editoriale

Abbonarsi e altre proposte
di Elio Lamari

 

2003. Caro compagno e cara compagna, ti chiediamo di abbonarti (30 euro) e non intendiamo nel farlo neppure utilizzare frasi particolari, retoriche, appelli straordinari. E’ certo che non abbiamo padroni e che il nostro editore è un’associazione di solidarietà internazionalista. E’ certo che le difficoltà economiche sono tante e che le stesse non ci permettono di fare di più nonostante tutti e tutte coloro che lavorano alla rivista siano volontari. E’ altrettanto certo che mantenere vivi spazi di libertà è complesso e neppure ci aiuta la stessa sinistra in una sorta di reciproco (noi lo abbiamo fatto) mutuo soccorso. Per noi la rivista è anche l’occasione (aprendoci come facciamo a diverse voci) per crescere, per scambiare idee e proposte, per dare valore anche allo scontro delle idee e soprattutto per continuare a lottare verso il rinnovamento democratico e socialista della società, del mondo intero. Dal 5 al 20 luglio 2003 ci sarà la FESTA INTERNAZIONALE de “LA COMUNE” con ospiti delegazioni di Partiti Comunisti, Operai e del Lavoro da ogni continente. Un incontro aperto a chi vuole farlo proprio: associazioni, forum. Un’occasione di dibattito per continuare a dare vigore ad una battaglia cosciente per un progetto ed un programma di liberazione al plurale. Aspettiamo le tue idee, il tuo proporti e il tuo esserci: in uno spazio o anche per collaborare. Ci sarà l’associazione Francia-Cuba e chi lavora per Cuba in Italia, i comunisti spagnoli del PCPE e quelli messicani, i movimenti di liberazione e rappresentanze dai paesi socialisti, chi sta difendendo i diritti dei 5 cubani ingiustamente in carcere negli USA e chi quelli degli indio in Chiapas, i Poeti Antimperialisti da diverse nazioni del mondo e i migranti. I concerti, i punti ristoro, il cinema alternativo, lo spazio giovani, la controinformazione e decine di stand… Una modesta Porto Alegre a Roma, al parco Forte Prenestino, per unire quello che l’imperialismo divide, per un nuovo internazionalismo. Rivendichiamo con la rivista, con la festa e con le lotte di ogni giorno la nostra diversità che non ci rende esclusivi e neppure ci libera dalle nostre contraddizioni ma al contrario ci obbliga a misurarci continuamente con la realtà, con gli altri, con le nostre stesse speranze. Anche per questo la scelta di avere una TESSERA dell’organizzazione che non è fatta solo per gli iscritti e le iscritte ma che può richiedere anche chi intende solo esprimere una simpatia o sottoscrivere con il diritto (anche se liberi dallo statuto dell’organizzazione) di aiutarci in un cammino che sappiamo difficile e che propone un’unità per l’alternativa, per mutare lo stato di cose presente. Forse siamo agli inizi dei nostri passi, rifiutando presunzione e logiche settarie, forse il nostro impegno è prima di tutto un diritto all’esistenza e non molto di più ma siamo anche storie, esperienze, uomini e donne, che hanno deciso di non mettersi in disparte e di non rinunciare alla fatica di essere protagonisti della costruzione di un mondo non genericamente nuovo… che noi ancora intendiamo chiamare socialismo.