La NATO alla conquista del mondo
di Michel Collon
 

Traduzione di Jeanie Toschi Marazzani Visconti

 

 

Siamo sempre condannati a conoscere la verità  troppo tardi? 

Ogni guerra incomincia con delle menzogne mediatiche. L’opinione deve sostenere le truppe, giusto?

Alcuni anni dopo conosciamo la verità. Che, per esempio, gli Stati Uniti avevano inventato di sana pianta un attacco da parte di navi vietnamite nella Baia del Tonchino, cosa che servì da pretesto per scatenare la guerra in Vietnam. Che lo spaventoso furto di incubatrici da Kuwait City da parte dell’esercito iracheno era stato anch’esso inventato completamente da una società di pubbliche relazioni US nel 1990. Che gli interventi contro l’Isola di Grenada (1983), Panama (1989), Somalia (1993), Bosnia (1995) sono stati allo stesso modo “giustificati” grazie a menzogne mediatiche e  falsificazioni. (vedere a pagina 17)

Siamo sempre condannati a conoscere la verità  troppo tardi?

 

No. L’obbiettivo primario del presente libro è di insegnare a riconoscere le menzogne mediatiche. Prendiamo per esempio la guerra contro la Jugoslavia, studieremo i procedimenti utilizzati per disinformare.  I grandi principi della “propaganda di guerra”. Massacri, stragi, pulizia etnica: come  separare il vero dal falso alla vista di immagini spettacolari?

Ma, se è importante smontare le menzogne mediatiche spettacolari, lo è ancora di più comprendere i veri obbiettivi delle grandi potenze in queste guerre. Capire quello che ci viene nascosto.

Ci hanno veramente detto tutto sul conflitto “etnico” fra Serbi ed Albanesi? Perché ci hanno nascosto che alcuni servizi segreti occidentali consegnavano armi all’UCK da parecchio tempo? Esattamente come ne avevano consegnato ai separatisti croati e islamici ben prima che scoppiasse la guerra in Croazia e in Bosnia, nel 1991. Chi fomentava il conflitto dietro le quinte?

 

E per quale interesse gli Stati Uniti spingevano sistematicamente alla guerra? In particolare presentando a Rambouillet “un accordo” che sapevano inaccettabile poiché esigeva l’occupazione militare di tutta la Jugoslavia. Era un imporsi come gendarme d’Europa attraverso la NATO?

 

Ci hanno detto che la NATO interveniva per ragioni umanitarie. Ma questa stessa NATO arma i generali turchi per bombardare i rifugiati curdi. E Madeline Albright riconosce pubblicamente che “ vale la pena di far morire per embargo cinquecento mila bambini iracheni” per controllare il petrolio del Medio Oriente. Quali interessi si nascondono dietro questo curioso umanitarismo?

 

Che ci sia un’agenda segreta? Fin dal 1996, il capo della Forza aerea belga, il Generale Van Hecke, avvertiva:< Se va male in Russia, l’Europa dovrà intervenire con mezzi militari, e noi avremo una Jugoslavia alla decima potenza>.Quando il celebre stratega US  Brzezinski dichiara di voler dividere la Russia in tre pezzi, gli Stati Uniti sapranno farcela a realizzare questo programma pacificamente?

 

 Quali sono le prossime mete della NATO? Chi ha armato le milizie separatiste in Cecenia, sarà questa regione il prossimo Kosovo? Passo, passo la Nato prosegue nella sua espansione verso Est. Noi esamineremo i retroscena delle guerre che si annunciano: Caucaso, Russia, Cina forse…E soprattutto le poste economiche, poiché la Nato non va a casaccio. Essa cerca di controllare le vie del petrolio e del gas, fonti di profitti colossali e chiavi del mondo di domani.

 

La guerra contro la Jugoslavia, è l’altra faccia della battaglia ingaggiata a Seattle intorno alle regole economiche ingiuste imposte dalle multinazionali. Uno stratega americano ha dichiarato:< La funzione principale della NATO, è d’integrare delle regioni sempre più numerose nella comunità economica occidentale.>

La NATO sarebbe allora l’esercito delle multinazionali?

 

E quando questa NATO fa la guerra, i media ci raccontano la verità sui suoi atti? Cosa ci nascondono sotto il termine “violazioni”? La NATO ha veramente bombardato “per errore” due colonne di rifugiati, un treno internazionale, l’ambasciata di Cina, il mercato e l’ospedale di Nis, e numerosi obbiettivi civili? Fa veramente la guerra in modo “civilizzato”?

 

Molti interrogativi. Ai quali dobbiamo assolutamente rispondere. Per evitare di farci ingannare alla prossima gue

 

 

Michel Collon

37 Rue André Renard                                 Tèl + Fax:  32 / 4 / 246 28 81
4430 Ans – Belgique                           E-mail:  michel.collon@skynet.be

·        Author of Attention, médias! (EPO, Bruxelles, 1992).
(«Media Lies about the Gulf War  -  Handbook anti-manipulation») Analysis of the media system, 4 editions, translations: Spanish, Arabic.

·        Author of Liar’s Poker (EPO, Brussels, 1998)
Subtitle:    The Great Powers, Yugoslavia and the Wars to Come
Analysis of hidden strategies (U.S., Germany, NATO) in the Balkans.  Foresaw the Kosovo War, NATO expansion into the Caucasus. Translation: English..

   Author of Monopoly (EPO, Brussels, 2000)

Subtitle : Nato at the conquest of the world. Two editions, translations in Spanish, Dutch, Serb, Italian and English

·        Author of Liar’s Poker (EPO, Brussels, 1998)
Subtitle:    The Great Powers, Yugoslavia and the Wars to Come
Analysis of hidden strategies (U.S., Germany, NATO) in the Balkans.  Foresaw the Kosovo War, NATO expansion into the Caucasus. Translation: English..

·        Author of The Global War has started (2001)

Part of the collective book L’Empire en guerre (Paris – Brussels)

·        Moving force in the Belgian Peace Movement.  Led a delegation of fifteen Belgians to Yugoslavia in May 1999 during the bombardment.

·        Co-producer of the film, “Sous les bombes de l’Otan” (Regards Croisès, Brussels, 1999, 45 minutes) during the above-mentioned trip to Yugoslavia.

·        More than three hundred conferences and debates, in numerous countries (France, USA, Spain, Balkans, England, Netherlands, Italy…)