canali destro e sinistro, anche le informazioni per estrarre un canale centrale e un canale surround per l’ambienza e gli effetti.
La tecnologia Prologic utilizza un sistema definito 'matriciale'; in fase di codifica i segnali dei canali aggiuntivi (del canale posteriore) vengono cambiati di livello e di fase e poi sommati ai canali principali. Ovviamente in fase di decodifica il processo è inverso. Con questo sistema i quattro canali vengono nuovamente 'separati'. Bisogna dire che la 'separazione di canale' non può essere perfetta (cioè il segnale di ciascun canale non è assolutamente indipendente dagli altri).

Che cosa è la 'certificazione THX' ?

Il THX (Tomlinson Holman Experiment) non è un formato audio, ma e' un sistema di certificazione che  attesta che le apparecchiature di un impianto sono conformi alle  caratteristiche dettate dai laboratori THX, marchio creato da George  Lucas.Il fatto  che ci sia il marchio THX su un apparecchio è garanzia di qualità, in quanto tale componente rispetta le specifiche previste. Non è detto però che apparecchi non THX non siano validissimi: molte ditte anche High end non sono disposte a pagare Lucas & C. per avere le tre lettere sulle proprie macchine.
La certificazione riguarda ogni possibile componente di un  impianto audio: si va dagli amplificatori ai cavi e relative connessioni, il posizionamento dei  diffusori e l'arredamento in relazione alle dimensioni della sala. Addirittura è previsto anche il 'minimo volume di ascolto'. Mirando alla certificazione THX di un impianto, sarebbe quindi logico rispettare i criteri non solo parzialmente ma per tutta la catena.

Cosa è il Dolby Digital ?

Il Dolby Digital (detto anche AC-3) è un particolare sistema di trattamento audio, usato sia nei cinema che in ambito domestico,  che permette di ridurre drasticamente la quantità di dati necessaria per codificare l'intera colonna sonora di un film senza generare apprezzabili perdite di qualità rispetto ai segnali originali non compressi.
Il Dolby Digital a differenza del Dolby Prologic funziona su base puramente digitale, e quindi i vari canali vengono registrati in modo assolutamente indipendente l'uno dall'altro garantendo una separazione notevolmente superiore. La codifica discreta anziché matriciale permette di effettuare i passaggi desiderati dei suoni tra i vari canali senza problemi di interferenza. e con la massima precisione.
La seconda differenza rispetto al Dolby Surround riguarda il numero stesso di canali. Come già detto nel Dolby Surround i canali sono quattro e cioè destro, sinistro, centrale è surround posteriore. Nel Dolby Digital invece i canali diventano sei : sinistro, destro, centrale, surround destro, surround sinistro, e canale bassi (sub woofer). I 5 canali principali sono tutti a banda completa e cioè tra i 5 e 22 KHz. mentre il canale bassi è limitato a 100 Hz..
Per questo motivo il Dolby Digital è indicato come un sistema a 5.1 canali: con il '.1' sta appunto ad indicare il canale sub.
 

La differenza tra Dolby Digitale e Dolby Prologic, si sente davvero ?

