Solidarietà ai lavoratori e agli attivisti di Atesia, un'azienda al 100% proprietà Telecom, che vive di lavoro precario sfruttando come schiavi i propri dipendenti.

 


E' importante che nasca una propria forma di sindacalismo.

Magari indipendente dai Sindacati Confederali che con il loro contratto bidone del Luglio 2000, hanno spianato la strada in Telecom e TIM all'innalzamento delle quote di lavoratori precari, chiudendo spesso tutti e due gli occhi su aziende Call Centers come Atesia, che speculano sulla pelle di lavoratori che svolgono le stesse mansioni dei colleghi telefonici, ma che purtroppo non sono affatto tutelati in nessun modo, nemmeno da quello schifo di contratto che ci hanno regalato e che la quasi totalità dei lavoratori Telecom-TIM aveva respinto votando NO..

La politica aziendale del colpirne uno per educarne 100 non deve passare, se necessario ci mobiliteremo di nuovo con manifestazioni davanti alla sede di Atesia come quella promossa da FLMUniti e Cobas il giugno dell'anno scorso.

 

Roma. Licenziato un lavoratore ai servizi di vigilanza del lussuoso Hotel de la Ville in via Sistina 67 senza giusta causa. Dopo cinque rinnovi del contratto a tempo e nel rispetto del "Pacchetto-Treu" Visconti Salvatore pensa di essere assunto e invece si ritrova licenziato con il pretesto della soppressione del servizio da lui "prestato". Una grande ipocrisia visto che intanto vengono assunti altri lavoratori “a tempo” per lo stesso servizio. Immediatamente Salvatore si incatena davanti l'albergo e inizia uno sciopero della fame. I compagni e le compagne, camerieri, facchini, lavoratori della portineria e del ristoro aderenti ai Cobas Turismo con la solidarietà di Democrazia Popolare scendono in sciopero per difendere anche l'articolo 18 continuamente raggirato. la CGIL non aderisce perché attende di sapere attraverso rapporti con i propri dirigenti se deve o no lottare per difendere l'articolo 18... nonostante uno sciopero generale e uno nazionale con milioni di lavoratori in piazza che le indicazioni dovrebbe averle date: i diritti si difendono in piazza e riguardano anche un solo lavoratore...