“Un ponte per...”
a cura di Elio Lamari
Alessandro Di Meo
“Quando
scelsi il posto
dove sarei nato…”
(racconti clandestini)
“Parrano, dicembre 1999.
E' un freddo sabato notte umbro,
Cristiano e Maddalena dormono.
Il fuoco nel camino è ancora acceso.
Mi viene in mente,
leggendo un articolo su “il manifesto”,
che avrei anch'io molto da raccontare
su extracomunitari, immigrati, clandestini, emarginati.
E su razzismo, ipocrisia, ingiustizia, oblio.
Comincio a farlo. Spero di non smettere più.”
Alessandro Di Meo è nato e vive a Roma. 42 anni, dal
1999 svolge attività di volontariato con
l'associazione “Un Ponte per…”. Questa è la
sua prima, vera pubblicazione.
Ogni diritto d'autore, pari al 10% del prezzo di
copertina, andrà a finanziare la campagna “Svetlost”,
sostegno economico a distanza di bambini di Kraljevo,
città a sud della Jugoslavia, siano essi profughi dal
Kosovo o affidati a famiglie residenti.
“Svetlost” in serbo vuol dire “Luce”. Ti va di accenderne
qualcuna insieme?
Un Ponte per…” è una associazione di volontariato nata nel 1991 col
nome di “Un Ponte per
Baghdad”, subito dopo i bombardamenti sull'Iraq, allo scopo di promuovere
iniziative per aiutare la
popolazione irachena, colpita prima dalla guerra e poi da
un infame embargo che ha causato un
milione e mezzo di morti soprattutto fra la povera gente
colpendo, fra questa, i più deboli. Cioè, al
solito, bambini, donne, anziani, malati…
In dieci anni di attività, con le continue aggressioni a
cui vengono sistematicamente sottoposti i popoli del
sud del mondo, specie quelli non allineati alle economie
liberiste dei ricchi paesi industrializzati, molto
sensibili al profitto e poco o nulla alla Solidarietà o
alla Giustizia, vittime predestinate delle politiche
imperialiste occidentali e della globalizzazione dei
mercati (ma mai delle frontiere…), “Un Ponte per…” ha
dovuto, purtroppo, allargare la propria attività prima
verso il Medio Oriente, con progetti di solidarietà a
sostegno dei profughi Palestinesi nel Libano, con la
campagna “Un Ponte per… Chatila”, poi nel Kurdistan
turco, con azioni di sostengo e di sensibilizzazione a
favore del popolo Kurdo, con la campagna “Un Ponte
per… Diyarbakir” e, infine, verso i Balcani, con la campagna “Un
Ponte per… Belgrado”, dove
l'associazione ha promosso numerose iniziative sia di
sostegno sanitario ad ospedali della Federazione
Jugoslava che di solidarietà con le migliaia di profughi
dal Kosovo, cercando di superare la fase
emergenziale con progetti più strutturali.
“Un Ponte per…” conta circa 500 aderenti, oltre a vari comitati locali
presenti in diverse città italiane.
L'attività si basa essenzialmente sul lavoro volontario
di soci e sostenitori ed è finanziata con
campagne pubbliche di sottoscrizione e raccolta fondi,
nonché con contributi di Enti Locali.
“Un ponte per...”
Associazione Non Governativa di Volontariato per la
Solidarietà Internazionale
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