Dopo aver spiegato in cosa consiste il DD e come funziona, bisogna anche evidenziare che tale sistema ha portato un miglioramento qualitativo notevole rispetto al Prologic, cosa che si può verificare ascoltandolo. Per chi non ha avuto ancora la possibilità di farlo, verranno descritte ora le sensazioni sonore avvertibili ascoltando il DD, paragonate a quelle del Prologic: anche se quest'ultimo sistema rimane tuttora validissimo se valutato rispetto a prezzo e diffusione su videocassetta, nel confronto diretto risulta per forza molto inferiore al Dolby Digital.
1)  il suono Dolby digital 5.1 e' ampio, spaziale, sembra essere "fuori dai diffusori"  e non "lontano" e confuso come in semplice surround. Il solo fronte anteriore, acquista un' estensione in larghezza capace di andare ben oltre il posizionamento dei diffusori.
2)  Il suono è 'pulito' e la cristallino, con un fruscio quasi inesistente, il che impedisce di rendersi spesso conto dell' effettivo livello del volume: questo comporta che un diffusore apparentemente muto per un certo lasso di durata del film, esploda improvvisamente con un effetto anche fragoroso, che a volte vi indurra' persino ad abbassare il volume,  che avevate alzato pensando fosse troppo basso, dal momento che fino ad un attimo prima i diffusori non interessati dal particolare effetto parevano spenti (come si diceva). Cio' vale (ovviamente) per tutti i 6 canali dell' impianto. Addio insomma, ai 'suoni di avvolgimento' piu' o meno sempre presenti ma imprecisi ed approssimativi del surround...
3)  I canali del dolby digital sono tutti uguali: non ci sono principali o secondari. Tutti possono ricevere o riprodurre un effetto della stessa frequenza e della stessa intensita', fatta ovviamente eccezione per il subwoofer. Insomma, con casse potenti anche sul fronte posteriore (e sarebbe la cosa migliore da fare, nell' allestire un buon impianto), si potrebbe sentire un poderosa esplosione provenire dalle spalle (da sinistra o da destra, dipende dalla particolare situazione) con la stessa qualita' sonora con la quale si sarebbe sentita frontalmente.
4)  I canali del Dolby digital sono completamente indipendenti: scollegando il diffusore centrale non si sentono piu' le voci; nessun effetto destinato ad un particolare altoparlante, sconfinera' mai in un altro, se cosi' si era stabilito in fase di registrazione ( a differenza del Dolby surround, dove un qualsiasi effetto, a partire dalle voci e' spesso udibile anche negli altri diffusori - a volte persino in quelli posteriori-). Cio' vale anche per il subwoofer: e' possibile che in un film gli spari dei "buoni", abbiamo bassi  poderosi, quelli dei cattivi invece meno (vedi alcuni momenti di Lethal weapon 4).
5) un effetto posteriore Dolby digital può far letteralmente "saltare dalla poltrona", in quanto potrebbe sprigionarsi da uno solo dei diffusori, lasciando gli altri nel silenzio piu' assoluto (un urlo, uno scoppio, un tuono -di solito e' uno dei piu' frequenti) . (Di nuovo Lethal weapon 4 potra' essere un esempio quanto mai illuminante: dal quasi silenzio assoluto, dovuto ad un dialogo molto pacato e tranquillo, si passa ad una scena di temporale, con un tuono, localizzato nel diffusore posteriore sinistro,  talmente potente da far credere che un aereo si sia schiantato a pochi metri da casa !!)
6) Un effetto in Dolby digital puo' "transitare" liberamente da un diffusore a qualsiasi altro: un elicottero puo' fare il giro (tondo) di tutta la stanza, oppure passare solo alle vostre spalle da destra a sinistra (o viceversa) , oppure partire dalle vostre spalle (sinistra o destra) ed arrivare davanti a voi, magari passando da destra e poi spostandosi al centro... le possibilita' sono ovviamente infinite, non avendo piu' il solo "effetto di eco, o di ambienza" del surround. naturalmente potra' anche esserci un qualsiasi effetto proveniente da uno solo dei diffusori, nel piu' totale silenzio del resto del sistema
7)  la possibilita' di configurazione e' (solitamente) altissima: distanza, riverbero, presenza o meno di uno o piu' diffusori (si spera siano comunque tutti!) e soprattutto possibilita' di aggiungere, al canale indipendente del subwoofer, anche le piu' basse frequenze (gli ultimi 40-50 hz della scala) del suono destinato agli altri canali, in modo da non sforzare inutilmente le membrane di diffusori che non renderebbero comunque come il sub -e ci sono film capaci di mettere veramente a repentaglio le casse.

Cosa è il DTS?

Il DTS e un sistema di registrazione audio realizzato dalla Digital Theater Systems, in collaborazione con Universal ed Amblin (la casa cinematografica di Spielberg), e lanciato sul mercato professionale con il film Jurassic Park, il primo ad offrire il sonoro in questo formato.
Il DTS e un sistema di registrazione multicanale, che permette la codifica di 5.1 canali digitali discreti (ma è possibile arrivare ad un massimo di 7.1), e che fa uso di un sistema di compressione psicoacustica, analogamente a quanto avviene con 1'AC-3 della Dolby e I'ATRAC dell'SDDS Sony.
II DTS è stato pensato principalmente per portare non so1o il multicanale discreto, ma anche l'alta fedeltà audio nel sonoro dei cinema ed ora delle case, superando anche i limiti stessi degli attuali standard facenti uso di codifica digitale come il CD ed il Laser Disc. A questo scopo l'impostazione hardware e software del DTS, dal punto di vista di decoder, supporti e metodi di registrazione e completamente diversa da, quella dei suoi concorrenti. E per lo stesso motivo i1 DTS e l'unico sistema proposto anche per la sola musica su CD multicanale.
 

Il DTS è veramente meglio del DD ?

Per questa questione ci sono opposte correnti di pensiero ... non diamo quindi una risposta, ma esaminiamo quali sono le differenze, per la qualità audio, e per la versatilità del sistema.
L'audio, in linea teorica, dovrebbe essere molto superiore rispetto al segnale DD. Questo perchè fa uso di una maggior quantità di dati, che sono compressi in modo indipendente uno dall'altro e non sacrificando i segnali meno importanti a discapito degli altri canali. Alcuni però sostengono che suoni peggio, rilevando una certa asprezza del suono (ma ci sono altrettanti pareri che lo ritengono migliore !).
Sul fronte della versatilità, il DTS ha parecchi punti a sfavore : i laserdisc DTS se non si ha il decoder offrono solo un audio analogico in FM. Un DVD in DTS non avrebbe spazio per la codifica di tre colonne sonore.
E infatti la diffusione del DTS stenta tuttora a prendere piede (parliamo del mercato americano, perchè DVD DTS in italiano non ne esistono ancora). Questo dipende anche dal fatto che per avere una qualità 'leggermente' superiore, bisogna comunque rinunciare sul DVD alle tracce multilingua, che per ragioni di spazio (il DTS occupa più spazio) non possono essere più di una.
 

3 - Il video

Quali gli standard video esistenti ?

Attualmente nel mondo sono diffusi tre 'standard video':

Che cosa si intende per formato wide screen, PAN & SCAN ?

Per Wide Screen si intende un programma nel formato originale cinematografico 'panoramico' con vari rapporti tra altezza e larghezza a seconda del tipo di programma stesso. I formati più diffusi sono 1:85/1 e 2.35/1 (normalmente la pellicola cinematografica è 2.35/1).
Per Letter Box si intende il formato panoramico con le bande nere sopra e sotto l'immagine. Si usa per vedere film nel loro rapporto originale sui televisori 4/3 o per vedere i programmi con rapporto superiore ai 16/9 sui televisori con lo schermo di tali dimensioni. Dato che il rapporto 16/9 è inferiore al formato 1.85/1, si fa presente che anche tale formato apparirà su un televisore 16/9 con delle sottilissime bande sopra e sotto.
La tecnica Pan&Scan viene usata per ridurre al formato 4/3 un programma con rapporto maggiore di 4/3, in modo che possa essere visto, a schermo pieno, anche su un televisore 4/3. Questo sistema determina l'eliminazione di una parte della immagine completa e quindi una visione alterata dell'originale cinematografico. In fase di riversamento viene scelto se tagliare la parte sinistra, la parte destra, o parte di entrambe dell'immagine originale, in funzione della scena in questione. In molti film su videocassetta i titoli di testa sono in formato letterbox (quando i titoli sono scritti sia a sinistra e destra, e non sarebbe possibile tagliare le parole) e poi preseguono in formato pan & scan. Sono scelte della casa di distribuzione della videocassetta, del laserdisc, ecc.

Cosa è il formato 16:9 anamorfico ?

Non bisogna confondersi tra il 16:9 anamorfico, che è uno speciale formato di registrazione / trasmissione, e il formato (aspect ratio) del film.
Il 16:9 anamorfico può registrare una immagine video con una definizione (intesa come linee orizzontali nelle quali è scomposta una immagine video) nettamente migliore. Se parliamo di NTSC (ma per il PAL il discorso non cambia) abbiamo 525 linee 'di segnale', quasi tutte utilizzate per la composizione dell'immagine (parte viene utilizzata per i segnali di sincronismo, teletext, ecc.). Supponiamo, per semplicità, che vengano usate tutte 525: codificando con la maniera tradizionale una immagine in formato 1.85:1, buona parte di queste linee (quelle superiori e quelle inferiori) saranno nere, e l'immagine effettiva risulterà formata dalle restanti 378(circa!) linee. Parte del segnale va quindi sprecato. Con il 16:9 anamorfico si sfruttano invece 525 linee per codificare la parte centrale dell'immagine, e un programma in 16:9 verrà registrato con 502 linee (quasi tutte!) di segnale.
Se questo segnale viene però visto su un normale TV 4:3, l'immagine apparirà allungata in senso verticale: spetta al televisore 16:9 ricomprimere verticalmente l'immagine, che risulterà però formata da molte più linee, e quindi più definita. Esistono anche dei televisori 4:3 che possono fare questa compressionde dell'immagine, ed inoltre tutti i lettori DVD (unico formato che utilizza il 16:9 anamorfico) possono farlo scegliendo l'opzione 'letterbox'. Tale sistema è utilizzabile con qualsiasi film in formato 1.85:1 e 2.35.1, mentre è inapplicabile per una registrazione 4:3 perche' verrebbero tagliate delle porzioni di immagine (sopra e sotto).
Ricordiamo che per quanto riguarda i DVD, non tutti sono registrati in anamorfico, alcuni sono registrati in 'letterbox'. La differenza è riconoscibile selezionando sul DVD il tipo di televisore 16:9 (l'alternativa è impostare il tipo di televisore 4:3,   questa 'scelta' è disponibile su tutti i DVD). Nel caso di DVD 'anamorfico' dovrete far 'comprimere' al televisore l'immagine, ne caso di letterbox dovrete settare l'opzione 'zoom'.

5 - Il DVD

La qualità video del DVD è migliore rispetto al laserdisc?

All'inizio della diffusione del DVD esistevano pareri discordanti su questo punto: i due supporti hanno ciascuno dei punti a favore, per il fatto che l'immagine su DVD è registrata in formato digitale, mentre su laserdisc è in formato analogico. Quindi, se su DVD abbiamo in linea di massima colori più puliti e maggiore contrasto dei colori, l'effetto della compressione (MPEG-2) può causare i cosiddetti 'artefatti digitali' : il 'blocking' (l'individuazione nell'immagine dei quadratini da cui è composta) o la 'solarizzazione' (la mancanza di sfumature all'interno di una zona dello stesso colore).
Ora che il numero di titoli su DVD è aumentato, e abbiamo potuto verificare la qualità di un maggior numero di titoli DVD, possiamo trarre delle conclusioni su questa diatriba: la qualità video di un DVD è altamente variabile, in funzione della 'cura' riposta nella sua realizzazione (il cosiddetto processo di 'authoring'), dalla quale dipende la buona o la cattiva riuscita di un DVD. Il supporto DVD può offrire una qualità video al di sopra di qualsiasi laserdisc: spetta alle case di distribuzione sfruttare al massimo queste potenzialità.

Cosa e' il 'Regional Code' dei DVD ?

E' una limitazione creata dalle case di distribuzione per impedire che un film venga diffuso al di fuori del paese dove è stata autorizzata la distribuzione, ossia che vengano venduti DVD di film non ancora usciti al cinema (a causa dei mesi di differenza tra il rilascio di un film in America e nel resto del mondo). Tale sistema di 'protezione' impedisce infatti che un DVD possa venire letto normalmente da un lettore acquistato in un paese diverso. Come funziona ? Ad ogni nazione è stato assegnato un 'codice', compreso tra uno e cinque. Sia i dischetti DVD che i lettori venduti in una certa nazione sono stati 'marchiati' con tale codice, e tale codice impedira' ad un lettore di leggere un DVD di codice diverso dal proprio. Un DVD americano non potrà essere letto da un lettore acquistato in Europa. Esiste poi un codice 'ALL' che permette a un DVD di essere letto dovunque.
In Italia i lettori DVD venduti sono tutti 'regione 2'.
La suddivisione del mondo nelle 5 'regioni' è:

I DVD sono registrabili su due lati ?

I DVD possono essere registrati su entrambi i lati, raddoppiando cosi' la capacità di memorizzazione. Inoltre è possibile, per ciascun lato, registrare i dati su due 'strati' incollati insieme. In questo caso la lente del lettore deve poter cambiare la messa a fuoco in modo da leggere le informazioni sul primo strato oppure sul secondo. In questi DVD a doppio strato la capacità di registrazione è quasi il doppio dei DVD a singolo strato. La combinazione delle caratteristiche di 'doppio lato' e 'doppio strato' rende possibili quattro combinazioni conosciute come

DVD5 (singolo lato - singolo strato)
DVD9 (singolo lato - doppio strato)
DVD10 (doppio lato - singolo strato)
DVD18 (doppio lato - doppio strato) - tuttora ancora non diffuso

6 - I sistemi di amplificazione e i diffusori

E' sempre possibile passare dal Dolby Prologic al Dolby Digital ?

Sugli amplificatori Prologic, per verificare la 'compatibilità' verso il Dolby Digital, bisogna controllare se sono presenti sul retro i connettori 5.1, ossia 6 spinotti che riceveranno da un decoder esterno i 6 segnali separati, che saranno amplificati e mandati ai diffusori. In mancanza di questi ingressi, se si vuol passare dal Prologic al 5.1 al DD  bisogna sostituire completamente l'amplificatore. Per la conversione DD esterna, può essere utilizzato un decoder a se stante, oppure quello già presente  in alcuni lettori DVD.
Un'altra regola che bisognerebbe osservare è la potenza dei canali posteriori, che nel dolby Digital deve essere uguale a quella degli altri canali. Alcuni amplificatori Prologic rispettano tale richiesta, anche se nel Prologic non è necessaria, a causa della limitata banda di frequenza dei canali posteriori analogici.
Gli amplificatori già muniti di decoder DD, possono essere upgradati al DTS anche loro se hanno i connettori 5.1 sul retro.

Cosa è la funzione DSP presente su alcuni amplificatori ?

Una caratteristica degli amplificatori AV che merita una trattazione a parte sono gli effetti DSP, funzione presente su quasi tutti gli amplificatori ma con capacità ben diverse da caso a caso.
Il DSP (Digital Signal Processing) è un circuito in grado di applicare su ciascun canale, dei ritardi, dei riverberi, delle particolari equalizzazioni. Utilizzato soprattutto per l'ascolto della musica, il DSP riesce a ricreare diverse ambientazioni di ascolto: stadio, chiesa, hall, ecc.
In alcuni amplificatori tali funzioni sono molto elementari: 5 ambienti predefiniti, che possono essere selezionati senza modificare le impostazioni memorizzate. Negli amplificatori più costosi invece tali funzioni permettono di impostare decine di parametri per ottenere moltissimi 'ambienti' uno diverso dall'altro, oltre alla possibilità di usare tali impostazione anche durante la visione dei film.

E' meglio avere il decoder DD nel DVD o nell'amplificatore ?

Attualmente esistono alcuni lettori DVD che hanno all'interno la decodifica Dolby Digital, e per questo sul retro si trovano, oltre ai connettori presenti su tutti i DVD, anche 6 connettori che sono da collegare all'amplificatore 'predisposto', che sara' utilizzato solo per la amplificazione dei 5.1 canali. Quindi le soluzioni possibili per il DD con il DVD sono tre, che portano a risultati qualitativamente in ordine crescente (questo pero' in line di massima, potrebbero esserci delle eccezioni) : DVD con decodifica DD + amplificatore prologic predisposto DD DVD + amplificatore con decodifica DD DVD + decodificatore separato + amplificatore predisposto
Ma la differenza sostanziale tra la prima le le altre alternative, è che avere il decoder DD all'interno del DVD lo rende inutilizzabile per altre sorgenti, coma laserdisc, satellite, ecc.
Il logo 'Dolby Digital' presente su tutti i lettori DVD non significa che hanno all'interno il decodificatore: per accertarsene bisogna controllare sul retro le connessioni 5.1.
Attualmente in Italia sono in produzione solo un paio di lettori DVD 'DTS ready'. Questo non vuol dire che hanno un decodificatore DTS interno, ma che sono in grado solo di leggere la traccia DTS e mandarla all'amplificatore con decoder DTS attraverso l'apposita uscita. Non è escludibile tuttavia che in futuro possano uscire lettori DVD con decoder DTS interni.

Quali sono le caratteristiche dei vari altoparlanti ?

7- Televisori e videoproiettori

Cosa sono i televisori 'multistandard' ?

Come già detto i segnali televisivi possono essere due tipi : PAL e NTSC. A seconda del sistema usato, ogni volta che si collegano due apparecchi bisogna controllarne la 'compatibilità', verificando che usino lo stesso sistema. Questo vale per il collegamento tra videoregistratori, laserdisc, televisori, proiettori.
I televisori multistandard risolvono tale problema, essendo in grado di visualizzare una immagine in entrambi i sistemi, che vengono riconosciuti in modo automatico.

Alcuni telev. funzionano a 100Hz. Quali sono i vantaggi ?

Normalmente nei televisori il pennello elettronico disegna lo schermo 50 volte in un secondo (50Hz). Nei televisori particolarmente grandi tale frequenza può risultare insufficiente, e perciò sono stati realizzati televisori a 100Hz, che, a dire dei costruttori, danno una immagine che col tempo permette di affaticare meno la vista.
Alcuni televisori che usano questa tecnologia mostrano però dei difetti nella visione: scalettature delle linee diagonali, movimenti a "scatti", solarizzazioni dei colori, ecc. Nei primi TV erano insopportabili, adesso la situazione è migliorata tantissimo. Purtroppo quasi nessun televisore offre la possibilità di disattivare i 100Hz.. Si fa presente, comunque, che il fatto che un televisore funzioni a 100 Hz non è da solo garanzia di qualità (esistono televisori a 100 Hz buoni e meno buoni).

Quanti tipi di videoproiettori esistono ?

Quanto costa un 'buon' videoproiettore ?

Non esistono proiettori nella fascia al di sotto dei cinque milioni. I proiettori LCD vanno dai cinque milioni (abbinati a schermi di 1,5 m circa) fino ai 20 milioni . I tritubo partono da 7,5 milioni, anch'essi fino ad oltre 20 milioni. I più costosi  hanno zoom telecomandato e possono essere collegati ad un PC.

E' consigliabile scegliere un retroproiettore ?

Il sistema di retroproiezione funziona con un videoproiettore di piccole dimensioni posto dietro los chermo anzichè di fronte. Questa soluzione ha una controindicazione: è se non si è in asse con lo schermo l'immagine può apparire sfocata e meno luminosa. Se si ha un numero limitato di spettatori e si può mettere il divano ben centrato rispetto al retroproiettore, il risultato è invece assolutamente soddisfacente. Il costo di un retroproiettore è dai 4 ai 7 milioni, cifre notevolmente inferiori a quelle dei videoproiettori.
 

E' giustificato il costo degli schermi al plasma ?

Lo schermo al plasma è forse quello che meglio rispetta il lato estetico, essendo poco ingombrante e pratico. Le dimensioni disponibili, 41' e 50' sono l'ideale nell'ambito domestico. Inoltre ha una alta definizione e un angolo di visuale molto elevato, e per la luminosità bisogna dire che i nuovi modelli hanno superato i problemi di quelli precedenti. Unico difetto : il prezzo, che è destinato ovviamente a scendere ma bisognerà aspettare ancora un po'.
 

8 - Predisposizione della sala, posizionamento diffusori, acustica ambientale

Come devono essere posizionati i diffusori ?

Quali sono le caratteristiche ottimali per una sala home theatre ?

L'ideale sarebbe dedicare una stanza all'home theater, in modo da non dover avere a che fare con i soliti compromessi per far convivere il nostro impianto con il resto dell'arredamento. Ma non sempre è possibile ... e purtroppo succede che spendiamo dei soldoni per casse, ampli, ecc. e poi li facciamo suonare in un ambiente dove risonanze e riflessioni del suono peggiorano in parte il risultato finale. Ma alcuni accorgimenti li possiamo utilizzare ... non si otterrà forse il massimo, ma risultati soddisfacenti sono assicurati ... se poi ci si può permettere uno studio sul comportamento acustico della stanza e il relativo trattamento con pannelli fonoassorbenti ecc., beato lui !

le dimensioni: non è sempre vero che ambienti grandi siano preferibili a quelli piccoli... è logico non scendere al di sotto di certe dimensioni (non vorrete mica mettere l'impinto in uno sgabuzzino) ma una stanza di dimensioni medie (4x5 ad esempio) non ha nulla da invidiare ad un salone enorme
la forma: qui entriamo nelle leggi della acustica ambientale, che dice che le stanza 'quadrate' sono le peggiori dal punto di vista della qualità del suono, in quanto favoriscono il ristagno di risonanze che peggiorano l'emissione delle basse frequenze ...
l'arredamento : come si sa una stanza vuota non può essere usata per ascoltare musica : rimbombi e echi rimbalzano da una parete all'altra. Al contrario, più mobili ci sono meglio è. Bisogna quindi fare i conti con la percentuale di superfici fonoriflettenti in rapporo a quelle assorbenti, facendo prevalere le seconde. Le librerie piene di libri, con la loro superficie discontinua, assorbono bene i suoni, mentre pareti spoglie, vetrine di cristallo, porte, ecc. non sono l'ideale. Degli ampi tendaggi, e dei tappeti o la moquette sono l'ideale per migliorare l'acustica di una stanza.

9 - I collegamenti dell'impianto

 Quali connettori si trovano su un amplificatore A/V ?

Quali connettori si trovano su un lettore DVD ?

Le connessioni presenti sul pannello posteriore dei DVD non sono sempre le stesse: alcune sono presenti in tutti i modelli, mentre altre 'opzionali' dipendono dal tipo e dalla qualità del lettore DVD. Cerchiamo di descriverle:

10 - L'home-theater e le trasmissioni satellitari

La qualità del segnale digitale via satellite è analoga a quella del DVD ?

La trasmissione digitale via satellite usa la compressione MPEG2 come quella usata sul DVD. Tale standard prevede la possibilità si usare 'fattori di compressione' variabili, che come è logico influenzano la qualità del segnale e maggiore è il fattore di compressione peggiore sarà la qualità audio-video.
Quello che condiziona nello scegliere tale fattore è la cosiddetta 'larghezza di banda', caratteristica propria di qualsiasi supporto o sistema di trasmissione. Quella del DVD può arrivare a 10Mbit al secondo (tale valore dipend da disco a disco e varia nel tempo).
Quello del sistema DVB (Digital Video Broadcasting) dipende dall'emittente : con i transponder con la attuale larghezza di banda, usando la compressione dinamica,
si arriva intorno ai 10Mbit, (vedi trasmissioni RAI, dato e' ottenibile dal Nokia MediaMaster 9500/9200/9600 equipaggiato con sw DVB200). D+ trasmette sui canali premium con un bitrate di 4.5 Mbit/sec, e sui canali Basic con un bitrate di circa (varia un po' a seconda del canale) 3.5Mbit/sec.

Quale standard audio viene usato nelle trasmissioni digitali via satellite ?

In Europa viene usata la codifica MPEG2. Purtroppo i ricevitori venduti in Europa non hanno una uscita digitale (nel qual caso sarebbe possibile veicolare i dati in digitale ad un decoder esterno) e quindi bisogna usare l'uscita analogica ottenendo quindi un semplice dolby surround.
Comunque per adesso niente Dolby Digital via satellite (parliamo dell'Europa).

11 - Altri argomenti collegati.

Cosa significa closed-caption ?

Nella codifica "closed caption" è riportato letteralmente quasi tutto quel che si dice sullo schermo (a meno che non ci sia magari un dialogo velocissimo impossibile da riportare interamente), e oltre a questo vengono indicati i rumori importanti ("bell rings" se suona il campanello ecc.). I sottotitoli sono tutt'altra cosa, molto approssimativi, e a volte magari non troppo corretti.
La closed caption è di norma contenuta nei laserdisc, per la quale però serve un decodificatore a parte per vederla. I DVD contengono invece i sottotitoli.

Cosa è il MacroVision ?

Il 'controllo MacroVision' è una protezione, creata dall'industria del software, per limitare la pirateria sui supporti VHS. Consiste nel registrare insieme al segnale del programma un disturbo che è 'trasparente' per un televisore ma è invalidante per un videoregistratore. Se si tenta di duplicare una videocassetta si otterrà una copia inguardabile a causa di tale disturbo.
La protezione Macrovision viene utilizzata anche per il supporto DVD, ma dato che le immagini non possono essere registrate su disco con questo sistema, nei lettori DVD esiste un chip di codifica che si occupa di criptare le uscite video analogiche. Questo chip può essere o meno attivato, in presenza di opportuni codici sul disco stesso che, quindi, può essere o meno protetto.
Un'altra cosa da dire è che purtroppo non solo i videoregistratori sono penalizzati da questi sistemi di protezione: specialmente negli impianti HT più complessi (quelli dove il segnale che parte dalla sorgente - DVD, VHS con i codici MacroVision - passa attraverso amplificatori, selettori di ingressi, moltiplicatori di linee, ecc. per arrivare su TV o videoproiettori) sono più soggetti ad avere problemi anche durante la normale visione di programmi.
La protezione Macrovision può essere 'eliminata' con l'uso di un apparecchietto denominato TW-700 che si collega tra il videoregistratore che registra e la sorgente.

12 - Reperimento di informazioni sull'home theater

Quali riviste specializzate esistono in Italia sull'HT ?

A parte questa FAQ, che ovviamente può darvi già una buona 'infarinatura' sull' Home Theater, vi consiglio, se siete interessati all'argomento, di tenervi aggiornati leggendo di tanto in tanto qualche rivista tecnica ... c'e' solo l'imbarazzo della scelta ...

Video tecnica  (mensile) lire 9.500. Videoregistrazione, home theatre, editing, satellite, software, mercato, attenta anche al settore dei 'video maker'

Tutto Digitale (trimestrale) lire 10.000. Un supplemento di Videotecnica.

Digital Video - Home theater (mensile) lire 6.000.   Primo numero Aprile 99. Ottima rivista che si distingue per il prezzo contenuto e per il carattere 'tecnico' e approfondito di alcuni sui articoli.

AF digitale (mensile) lire 8.000.Particolare attenzione sull' Home theater, ma con uno sguardo anche su altri settori 'digitali' : fotografia digitale, telefonia mobile, computer, ecc.

Cinema in casa (bimensile) lire 9.000. Un po' difficile da reperire nelle edicole.

DVD -  Digital Magazine. (bimensile) lire 8.000. Primo numero Aprile 99 : DVD, Internet, Foto, audio,video, home entertainment

DVD World. Primo numero Ottobre 99. Incentrato più sul software che sull'hardware

DVD Magazine. Primo numero Gennaio 2000.lire 4.900. Incentrato più sul software che sull'hardware. Con numerose foto tratte dai film.

Esistono mostre, saloni, fiere sull'argomento ?

Ogni anno si svolge a Milano la manifestazione 'Top Audio & Video', dedicata all'Hi-Fi per eccellenza e all'home-theater. In effetti prima del 1998 la manifestazione era chiamata 'Top Audio', ma con il crescente interesse del mercato del video l'esposizione milanese ha deciso di cambiare nome proprio per testimoniare questo.
La manifestazione, che si svolge sempre nel periodo autunnale (nel 1998 i giorni erano 1-5 Ottobre), ha luogo nei locali del 'Centro Congressi Quark Hotel', un bell'albergo che ospita nelle sue numerose stanze gli impianti di volta in volta allestiti. L'ingresso è gratuito.